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Cinque motivi per visitare la Calabria

4 minuti di lettura
Cinque motivi per visitare la Calabria in ogni stagione, dai suoi piatti tipici al mare cristallino, i parchi naturali, la montagna e i bellissimi borghi calabresi, leggi il post.

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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 25, 2017

La Calabria è una terra di contrasti forti. Basti pensare alla sua conformazione geografica: ottocento chilometri di costa bagnata da due mari diversi, che non riescono comunque a cambiare la sua essenza di regione a prevalenza montuosa.

Mare cristallino in alcuni punti e burrascoso in altri. Sabbia finissima e bianca per alcune spiagge e pietre incandescenti per altre. Montagne innevate e boschi così fitti da non riuscire a vedere neanche una porzione di cielo. E` una terra da scoprire e prima di elencare i dieci motivi per i quali visitarla, credo si debba partire proprio da qui: dal suo essere una terra di bellezza grezza e selvaggia.

1. Il mare cristallino

Vengo da una città di mare atipica (lo abbiamo li, ma non siamo dei marinari veri), ma per me il mare è sempre e comunque il punto di partenza.
Il mio mare poi, mi piace d’estate e d’inverno, con quelle onde aggressive che sembrano voler spazzare via tutto. Ma in questo caso parleremo di quello estivo e più accessibile, che poco ha da invidiare alle più famose località italiane.

Partiamo da Pizzo e Tropea (provincia di Vibo Valentia ma molto vicine all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme) il cui paesaggio lascia tutti folgorati per la sua bellezza e dove in generale si concentra il turismo di massa durante i mesi estivi. Questa costa è conosciuta come costa degli Dei e nelle belle giornate riuscirete anche a vedere Stromboli in lontananza. Siete mai stati al Paradiso del Sub? Fidatevi e andateci.

Pietragrande (CZ) è la perla dello Ionio, famosa non solo per il colore dell’acqua, ma soprattutto per il caratteristico “scoglio” alto più di dodici metri. I più avventurosi, potranno azzardare un tuffo… io l’ho fatto e lo consiglio vivamente. È un’esperienza unica.
Andando verso sud, troviamo Scilla (RC), luogo avvolto dal mistero delle sirene e dal mito del mostro Scilla, non solo ha un mare stupendo ma il borgo è anche uno dei più belli della regione.

Coreca e lo scoglio. Prima della galleria che porta ad Amantea, bisogna girare a destra seguendo l’indicazione Coreca e fermarsi poco dopo il ristorante la scogliera e prima della tonnara. Ci sono le pietre, la solitudine e uno scoglio che va bene per pensare e perdersi.
Fra questi tre posti che rappresentano il meglio dell’offerta costiera, potete trovare tante cale e tante spiagge e fare la vostra personalissima classifica.

2. La montagna e i parchi naturali

Per chi invece preferisce la montagna, non esiste nel Meridione una montagna con lo stesso fascino del Pollino. Con il suo paesaggio di incredibile suggestione e bellezza, il Parco Nazionale del Pollino è uno dei parchi naturali più grandi d’Europa. Situato alle pendici del Massiccio del Pollino, il parco si estende anche nel territorio della Provincia di Cosenza. Gli appassionati di sport, non avranno che l’imbarazzo della scelta tra svariati sport alpini e sport estremi, tra cui trekking, rafting e sci di fondo. Uno degli spot più famosi per fare rafting è il fiume Lao, che vi porterà attraverso un meraviglioso canyon. Altra perla della montagna calabra è il Parco Nazionale dell’Aspromonte, regno della macchia mediterranea e dei caratteristici alberi di olive e agrumi. l’inverno. E poi c’è la Sila, che offre comunque siti di grande interesse, come le piste da sci di Camigliatello (CS) e il bellissimo canyon delle Valli Cupe (Sersale, CZ).

3. Il cibo tipico

Lo dice anche il New York Times! Quella calabrese è una cucina piena di fantasia che trae origine dalle varie dominazioni che si sono succedute nei secoli: dai Greci ai Romani, dagli ebrei agli arabi, dai Bizantini agli Spagnoli.
Il peperoncino piccante la fa da padrone. Per dare prova di essere ormai uno/a del luogo, dovrete riuscire a mangiarne uno intero, così come se niente fosse mentre la bocca vi sta andando in fiamme.
Ma la varietà è tanta: dalla carne al pesce, passando dalla cucina povera e di tradizione a quella più moderna e sperimentale.
Provate anche la bevanda regionale, quella al caffè! È proverbiale l’accoglienza. In Calabria si mangia secondo porzione pantagrueliche. E dovete finire tutto pena grande offesa.

4. I borghi

Sono tantissimi e ognuno di loro ha il suo fascino peculiare. I miei preferiti? Ecco un mini elenco!
Pentedattilo: borgo abbandonato che prende il nome dalla roccia sul quale è adagiato e che ricorda la forma di una mano. Il borgo è oggi molto attivo, tanto che si celebrano festival e diverse attività artistiche.

Tropea: decadente e affascinante, è probabilmente uno dei borghi calabresi più conosciuti e che non vi deluderà sicuramente.

Chianalea di Scilla: Chianalea è il vecchio borgo di pescatori di Scilla, che vi affascinerà perché non imbalsamato a scopo turistico. Passeggiando tra le sue suggestive viuzze è facile incontrare pescatori che, sotto casa, costruiscono le reti per la pesca, apportano piccole riparazioni alle barche o si preparano a partire per affrontare una nuova giornata in mare.
Le onde del mare arrivano quasi fin dentro le piccole case e il rumore di questi colpi è in definitiva il sottofondo musicale della piccola cittadina. Vi direi che è ancora più suggestiva d’inverno e con la pioggia.

Gerace: tra le Serre e l’Aspromonte, la troverete a metà strada fra gli ulivi secolari e l’azzurro dello Ionio che s’intravede in lontananza. È un concentrato incredibile di chiese e palazzi, per passare poi alle suggestive stradine, piazzette, archi e sottopassi.

Stilo: è il baluardo della Calabria bizantina e vanta una storia lunga e misteriosa, iniziata al tempo delle colonie greche nell’Italia meridionale. La principale testimonianza di questa storia è la Cattolica. Si tratta di un tempietto del sec. IX che ricalca il tipo classico della chiesa bizantina su pianta quadrata e croce greca, con tre absidi rivolte a oriente e cinque cupolette.

5. I festival e le sagre

Durante l’estate, sono molte sono le manifestazioni e i festival che si svolgono su tutto il territorio calabrese. Si va dal famoso e molto frequentato “Kaulonia Tarantella Festival” grazie al quale conoscerete le tradizioni della tarantella calabrese (luglio/agosto Caulonia – RC) all’itinerante “Magna Graecia Film Festival” e al ricco programma del Roccella Jazz Festival (Roccella Jonica, RC) passando poi per le sagre culinarie come quella della ´Nduja che si tiene a Spilinga (VV).

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Informazioni sull'autore
Francesca 36 anni, calabrese di nascita, spagnola d’adozione. Viaggiatrice di vocazione. Due occhi (più quello della macchina fotografica sua grande compagna di viaggio) per guardare tutto quello che il mondo ha da offrirle e due gambe per muoversi seguendo le onde della sua passione.
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