Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 18, 2013
Ci sono posti in Umbria, fuori dai classici circuiti turistici, che ancora tanti umbri nemmeno conoscono. Ci sono posti magici e suggestivi, capaci di sorprenderti e colpirti a tal punto da doverci tornare una seconda volta per cercare una nuova prospettiva di interpretazione.
Uno di questi luoghi è sicuramente la Scarzuola di Montegabbione (in provincia di Terni e a pochi chilometri da Orvieto), inserita all’interno della rete dei Grandi Giardini Italiani.
La Scarzuola nasce nel 1218 come convento francescano fondato dallo stesso San Francesco d’Assisi, ma fu nel 1956 che conobbe nuova vita grazie all’acquisto e al restauro del visionario architetto milanese Tomaso Buzzi che volle realizzarci la sua “Città ideale” concepita come macchina teatrale.
Al suo interno, infatti, si possono trovare ben 7 teatri che culminano nella centrale “acropoli”. Tutto intorno giardini sovrastati da futuristici edifici ricchi di simboli, segreti, riferimenti e citazioni che rivelano molteplici prospettive. Tra gli elementi più utilizzati ci sono le scale, i labirinti, figure di mostri ed elementi legati all’astronomia.
La prima impressione che si ha, entrando all’interno della Scarzuola, è quella di spaesamento. Infatti, ci si immerge in un luogo non luogo senza tempo che non ha una spiegazione univoca.
Le visite, guidate dall’eclettico nipote di Tomaso Buzzi, si possono fare tutto l’anno su prenotazione e per un minimo di 8 persone. Il costo dell’entrata è di € 11.
Per maggiori informazioni: 0763 837463
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