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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 5, 2019
Reduce dal mio ultimo colorato viaggio messicano, eccomi qui con una dritta freschissima per chi va in Chiapas e ha bisogno di un pulito e piacevole ostello low cost: Casa de Paco. La città più importante del Chiapas è San Cristóbal, nel cuore della Sierra Madre, a 2100 mt slm. Nel periodo di agosto, la mattina e la sera potrete godere di una piacevole arietta fresca montana (non dimenticate un maglione pesante!) e di giorno potrete visitare i siti circostanti senza trascinarvi per il caldo e l’umidità che invece troverete in altre zone dello stato.
San Cristóbal: una città coloratissima
Già al vostro arrivo a San Cristóbal, capirete che siete arrivati in una città coloratissima. È decisamente la città più visitata per chi si reca in Chiapas ed è un ottimo punto strategico per esplorare i dintorni. L’architettura coloniale dei suoi palazzi e i tetti con le tegole spagnole, creano una perfetta cornice per lo struscio nelle tre vie pedonali del centro che culminano nella piazza centrale. Questa bella piazza è addobbata da alberi curatissimi e panchine per rilassarsi all’ombra osservando messicani, turisti e venditori ambulanti in abiti tradizionali.
Casa de Paco a San Cristóbal: recensione
Io e il mio compagno di viaggio, appena arrivati al terminal del pullman, ci siamo incamminati con i nostri zainoni verso il centro città e siamo entrati nella prima agenzia di viaggi locale a chiedere dritte per un buon ostello economico.
“Il vostro budget?”, “Basso… molto basso…” Dopo averci dato qualche volantino, abbiamo deciso di optare per la Casa di Paco: scegliendo come? Era quello con il volantino più colorato… All’ingresso ci ha accolti il proprietario, Paco appunto, un simpatico ragazzotto messicano che ci ha subito messo a nostro agio.
Le camere e i servizi
All’entrata trovate il banco reception che affaccia sul patio, intorno al quale si sviluppano le camere di varie tipologie e i tre bagni, divisi per uomini e donne (un solo lavandino, una doccia e un wc) e il bagnetto in comune per tutti gli ospiti (questo senza doccia). Paco ha solo una camera con bagno privato che ha comunque un costo molto abbordabile. Non essendo disponibile al nostro arrivo, abbiamo scelto una matrimoniale con bagno in comune e due asciugamani che vengono forniti direttamente all’arrivo spuntando magicamente fuori da sotto il bancone della reception.
I bagni sono puliti più volte ogni giorno. Anche le camere spartane sono pulite. La connessione Wifi presente e, attenzione attezione, cosa ci è capitato una volta sola in questo viaggio? Paco ti offre anche la colazione ad un costo molto basso! Sul patio si affaccia infatti anche la cucina/sala colazione che è uno spazio comune a completa disposizione degli ospiti h24 e dispone di un frigo, una piastra per cucinare, un microonde, la boccia d’acqua (potabile e sicura). Per i malinconici anche una tv (sempre sul canale sport!).
La colazione
La colazione ve la prepara direttamente lui, eccezion fatta per il suo giorno di riposo, e consiste in un piattino di frutta locale (papaya, banana e melone), pane tostato con burro e marmellata e caffè a volontà! Per chi vuole fare colazione nel patio, ci sono un paio di tavoli con le sedie e lui è disponibilissimo ad allestire in 5 minuti una tavolata di quelle che ricordano tanto le sagre di paese.
Un’altra cosa apprezzabilissima di Paco, che non ho riscontrato spesso durante questo viaggio, è che ha un approccio professionale all’ospite: ha quell’attenzione al cliente che piace tanto a noi italiani. Appena arrivate e sbrigate le formalità di registrazione, vi spalanca sotto il naso una piantina della città segnalandovi tutto quello che c’è da vedere di interessante e dandovi qualsiasi tipo di informazione sulle escursionI che propone tramite le agenzie locali o, invece, su come muovervi fai da te, senza nessuna pressione nel cercare di volerti vendere a tutti i costi qualcosa; vi suggerisce anche dove mangiare la pizza dal napoletano di San Cristobal.
Un giro a cavallo
Lui vi dice tutto, vi bombarda per venti minuti di qualsiasi informazione e il giorno dopo è pronto a ripetervi qualsiasi cosa. Noi ci siamo mossi sempre in autonomia sia a piedi, per raggiungere il centro, sia in taxi o con i colectivos. L’unica escursione che abbiamo fatto tramite Paco (e consiglio) è il giro a cavallo da San Cristóbal a San Juan Chamula. Questa gita vi costerà 250 pesos a testa (circa 15 euro). La guida è fidata e, se siete fantini principianti, vi darà un cavallo tranquillo, cosa da non sottovalutare. Alle 9 del mattino un simpatico ometto viene a prendervi, vi carica su una camioneta insieme ad altri escursionisti (noi eravamo solo in 4) e vi porta su una strada sterrata in cui vi aspettano i cavalli pronti per partire. La cavalcata per raggiungere San Juan Chamula dura un’ora e mezza.
Abbiamo avuto la fortuna di fare questo giro bellissimo che si snoda fra la campagna e i paesaggi da cartolina. La domenica mattina è, infatti, l’unico giorno in cui a San Juan c’è il mercato settimanale e dai villaggi vicini, vengono le comunità tzotzil per vendere i loro prodotti. Arrivati in prossimità del villagio la guida vi farà legare i cavalli in una radura dalla quale potrete raggiungere la piazza centrale a piedi, riconoscibilissima sia per il mercato sia per la cattedrale di San Juan Bautista. All’interno di questa è vietatissimo fare foto e per entrare dovrete pagare pochi pesos.
Consiglio di non perdere la visita domenicale; all’interno vengono celebrati riti molto particolari: i maya tzotzil uniscono infatti la religione cattolica alle loro tradizioni preispaniche. Durante il rito viene sacrificata una gallina, ma non abbiamo visto nulla di cruento; la luce delle candele, il fumo, la litania delle loro incomprensibili preghiere che si espande per tutta la chiesa, hanno reso questa visita una delle più suggestive del nostro viaggio.
Avrete solo un’ora di tempo per fare un giretto al mercato e visitare la chiesa, perchè poi dovrete ricavalcare un’ora e mezza per tornare in ostello. Noi però abbiamo deciso di tornare per conto nostro a San Juan Chamula, perchè dedicargli solo un’ora è un delitto.
Foto di doctora w, Arian Zwegers, Jesús Dehesa, waywuwei, Kenny Louie, Laurent de Walick, chapsol
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