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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 29, 2017
Chi non sogna una rilassante vacanza per rigenerarsi dai vari impegni che riempiono le nostre giornate? Isole tropicali, mari cristallini, sole e dolce far niente sono la meta ideale. Ma ogni tanto i viaggi ci fanno degli strani scherzi: sono loro che scelgono noi. Mi vedevo già sdraiata in spiaggia con un buon libro a recuperare le energie. Invece mi ritrovo a prepararmi per un cammino, forse quello per eccellenza: il Cammino di Santiago. Vediamo di darvi qualche consiglio su come organizzarlo.
Perché si sceglie un viaggio di questo tipo?
Partiamo dall’inizio. Le motivazioni sono infinite: religiose, credenze, sfide personali, voglia di uscire dagli schemi e dalle abitudini, ritrovarsi e cercarsi. Come vi ho già detto, questa volta noi siamo stati scelti dal viaggio. E ogni pellegrino troverà il suo motivo lungo il Cammino.
Una volta trovato il proprio, è tempo di passare alle cose pratiche: quanti giorni ho a disposizione? Altra domanda: che Cammino voglio percorrere?
Quanti giorni ho a disposizione?
Partiamo dalla prima domanda. Chi ha la fortuna di poter avere tempo a sufficienza può percorrere tutti gli 850 chilometri, ovvero il Cammino Francese completo,. Questo parte da Roncisvalle fino a raggiungere Santiago. Per fare le cose per bene, aggiungete altri 90 chilometri ed arriverete a Fisterre. Se invece avete a disposizione due o anche una sola settimana scegliete la tratta che più vi piace ed iniziate a camminare. La maggior parte delle persone lo percorre completo suddividendolo in più anni. Per chi invece ne volesse avere un assaggio e provare l’emozione dell’arrivo a Santiago può prendere in considerazione l’idea di percorrere gli ultimi 100 chilometri.
Che Cammino voglio percorrere?
Dovete sapere che ci sono vari Cammini che percorrono la bellissima Spagna e che hanno come meta finale la città di Santiago. Sicuramente il più famoso è il Cammino di Santiago, detto anche Cammino Francese. Ma si può anche decidere di percorrere quello sulla Costa, ovvero il Cammino del Norte. Il Primitivo, per vivere un’esperienza più selvaggia. Oppure partite dalla calda Andalucia e camminate lungo il Camino de la Plata. Questo rappresenta il più lungo, con i suoi 1000 chilometri. Altrimenti si può raggiungere Santiago camminando su terra portoghese, con il Cammino Portoghese.
Direi che di soluzioni ce ne sono, sta solo a voi scegliere quello che più vi ispira e iniziare a camminare. Inoltre potete anche decidere se percorrerli a piedi, a cavallo, in bici o anche in autobus.
Ovviamente bisogna attestare che è stato fatto il Cammino. Per fare questo ci si deve munire della “Credenziale” che sarà il vostro passaporto durante il percorso. Si tratta di un vero e proprio documento contente i dati del pellegrino, sul quale lungo il cammino vengono posti i timbri che si possono fare nei bar, nelle Chiese, nei luoghi dove si dorme e addirittura in alcuni supermercati. Questo documento lo si può richiedere prima della partenza a enti e associazioni abilitate al rilascio.
Qualunque sia il vostro Cammino, percorrendo gli ultimi 100 chilometri a piedi o a cavallo e gli ultimi 200 in bici, a Santiago avrete il diritto di ricevere la Compostela. Si tratta di un attestato che sugella la fatica fatta.
Finita la parte teorica, passiamo a quella pratica. Per sentirsi dei veri pellegrini non può mancare uno zaino. Mi raccomando fatelo il più leggero possibile. Dovete mettere in conto che sarà il vostro migliore amico ogni giorno, per almeno una ventina di chilometri, proprio sulle vostre spalle. Non può mancare un sacco a pelo, perché al tempo non si comanda e non si sa mai che faccia freddo. Ricordatevi soprattutto di indossare scarpe comode e già utilizzate, perché le vesciche sono sempre in agguato. Magari per prevenirle provate con il borotalco che vi terrà i piedi più asciutti. Inoltre ogni volta che vi fermate per una sosta slacciate le scarpe e fate respirare i piedi. Mai come durante il Cammino imparerete ad averne cura. Oltre a queste cose principali mettete nello zaino vestiti che si asciughino in fretta così da non avere problemi con il cambio.
Per concludere fate un po’ di allenamento prima di partire. I problemi fisici sono sempre dietro l’angolo ma se il corpo è un po’ abituato alla fatica magari è possibile prevenirli. Non dimenticate che non c’è solo la fatica fisica ma anche quella mentale. Dovete mettere in conto che c’è da camminare per più giorni consecutivi, quindi ogni tanto la nostra testa potrebbe perdere la retta via. Per questo non vi so dare un consiglio se non quello di assaporare la bellezza dei luoghi che vi circonderanno. Tante volte andare con lentezza può aprirvi un mondo mai visto prima.
Buen Camino!
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