Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 2, 2014
Il posto migliore per alloggiare da queste parti è sicuramente Ponte di Legno.
Non si faticano a trovare alberghi a gestione familiare anche recentemente ristrutturati dove spesso nella tariffa è compresa la mezza pensione. Nei periodi di NON alta stagione si possono anche trovare delle doppie a 55 Euro. Noi abbiamo piacevolmente soggiornato all’albergo Bleis, gestito in ambito familiare dove ogni ospite non si sente un cliente, ma parte della famiglia.
Questo paesino caratteristico della valle Camonica che sorge a 1.258m.s.l.m. e ha un forte legame con la Storia Italiana, è stato infatti interamente raso al suolo il 27 settembre 1917 durante i bombardamenti della prima guerra mondiale e solo 2 edifici sono rimasti intatti. Uno di questi palazzi è la scuola elementare, oggi sede del museo “Storia Della Bicicletta – Il Giro d’Italia a Pontedilegno”. Questo museo, come spiegato con minuziosità e grande passione da Edoardo Nonelli, ha l’ambizione di voler raccontare la storia di questo paese attraverso la bicicletta e il particolar modo avvalorando il passaggio del giro d’Italia a Ponte di Legno appunto. Consigliato vivamente a tutti i curiosi e agli amanti della bicicletta. Ingresso Gratuito.
Toccante sullo sfondo un pannello con i temi dei bimbi della scuola elementare dalignese – abitanti di Ponte di Legno – datati 1952, ovvero la storica data del primo passaggio del Giro d’Italia in paese, il primo vero contatto con il Turismo attraverso la televisione.
“Sui balconi sventolano alcuni tricolori e i muri della strada che porta al Tonale sono imbrattati di scritte eccitanti…” queste le parole di Paola Rossi, una delle bambine della scuola elementare, la vincitrice del concorso.
Oltre al centro di Ponte di Legno che si distingue con i suoi vari negozietti tipici e particolari, consigliamo vivamente di visitare il museo “Suoni e voci della Guerra Bianca” presso la Galleria Paradiso (a lato del rifugio Paradiso che menzioneremo più avanti), autentico archivio della memoria di quella guerra di confine che passa troppe volte inosservata o senza il dovuto peso storico.
Bossoli di proiettile, piccole granate, caschi, racchette e sci, coltelli… nascosti, racchiusi dentro una galleria datata 1921. Ingesso Gratuito.
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