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Villaggio La Prisgiona ad Arzachena, Sardegna

2 minuti di lettura
Sardegna non significa solo mare, ma anche Patrimonio archeologico con una storia affascinante. Nel post, tutti i consigli per visitare il Villaggio La Prisgiona, ad Arzachena.

Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 25, 2019

Il Villaggio La Prisgiona si trova nel territorio di Arzachena (parte nord-orientale della Sardegna) che racchiude la famosa Costa Smeralda.
La sua costa è un susseguirsi di spiagge e panorami suggestivi sul mare.
Nel tempo però anche l’entroterra è diventato un luogo d’attrazione. A cominciare dal patrimonio archeologico che il comune sta cercando di valorizzare. Quindi davvero un’ottima occasione di incontro ed approfondimento per i viaggiatori. Curiosi di conoscere e scoprire qualcosa in più sull’archeologia di questi luoghi?

Parco archeologico di Arzachena

Ad Arzachena, infatti, è nato un parco archeologico che raccoglie tutti i siti di interesse sparsi nelle campagne. Grazie sopratutto alla scoperta e alla valorizzazione del Villaggio Nuragico di la Prisgiona, oggi il più importante sito archeologico del nordest Sardegna.
Il sito si trova nella Valle di Capichera in direzione di Luogosanto, dove troviamo colline ricamate dai vigneti e uno splendido paesaggio sulla campagna: una meraviglia per gli occhi!
Ad accoglierci c’è un gruppo di guide culturali molto appassionate che durante l’estate effettuano visite guidate ogni ora circa. Decidere di affidarsi ad una guida locale vi regalerà sicuramente tanta ricchezza conoscitiva in più.

La visita diventa una vera e propria escursione di una giornata e ci permette di scoprire qualcosa in più sul passato e sui misteri della civiltà nuragica che, come sappiamo, non ha lasciato forme di scrittura ma imponenti costruzioni in tutta l’isola.
Il nuraghe infatti è uno dei simboli più conosciuti della Sardegna, una torre circolare di grandi massi che ritroviamo spesso sulle alture o in luoghi particolarmente significativi e risalente all’Età del Bronzo.
Se ne contano circa 7000 in tutta la Sardegna ma si stima fossero quasi 20000 in età nuragica. Edifici possenti, situati in posizione strategiche e costruiti per durare nel tempo, costituiscono in parte ancora un mistero e hanno tanto da raccontare sulla civiltà nuragica.

Villaggio La Prisgiona: una storia da conoscere

Anche qui alla Prisgiona gli scavi hanno portato alla luce un meraviglioso e complesso nuraghe dotato di mura di protezione, oltre ad un villaggio di circa novanta capanne (molte ancora da disseppellire), un pozzo ancora attivo e la “capanna delle riunioni” in cui si ritrovavano i capi villaggio. All’interno della capanna è stato trovato un vaso particolare con decorazioni inedite e destinato probabilmente a contenere una bevanda speciale per le funzioni che si svolgevano in questa capanna così importante per la comunità.

Il nuraghe de La Prisgiona dominava questo territorio fertile e popolato ed aveva probabilmente uno scopo multiplo sia a difesa che a governo del villaggio. Un passato davvero interessante da approfondire.

Terminata la visita al villaggio e lasciando la macchina nel parcheggio, si può proseguire a piedi attraverso il Sentiero dei Giganti, un percorso naturalistico per raggiungere un altro luogo estremamente suggestivo: la Tomba dei Giganti di Coddu Vecchio.
Una tomba collettiva in granito con una grande stele centrale e un lungo corridoio per la sepoltura. Visitare a piedi questo posto vi lascerà a bocca aperta: momenti unici per meditare e tornare indietro nel tempo con la mente e con gli occhi.

Come muoversi ad Arzachena

Nel territorio di Arzachena, inoltre, ci sono altri siti visitabili: il Nuraghe Albucciu e il Tempietto Malchittu che si trovano facilmente all’entrata del paese vicino al punto informativo del Comune.
Mentre, nelle vicinanze de la Prisgiona, è possibile proseguire in macchina e visitare la Tomba dei Giganti di Li Lolghi e la piccola necropoli di Li Muri.

I siti sono generalmente tutti aperti e visitabili in estate, mentre, per quanto riguarda il resto dell’anno, si possono vedere prendendo appuntamento con le guide locali. Non rimarrete di certo delusi dall’imponenza e dall’interesse storico di questi luoghi.

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Informazioni sull'autore
Ama nuotare nel mare, passeggiare nella natura, mangiare buon cibo e bere buon vino. Nata in Alto Adige, si è fermata a lungo a Bologna per poi cominciare una nuova vita in Sardegna. Di professione è giornalista freelance, si occupa prevalentemente di ufficio stampa per associazioni e web marketing turistico. Scrive per passione di Sardegna in particolare di Gallura, territorio magico del quale si è innamorata.
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