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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 6, 2025
Pietre d’inciampo dall’Europa all’Italia, oggi ti parlo del progetto di un’artista tedesco che ha fatto il giro del Mondo. Sicuramente ti sarà capitato di vederle in giro per l’Italia o l’Europa e ti sarai chiesto cosa sono e che significato hanno. Oppure non le hai mai viste, forse perché semplicemente non le hai notate e allora ti aiuto io a scoprire il significato di queste piccole pietre in ottone che hanno un senso profondo.
Sono piccole pietre quadrate ricoperte d’ottone, queste sono le pietre d’inciampo e il progetto è del 1992, nato in Germani a Colonia, ideato da un artista tedesco che si chiama Gunter Demnig. La prima pietra d’inciampo è stata collocata a Colonia appunto, all’inizio degli anni ’90, ma in breve tempo queste piccole targhe si sono diffuse in mezza Europa.
Perché si chiamano pietre d’inciampo?
Innanzitutto partiamo dal nome, si chiamano pietre d’inciampo perché l’idea è proprio quella di fa “inciampare” chi cammina su un ostacolo, qualcosa che non può passare inosservato. La pietra d’inciampo ha la forma di un sampietrino ma è “colorata” in modo diverso, in ottone appunto, e sopra ci sono delle scritte, andando a leggere bene ci sono dei nomi e delle date. L’idea è appunto quella che, camminando, non si possano notare queste piccole targhe e che si debba per forza prestare attenzione a quello che si trova in strada, inciampando su questi strani sanpietrini che non sono rialzati rispetto alla strada, sia ben chiaro e non sono pericolosi, sono solo diversi. Dal tedesco “pietre d’inciampo”, Stolpersteine, che è poi il nome del progetto.
Dove sono in Italia e nel Mondo?
Ad oggi sono oltre 100 mila le pietre d’inciampo nel Mondo, si trovano in tantissime città europee e oltre 2000 sono in Italia, a Roma ad esempio sono centinaia. In Italia, la prima pietra d’inciampo è stata posata nel 2009, a Roma, se siete passati ad esempio nel quartiere ebraico della capitale italiana, ve ne sarete accorti, l’intero ghetto è pieno di queste targhe d’ottone. Una delle ultime pietre d’inciampo è stata sistemata proprio a Rimini in Via Clodia 30. Qui è stata collocata la pietra d’inciampo dicata al ricordo del ferroviere riminese Walter Ghelfi catturato il 16 aprile del 1944 e fucilato a Fossoli il 12 luglio dello stesso anno accusato di essersi opposto al regime nazifascista.
Alcune città hanno anche realizzato delle applicazioni, oppure si possono seguire i profili Instagram dedicati di alcune città come Milano e Venezia per trovare velocemente le zone più “affollate” dalle pietre d’inciampo o per seguire nuove installazioni.
Peché esistono le pietre d’inciampo?
Le pietre d’inciampo, come abbiamo detto, sono piccole targhe quadrate, di circa 10×10 cm, che vengono incastonate nel selciato, diventando un simbolo di memoria diffusa e di impegno civile. Su ogni pietra sono riportate le informazioni della vittima: nome, cognome, data e luogo di nascita, data e luogo di deportazione, e in molti casi anche la data e il luogo di morte. La loro presenza nelle strade e nei piazze è un invito a non dimenticare la storia e a riflettere sul significato della Shoah.
Le pietre sono installate davanti alle ultime abitazioni delle vittime del regime nazista, per ricordare il loro nome e la loro storia.
E tu le conoscevi le pietre d’inciampo? Dove le hai viste la prima volta? Ho realizzato un Reel per parlare della prima pietra d’inciampo della città di Rimini, se sei interessato a vedere il video, ti aspetto sul mio profilo Instagram.
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