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Taccuino di viaggio, come farlo e perchè

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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 4, 2012

Fin dal mio primo viaggio ho sempre tenuto un piccolo taccuino di viaggio su ogni mio spostamento. Il primo taccuino, quello del 2005 a Barcellona, era un libretto di pelle rossa comprato in una piccola libreria sulla Rambla.

Il taccuino è un vero e proprio diario di viaggio, un’emozione che lega la persona al viaggio per mezzo di parole, disegni, oggetti e fotografie. Nei primi viaggi componevo il diario ogni giorno del mio cammino, con l’aumentare dei viaggi i taccuini li ho compilati tutti una volta tornata a casa, in modo un po’ diverso, dando il via a un piccolo rituale.

Personalmente compio sempre le stesse azioni una volta arrivata in una città straniera. La penna e il diario devono essere comprati necessariamente nel luogo dove mi trovo durante il mio viaggio. Tutto quello che fa parte della mia esperienza all’estero, o in patria, lo porto via con me. Questo comprende una serie infinita di oggetti e cose che possono sembrare quasi ingombranti alla fine di una giornata intensa.

Sottobicchieri, fazzoletti di bar, cannucce, foglietti di locali, mappe della metropolitana, biglietti di autobus o metropolitana, biglietti di musei, scontrini di qualsiasi genere e tutto ciò che può essere racchiuso in un quaderno.

Il mio taccuino non è classico, non disegno, non scrivo lunghi pensieri, ma adopero il quaderno come una patchwork di elementi che compongono il mio viaggio. Una volta in albergo/ostello catalogo tutto e divido tutti i miei preziosi reperti nelle varie giornate. Poi porto tutto a casa dove con calma in un paio d’ore ripercorro tutto il viaggio, dal primo minuto fino all’ultimo. Spesso dopo aver visto le foto ne stampo acune per avere un’idea complessiva del mio viaggio e inserirle nel taccuino.

Qualche giorno fa ho avuto la conferma di quanto questo sia un rituale personale. Mi è stato consegnato un pacco giallo contenente il diario del mio amico che attualmente si trova in Messico. Decine di pagine scritte fitte con disegni e riproduzioni di monumenti e chiese. Animali disegnati con colori a cera e tante conchiglie e piccole monete.

Ognuno ha il proprio modo di compilare il taccuino di viaggio e anche i miei quaderni si evolvono con me e in base alle esigenze del viaggio, di quello che l’esperienza mi ha lasciato. Ognuno a mio parere dovrebbe tenere o fare un piccolo taccuino di viaggio. E il tuo taccuino, com’è?
Foto Simona Capecchi

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Informazioni sull'autore
Federica è direttrice del giornale e fondatrice di Viaggi low Cost. Viaggiatrice incallita ha iniziato il suo diario di viaggio nel 2008. E` stata definita nel 2020 da Lonely Planet "la pioniera dei blog di viaggi in Italia". Nel suo profilo Instagram (@federchicca) e nel suo blog personale www.federicapiersimoni.it tante avventure, non solo di viaggi!
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