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A San Pietroburgo, sulle tracce dell’Azzurro di Rastrelli

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Il Petrodvorets e il Palazzo di Caterina a San Pietroburgo, le opere di Bartolomeo Rastrelli nella bellissima città russa di San Pietroburgo.

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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 19, 2015

Ogni volta che penso a San Pietroburgo, si materializza davanti ai miei occhi l’azzurro. Sì, un azzurro tenue ed elegante, vivo, fiero: l’azzurro Rastrelli, così chiamato in memoria dell’illustre architetto italiano che ha contribuito a renderlo celebre e che è divenuto a ben ragione uno dei simboli pietroburghesi.

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Ebbene, oggi faremo insieme un viaggio della durata di due giorni e cinquanta chilometri, alla ricerca delle tracce dell’Azzurro Rastrelli e delle magnifiche opere architettoniche che lo rappresentano. Ci sposteremo tra San Pietroburgo, Tsarskoe Selo, meglio conosciuta come Pushkin, e Peterof, più nota come Petrodvorets, luoghi in cui il Nostro ha operato durante la seconda metà del 1700, lasciando ai posteri tracce indelebili del suo passaggio.

Bartolomeo Rastrelli ha un suo peculiare stile, inconfondibile. Uno stile che fonde il tardo Barocco Europeo con il Barocco Moscovita, inserendosi in quella corrente definita come Barocco Elisabettiano, ricco e lussuoso, a tratti stravagante. Rastrelli però fa di più, sceglie un colore, l’azzurro, e lo utilizza in molte delle sue opere dando vita così al famoso Azzurro Rastrelli, quello che ha colorato i più importanti palazzi di San Pietroburgo, kiev, Mosca e molti altri.

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Esempi famosi ed imponenti ne sono il Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selo e il Gran Palazzo Peterof, di cui Rastrelli ha personalmente curato la espansione e la ristrutturazione. Ne ritroviamo inoltre lo zampino nel Monastero di Smonly, la Cattedrale della Resurrezione che svetta elegante ed imperiosa con i suoi tenui colori del bianco e dell’azzurro nei cieli pietroburghesi.
Se il convento di Smonly è un po’ fuori mano e mal collegato al centro di San Pietroburgo, molto più semplice è raggiungere Puskin e Peterof. In taxi, in bus o in aliscafo, in meno di un’ora vi troverete immersi nelle sfarzose residenze zarine.

Peterof è la Versaille russa. A circa 20 km ad Ovest di San Pietroburgo, si affaccia sul Golfo di Finlandia e si disloca su tre livelli.

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Il Palazzo, imponente e sfarzoso, domina su un parco di svariate centinaia di ettari e attira turisti da ogni parte del mondo, attratti soprattutto dalle sue spettacolari fontane, dalla cascata e dai giochi d’acqua armoniosamente orchestrati, grazie ad una serie di canali comunicanti che consentono il riciclo delle acque senza la necessità di ricorrere a motori elettrici o ad altri artifizi. Consiglio di indossare scarpe comode e di trascorrere a Peterof una intera giornata. La visita al palazzo, la passeggiata nel parco principale e in quelli laterali meritano tutto il tempo che lì saprete spendere.

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A 25 km a Sud di San Pietroburgo, invece, si trova Pushkin con il Palazzo di Caterina. La magnificenza di questa struttura colpisce immediatamente l’occhio del visitatore, a partire dal cancello d’ingresso alla francese per poi continuare con la Sala d’Ambra, la Sala di Rastrelli e le numerose opere d’arte che sono conservate in questa monumentale residenza Rococò. Vista la mole di visitatori, troverete lunghe file alla biglietteria ma sarà una piacevole attesa visto che si potrà già cominciare ad apprezzare il lusso e lo splendore degli esterni del palazzo, allietati dalle melodie di piccoli gruppetti di musicisti locali che tengono nel cortile i loro concerti improvvisati.

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Informazioni sull'autore
28 anni, studentessa di Medicina e Chirurgia, vive in provincia di Caserta. Approfitta di ogni momento libero per correre alla scoperta di profumi, colori e abitudini di ogni luogo in cui, per piacere o per dovere, le capita di passare. Ha deciso quasi subito che i viaggi organizzati non fanno per lei; così, pc alla mano, da qualche anno a questa parte, progetta da sé i propri spostamenti con gran soddisfazione personale, ottimizzazione dei tempi e notevole risparmio economico. Turista frenetica, della serie “non voglio perdermi niente”, intende la vacanza come un momento di conoscenza piuttosto che di relax.
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