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Varese, le meraviglie del Sacro Monte: come arrivare e cosa vedere

3 minuti di lettura
Alla scoperta di un sito unico, Patrimonio dell'Umanità, adatto anche per chi non lo percorre con fini esclusivamente religiosi.

Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 1, 2018

La provincia di Varese nasconde diversi gioielli per il visitatore curioso alla ricerca di natura, svago, cultura e originalità. Tra i siti che non possono mancare nella lista delle meraviglie varesine è il percorso della Via Sacra che conduce al borgo di santa Maria del Monte, lungo un cammino di 14 tappe ricche di fascino, storia, arte e religiosità.

Il sacro Monte di Varese, insieme a quelli di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta, Ossuccio e Varallo entra a fare parte della lista Unesco, come sito riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.

Cos’è un “Sacro Monte”

Cos’è un “Sacro Monte”? Domanda legittima per il visitatore che si appresta a intraprendere il cammino e vuole risalire consapevolmente verso il borgo. La risposta è intuitiva: un percorso devozionale in salita, in zona di rilievi modesti, che conduce a un borgo o una realtà monastica, lungo il quale si contemplano misteri legati alla vita e alle opere di Gesù, di Maria o dei Santi.

È quindi un percorso adatto anche a chi non si approccia con fini esclusivamente religiosi? Certo! Perché le strutture di preghiera, cappelle e santuari, che ornano questi luoghi sono meravigliose opere d’arte erette tra il XVI e il XVII secolo, perfettamente integrate in paesaggi naturali mozzafiato.

Nello specifico del percorso devozionale varesino, la via del Sacro Monte viene concepita come un progetto architettonico e artistico unitario a partire dal 1604, su iniziativa di Padre Aguggiari e sotto la generale supervisione dell’architetto Giuseppe Bernascone. Ma la tradizione vuole che il borgo fosse già sede di culto mariano dall’epoca paleocristiana, ovvero da quando Ambrogio, vescovo di Milano, fondò in cima al monte il primo altare in onore di Maria, come ringraziamento per la vittoria riportata sugli Ariani.

Cosa vedere

Oggi la via Sacra è battuta dal visitatore appassionato d’arte, dal turista in cerca di paesaggi da fotografare, dal devoto che la percorre rileggendone la spiritualità originaria, da scolaresche venute per studiare l’arte del ‘600 lombardo, dall’abitante del posto che la risale di corsa per mantenersi in forma.

Il percorso devozionale del Rosario prevede 15 tappe, corrispondenti ai 15 misteri della vita di Maria: 5 Gaudiosi corrispondenti ai momenti felici della vita di Maria, 5 Dolorosi corrispondenti ai tragici momenti della passione di Gesù e 5  Gloriosi, ovvero i momenti dell’assunzione al cielo e dell’Incoronazione della Vergine.
15 tappe dunque che corrispondono a 14 cappelle capolavori di pittura e scultura cui si aggiunge la 15 coincidente con il grande Santuario.

Prima della tappa finale e del borgo però attenzione a non farsi sfuggire una meraviglia dell’arte e del collezionismo di fine ‘800: dopo la 14 cappella, sul lato sinistro del viale, all’ombra di un grosso cedro del Libano, è l’ingresso per la Casa Museo dell’artista poliedrico, scultore, scenografo ed eccentrico collezionista Lodovico Pogliaghi. Il suo nome è legato indiscutibilmente alla sua opera più famosa, la porta bronzea centrale del Duomo di Milano.

Milanese d’origine e di formazione, molto devoto a Maria, giunse al Sacro Monte e non se ne volle più andare, progettando e costruendo qui il suo Atelier, la sua dimora, e il luogo d’esposizione dei suoi oggetti da collezione.

Giunti infine presso il borgo, giusto accanto al santuario, si apre una piccola balconata che da accesso al Museo Baroffio e del Santuario dal quale si può altresì visitare la Cripta sottostante la chiesa.

L’accesso alla via Sacra è libero e gratuito. Presso i siti museali sono previsti servizi di biglietteria (5€ il singolo museo, 12€ cumulativo), visita guidata e bookshop: i social e il sito ufficiale (http://www.sacromontedivarese.it/ ) forniscono recapiti per prenotazioni, orari d’apertura stagionale e straordinaria nonché informazioni su eventi speciali.

Come arrivare

Da Milano: autostrada A8 “Milano-laghi” uscita Varese centro, Gazzada o Azzate.
Da Novara: autostrada A26 sino a Gallarate poi autostrada A8 uscita Varese centro, Gazzada o Azzate
Da Como: SS342

Indirizzi da inserire sul navigatore: Varese, Piazzale Pogliaghi (parte alta di Sacro Monte), oppure Varese via prima Cappella (inizio viale delle Cappelle).

Dalla base del percorso (Via Prima Cappella) è possibile salire direttamente al borgo tramite funicolare o mezzi pubblici – Linea C.

Suggerimenti pratici

Il percorso è in ciottoli e in salita, così come le viuzze del borgo. Si consigliano scarpe comode! Per genitori che volessero salire con bimbi piccoli si sconsiglia il passeggino, meglio un pratico marsupio per evitare gli scossoni e ogni genere di difficoltà nella salita!

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Informazioni sull'autore
Sostenitrice del “bagaglio a mano sempre e comunque”, adora viaggiare leggera. Ha un debole per i paesaggi mediterranei, per la birra austriaca e per gli itinerari culturali. Archeologa di formazione, lavora oggi a Milano come guida turistica ed educatrice museale, ma ama uscire spesso dal traffico cittadino per lunghi percorsi in moto con Simone. Amante della natura, dell’arte e della buona cucina definisce il Viaggio “il suo unico vizio”.
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