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Uzbekistan, itinerario fai da te

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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 19, 2015

Quest’anno la scelta del viaggio di primavera ha fatto il giro del mappamondo e viste le esigenze diverse di tre viaggiatrici e la distanza geografica, una a Shangai e due a Torino, il dito rotante  si è fermato qui: Uzbekistan!

Se vi dico Tamerlano, Vecchioni e Samarcanda? Bene, è proprio quella Samarcanda lì, storicamente importante per la più conosciuta via della seta.

Uzbekistan-arte

Non nascondo che in questi mesi di preparazione al viaggio, la maggior parte delle volte mi sono sentita chiedere, “dov’è  questo.. stan???“, quelli più timidi si sono limitati a strabuzzare gli occhi alla ricerca di qualche riferimento geografico, totalmente in preda al panico, i più sfrontati invece hanno giustamente ribattuto con  un “..ma che ci vanno a fare tre donne sole in Uzbekistan??”.

Innanzitutto, siamo in Asia centrale e questo paese è incastonato lì, fra tutti gli -stan che vi vengono in mente: Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan e Turkmenistan. La scelta della data non è casuale, infatti il 21 marzo si celebra in tutta l’Asia centrale e non solo,  il nawruz in occasione dell’equinozio di primavera. Una vera e propria celebrazione alla vita!

Questo festival è importantissimo e prevede tutta una serie di riti, canti e balli tradizionali per tutto il paese, di cui però, vi racconterò al mio ritorno! Concentriamoci ora su dettagli più pratici per chi vuole percorrere parte delle via della seta senza affidarsi a un’agenzia per tutta la durata del tour.

Uzbekistan-asia

Documenti

Prima cosa fondamentale: i documenti. Avrete ovviamente bisogno del passaporto con i soliti sei mesi di validità e del visto che dovrete richiedere all’Ambasciata Uzbeka a Roma.  Armatevi di pazienza, l’ambasciata non ha mai risposto alle nostre mail e siamo riusciti a contattarli solo una volta al telefono.

In quel caso ci hanno confermato che per l’ottenimento del visto non potevamo, come viaggiatrici indipendenti, spedire i vari documenti richiesti (foto, passaporto e modulo on line) ma avevamo solo due scelte: andare direttamente a Roma per portare la documentazione personalmente oppure affidarci a una delle agenzie che si occupano di visti e pratiche consolari. Abbiamo scelto la seconda e anche per questa fase, se volete ancora che il vostro sia un viaggio low cost, tanta pazienza è necessaria, perché le agenzie sono molte e anche i loro costi lo sono. Sul sito dell’ambasciata troverete delle agenzie consigliate, noi le abbiamo contattate tutte oltre ad agenzie esterne.

Conclusione: per due visti, con permanenza nel paese di 12 giorni ci hanno chiesto dai 130 a 170 euro a pratica. Quindi, non fermatevi al primo preventivo ma perseverate! L’agenzia a cui ci siamo rivolti è la Dalu di Roma. Il visto ci è costato 136 euro a testa, da richiedere almeno 15 giorni prima per stare tranquilli.

Uzbekistan-piatti

L’unico motivo per cui consiglio quest’agenzia è il risparmio, non per l’efficienza, non per il modo di interagire con il cliente né l’assistenza, quindi andate oltre, perché il vostro obiettivo è risparmiare e partire. Sarete voi a dover compilare il modulo on line sul sito del govermo uzbeko e sarete voi a chiamare il corriere per il ritiro. Cosa importantissima: come succede sempre, quando si fa un viaggio in un paese che necessita di visto, l’agenzia o chi per lei, ti dice espressamente di non comprare il volo aereo fino a quando non hai ottenuto il visto, che dire? Ognuno scelga come comportarsi, viaggiando low cost sono solita occuparmi del volo 4/5 mesi prima e mi hanno sempre rilasciato i visti.

Una volta risolta la noiosa parte burocratica non ci resta che occuparci dell’itinerario. Il nostro viaggio avrà una durata complessiva di 11 giorni, il tour ve lo racconto nel prossimo post ma anticipo che gli alberghi, li ho già prenotati tutti tramite booking.

Abbiamo previsto spostamenti ogni 3 giorni circa toccando le città principali e abbiamo scelto di lasciarci 3 giorni liberi a metà viaggio, per decidere cosa fare seguendo l’ispirazione del momento!

Uzbek women selling bread in Urgut Sunday market, Uzbekistan

Per chi intanto sta pensando all’Uzbekistan come prossimo viaggio, consiglio caldamente l’agenzia uzbeka che si è occupata invece di prenotare i nostri spostamenti interni. Parlo del taxi con autista che ci verrà a prendere all’aeroporto a Tashkent (la capitale) e ci porterà direttamente a Samarcanda (110 dollari in tre, per 4 ore di trasferimento) e del treno che invece prenderemo da Samarcanda a Bukhara (75 dollari, 3 biglietti per un viaggio in seconda classe di 3 ore).

L’agenzia in questione è Advantour: efficienti, veloci nelle risposte e preparatissimi, ma soprattutto non sono insistenti. Hanno fatto un solo e discreto tentativo per cercare di farci prenotare tutto il viaggio con loro in maniera standard (voli interni, escursioni, alberghi e guide) ma hanno accettato di buon grado la nostra richiesta solo per il taxi e i biglietti del treno, che ci verranno consegnati direttamente all’arrivo, all’autista! Pagheremo tutto in dollari e in contanti, né gli hotel né l’agenzia ci hanno chiesto pagamento anticipato. La bella notizia è che, per chi non ha voglia di organizzare e pensare, Advantour fa tutto, anche il famigerato visto ma solo a fronte della prenotazione di un pacchetto che sia tutto compreso!

Ultima raccomandazione: ci hanno detto tassativamente di portarci i i dollari, poiché ci sono pochissimi ATM nel paese e spesso sono privi di soldi. Verificherò e vi farò sapere.

Io inizio a pensare alla valigia e a cosa vi scriverò al mio ritorno! Voi sognate Samarcanda.

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Informazioni sull'autore
Emanuela, vive e lavora a Lisbona dove si occupa di social media marketing. Ama: sentire la puzza e i profumi delle strade del sud est asiatico, guardare i disegni che fa il latte mentre si mescola al the, sperimentare lo street food anche a costo di reazioni allergiche, andare per mercatini dell'usato e comprare cose inutili. Odia: l'ignoranza, quelli che sui mezzi pubblici non si tolgono lo zaino, le cose lasciate a metà.
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