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Istanbul: uno squisito narghilè low cost in terrazza

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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 28, 2012

Oggi vi porto a Cihangir, il bellissimo e pittoresco quartiere bohémien e “alternativo” di Istanbul, allegra dimora di artisti e creativi; ne parla anche la scrittrice turca Esmahan Aykol nel suo romanzo Appartamento a Istanbul (consigliatissimo, tra l’altro). Proprio qui ci sono alcuni tra i locali più belli di tutta la città, tra le case colorate e fatiscenti, la musica e il profumo di carne arrosto.

Da queste parti si trova uno dei miei posticini preferiti, soprattutto con l’arrivo della bella stagione: si chiama Ikinci Kat. E’ autentico, non turistico, frequentato quasi esclusivamente dai locali: una terrazza molto carina, illuminata da luci coloratissime ricavate da zucche essiccate e decorate con mille perline colorate… Da vedere! Qui si viene per rilassarsi, giocare a dama o a backgammon (in turco si chiama Tavla) e fumare un ottimo narghilè con gli amici, a prezzi davvero bassi. Il personale, gentilissimo, serve anche dell’ottimo chay e la birra turca Efes alla spina: calcolate circa 25 TL per due birre medie e un narghilè. Ikinci Kat si trova al quarto piano di un edificio d’epoca tutto bianco, di fianco al liceo Francese di Cihangir.

Ci si arriva imboccando Istiklal Caddesi, la grande e caotica via pedonale del centro città e proseguendo verso Taksim Square, tra la folla dei turisti. Quasi alla fine di Istiklal, svoltando a sinistra in una qualsiasi delle viuzze in salita, vi ritroverete fuori dalla pazza folla, catapultati come per magia nella pittoresca Cihangir. Uno dei posti migliori dove perdersi in città, non ci sono molti punti di riferimento: è davvero un dedalo di viuzze! Con l’indirizzo alla mano, chiedete del Liceo Francese: non potete sbagliarvi, Ikinci Kat è proprio di fianco.

Indirizzo di Ikinci Kat:
Çukurçeşme Sok. No:11/2 Beyoğlu, Istanbul – tel. 02122436867

Orario: dalla 10 di mattina all’una di notte, ma fino a che c’è gente non chiudono ;)

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Informazioni sull'autore
Elisa viaggiatrice senza orari, descrittrice e cercatrice di tesori. Ha sognato fin da piccola rocambolesche avventure in terre lontane, alla ricerca dei colori del tramonto. Dopo la laurea è partita, ha vissuto due anni in Australia e in Tasmania, poi ha insegnato inglese in Giappone tra i campi di riso. Ora vive a Istanbul, scrive per lavoro, ha sempre mille grilli per la testa e tanta voglia di viaggiare.
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