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Cosa mangiare in Sardegna, 5 piatti tipici

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Piatti tipici in Sardegna, cosa mangiare per una vacanza tipica nell'isola più famosa d'Italia, dal maialino allo spiedo a la Fregola fino al Malloreddus, gli gnocchetti sardi, leggi qui.

Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 10, 2015

Quando si arriva in Sardegna, appena si scende dalla nave, si respira un’aria diversa, un profumo unico nel suo genere che sa di salsedine, ginepro e mirto. La Sardegna mi accoglie sempre così ed è solo l’inizio di un viaggio nei profumi e nei sapori dei piatti tipici di questa terra straordinaria. Ecco qui alcuni piatti tipici che dovete assolutamente provare.

Freshly made Gnocchi

Malloreddus

I malloreddus, ovvero i classici gnocchetti sardi, sono il piatto tradizionale più preparato in Sardegna anche durante le feste e le sagre. I modi per cucinarli sono veramente tantissimi e variano da zona a zona. Quelli classici sono i malloreddus alla campidanese preparati con un ragù di salsiccia sarda. Il segreto, verso fine cottura, è quello di aggiungere basilico e una bustina di zafferano stemperata in un bicchiere di acqua. Una volta pronti aggiungere delle scaglie di pecorino, ovviamente sardo.
Culurgiones

Culurgiones
I culurgiònes (ravioli ripieni) sono un altro piatto della tradizione sarda assolutamente da non perdere. La zona di provenienza è l’Ogliastra, però si possono trovare un po’ ovunque e le varianti sono tante. La caratteristica di questi ravioli è la particolare chiusura a spiga fatta rigorosamente a mano. Il tipico ripieno è quello con pecorino, menta e patate. Vengono serviti semplicemente con una spolverata di pecorino o con un sugo di pomodoro.

Fregola con arsalle

Fregola con arsalle

La fregola è un tipo di pasta di semola di grano duro che ha la forma di piccole palline, simile al cuscus però un po’ più grossolana. E’ molto versatile perché è perfetta anche per le minestre di pesce o di carne. Una variante che si trova in quasi tutti i ristoranti tipici è quella con le arselle o le vongole servita su un letto di pane carasau.

maialino-sardo

Maialino allo spiedo, capretto e agnello

Il simbolo forse per eccellenza della cucina sarda è lui, il maialino da latte deve essere di circa 4/5 Kg e viene cucinato lentamente allo spiedo. Dopo la cottura è aromatizzato con mirto o rosmarino.
Oltre al maialino, tra le specialità sarde che rappresentano una delle tradizioni più antiche dell’isola, ci sono anche le carni di capretto e agnello. La preparazione è come quella del maialino: allo spiedo con l’aggiunta di rosmarino o mirto. Inoltre l’agnello è anche la base per le panadas, una specie di torta salata ripiena di carne di agnello, patate e pomodori secchi. Anche in questo caso ci sono molte versioni, ad esempio l’agnello può essere sostituito dall’anguilla o dalla carne di maiale.

Seadas

Seadas e altre dolcezze

La seadas è il dolce più conosciuto, anche se originariamente era considerata come un secondo piatto in quanto l’ingrediente principale è il formaggio. La seadas è un grosso “raviolo” fritto ripieno di pecorino fresco, scorza di limone o arancia e zucchero. Deve essere servito caldo con una spolverata di zucchero e una pioggia di miele.

Durante le feste, a fine pasto, si usa servire su grandi vassoi dei dolcetti e pasticcini di vari gusti (mandorle, uvetta, miele o formaggio). Io ho avuto la fortuna di partecipare ad un paio di matrimoni e ancora oggi, il giorno prima vengono preparati a mano i dolcetti da servire agli invitati. Esistono un’infinità di dolcetti che cambiamo nome a seconda della zona della Sardegna, ma in tutti i casi sono bellissimi da vedere e ovviamente anche buonissimi. Questi dolcetti si possono trovare in tutti i negozietti che vendono prodotti tipici.

vini-sardi

Vini, Ichnusa e Mirto

Per accompagnare i pasti non può mai mancare un buon bicchiere di vino. Senz’altro tra i vini rossi più famosi c’è il Cannonau, mentre tra i bianchi spicca il Vermentino di Gallura DOCG. La Sardegna oltre al vino è produttrice anche della famosissima birra Ichnusa.

Ovviamente per finire in bellezza non può mai mancare un bicchierino di mirto bianco oppure quello classico scuro.

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Informazioni sull'autore
L'anno di studio in Germania ha rafforzato la sua anima vagabonda e la sua voglia di conoscere culture e paesi nuovi. Il suo sogno nel cassetto, la Polinesia. Chissà se riuscirà ad andarci prima o poi. Nel frattempo ci sono tanti altri posti da esplorare: la voglia di viaggiare non le manca mai!
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