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La Semana Santa a Siviglia: cosa fare e cosa vedere

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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 28, 2012

In città non si trova posto oramai da mesi, strade e piazze sono già state allestite e preparate, ogni cosa è al suo posto per accogliere il più grande evento che innaugura la stagione primaverile sivigliana: la Semana Santa.

Non solo un momento religioso ma un fenomeno culturale che attira visitatori da tutto il mondo, la Semana Santa si apre venerdì 30 marzo, el viernes de Dolores, e si conclude domenica 8 aprile, el Domingo de Resurrección: un’intera settimana di feste, processioni e cerimonie religiose in ogni angolo della città.

Nonostante la miriade di gente, l’organizzazione è perfetta e impeccabile. Ogni processione parte dalla chiesa della sua parrocchia ad una determinata ora del giorno prestabilito, e si incammina alla volta del centro e della Cattedrale, passando per calle Sierpes e plaza San Francisco, e per tornare al punto di partenza, non prima delle 2 o le 3 di notte.

Ma cosa viene portato in processione?
Ogni confraternita ha il suo paso: un carro su cui vengono collocate statue di Cristo, della Croce, della Vergine oppure scene della Passione. Aprono la strada al paso, portato sulle spalle dei costaleros, i nazarenos, che indossano un particolare cappuccio a punta, di colore differente a seconda della confraternita, con solo gli occhi scoperti.

Cosa non perdersi?
La notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo è il momento principale della festa, una festa che dura fino al mattino. I pasos più antichi della città vengono portati in processione, in un’atmosfera forte e surreale. Da vedere assolutamente la Vergine della Macarena, del 1595.

Un consiglio: qua la chiamano la bulla, ovvero la ressa di gente che va accumulandosi per strada. I sivigliani hanno un trucco per “sopravvivere”: non agitarsi e non farsi prendere dal panico! Non bisogna assolutamente spingere, urlare o cercare di andare dalla parte opposta alla corrente, lasciatevi trascinare tranquilli fino a giungere ad una piazza o ad una calle un po’ più grande, così da poter allontanarvi dalla folla prendendo altre direzioni.

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Informazioni sull'autore
Francesca compie il primo viaggio a 4 mesi. Da allora si è fermata poche volte. Romagnola purosangue ama sopra ogni cosa il mare e tutto ciò che è acqua. Il viaggio è la sua passione e non riesce a stare ferma per più di un mese nello stesso luogo. Treno, auto e aereo sono i suoi compagni di vita e raramente la vedrete senza un trolley o una borsa da viaggio in mano. Dopo l'erasmus a Parigi, ora vive a Siviglia, dove insegna italiano. Sogna di fare la professoressa di latino, ma nel frattempo si diletta a scrivere e a pianificare i suoi weekend in giro per il mondo.
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