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Blog Tour #AlbeinMalga in Trentino, il racconto del primo giorno

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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 4, 2013

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#AlbeinMalga é un progetto di valorizzazione turistica dell’Apt S.Mart (San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero, Vanoi) che ha visto coinvolti diversi travel blogger italiani, ed anche Viaggi Low Cost. Naturalmente una tale iniziativa non poteva che essere organizzata dal Trentino, regione italiana sempre al top nell’offerta di esperienze da vivere e servizi turistici.

Una due giorni, sabato 10 e domenica 11 agosto, dove anche in questo caso non si sono smentiti. Partiti da Rimini, in cinque ore siamo arrivati a Passo Rolle le sera di venerdì 9. Nonostante la pioggia abbiam trovato ad attenderci lo staff cordiale di Malga Juribello, la nostra prima tappa.

Appena arrivati, nonostante l’ora tarda erano ancora tutti in piedi ad attenderci. A darci il benvenuto la gentilissima Dora della Strada dei Formaggi ed immediatamente é partita la spiegazione della giornata di lavoro che ci attendeva l’indomani mattina di sabato 10. Sveglia alle 4.30 e si parte a radunare in piena notte le mucche al pascolo. E che ci vuole, direte voi?

Nel frattempo, in attesa della sveglia, ci accomodiamo in una stanza della malga cercando di fare il più piano possibile vista l’ora. Non eravamo infatti i soli che avrebbero provato questa esperienza. Abbiamo dormito poco onestamente, anche perché l’eccitazione del momento era tanta e lo scampanio delle mucche poco distanti dalla nostra finestra ci mantenevano nel dormiveglia.

Alle 4.30 veniamo così svegliati dal campanaccio del ‘malgaro’ e in un attimo ci troviamo, torcia elettrica alla mano, a camminare per i sentieri in compagnia dei pastori e del loro cane. In men che non si dica radunano oltre 130 mucche che si raccolgono di fronte alla stalla per la mungitura alla luce delle cellule fotoelettriche ed inizia così l’attività. Oggi, per fortuna, grazie alla meccanizzazione la mungitura é più semplice, ma la vita del malgaro é comunque dura.

Anche noi ci dilettiamo nella mungitura manuale grazie alla docilità degli animali ed è la fila per farsi fotografare mammella in mano. C’era anche chi si è scoperto mungitore professionista a sua insaputa.

Ci trasferiamo poi nel vicino caseificio della malga, dove ad attenderci troviamo Pietro, ragazzo biondo di 21 anni che assieme ai giovani fratelli ci mostra tutta l’attività del casaro in malga. Nel frattempo osserviamo però l’alba, che lentamente illumina le montagne che ci circondano, il Cismon de la Pala, il Lagorai, paesaggio che non abbiamo visto essendo arrivati a notte fonda.

Osserviamo così nel caseificio tutto il processo, dal riempimento del paiolo in rame con 500 litri di latte fresco appena munto, il processo di riscaldamento con la legna, la prima attività per produrre il burro, poi l’inserimento del caglio, il travaso del formaggio fresco nelle forme in legno per la stagionatura, fino alla produzione della ricotta. Un’attività del tutto ‘artigianale’, ma vera, tipica, faticosa e giustamente da valorizzare. Alle 7.30 possiamo così fare colazione anche con il burro giallo appena fatto in panetti da 500 grammi con il simbolo della malga Juribello impresso. Inutile vi descriva la bontà e la differenza da un prodotto industriale.

In tarda mattinata partiamo poi con Mauro alla volta della Malga Segantini (2.200 mt) assieme a Mauro, guida del Parco Paneveggio e Pale San Martino. Il percorso non é complicato ma alla portata di tutti, anche se un allenamento minimo lo consiglio. Arrivati sotto il ghiacciaio del Cismon de la Pala, dopo la classica foto di rito, ripartiamo per l’Agritur Malga Rolle. Anche qui l’ospitalità trentina si vede tutta, il mangiare tipico spazia dai canerdeli agli spretzl, carne salada fino ai tipici formaggi stagionati trentini. Ripartiamo poi in auto verso San Martino di Castrozza dove ad attenderci c’é Valeria dell’Apt di S.Mart, responsabile progetti. Grazie a lei ci dirigiamo verso Mezzano, un paese tipicamente rurale (anche nell’architettura). Cataste di legno ‘artistiche’, fontane d’acqua adornate di fiori, orti coltivati come se fossero giardini, insomma un fuori programma veramente bello.

Ci vengono poi a prendere a Fiera di Primiero i proprietari del Tiroler Hof Baita Zeni, una baita in località Pezze Alte che ci viene descritta come un angolo di paradiso. Il signor Bino ci attende a bordo del suo 4×4 e dopo una vertiginosa salita in dieci minuti arriviamo in baita. Ad accoglierci la signora Alba, ed un balcone che si affaccia su Fiera di Primiero e le cime dell’altopiano Pale di San Martino.

Dopo una giornata così densa di emozioni, tre caprioli che corrono tranquilli a meno di venti metri dalla baita, una cena di tipicità trentine fatte in casa dalla signora Alba in compagnia di Lucia dell’Apt, andiamo a letto ed addormentarsi é stato un attimo. Guai però perdersi l’alba del giorno dopo!

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Informazioni sull'autore
Nelle sue vene scorre anche sangue finlandese, pertanto quando si muove all’estero é come se fosse a casa sua. Riminese, ama profondamente il suo territorio e specialmente il suo entroterra. Appassionato di enogastronomia, é sempre alla ricerca di un evento, una sagra, un ristorante, un vino da poter raccontare. Dopo la laurea Inizia a scrivere come collaboratore di redazione per alcune testate giornalistiche. Oggi é un freelance.
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