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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 21, 2019
Dai rettilinei lungo la costa alle strade tutte curve della montagna, l’Abruzzo in moto regala panorami mozzafiato e la possibilità di fare piccole soste per immortalare posti incantevoli. Per questo motivo la moto è, a parer mio, il mezzo migliore per scoprire una regione.
Ecco tre itinerari consigliati per una vacanza in Abruzzo in moto
1. La Costa dei Trabocchi
Così viene chiamata la costa Adriatica da Pescara andando verso sud. Oggi la percorriamo in moto.
È l’itinerario più semplice perché quasi tutto in rettilineo sulla Strada Statale che collega Pescara con Foggia, ma regala dei panorami sul mare Adriatico che non troverete in altre zone d’Abruzzo.
Partendo da Pescara, si attraversa Francavilla al Mare, per poi arrivare a Ortona. Si può scegliere di percorrere il lungomare fino a Francavilla Sud, in modo da conoscere anche questo litorale, con vaste spiagge sabbiose, stabilimenti balneari e ristoranti in riva al mare.
Una prima sosta da non perdere: Ripari di Giobbe
La strada vi condurrà direttamente sulla Statale verso Ortona. La prima immancabile sosta si fa ai Ripari di Giobbe: frazione del comune di Ortona, è conosciuta e frequentata per la sua posizione su un piccolo promontorio che guarda la spiaggia sottostante fatta di ciottoli bianchi.
Siamo sulla Costa dei Trabocchi: non vediamo più le spiagge sabbiose ed estese di Francavilla al mare ma ci troviamo davanti a una zona di particolare interesse naturalistico, dove la spiaggia di ciottoli si unisce a uno sfondo verde, tipico della macchia mediterranea. Da vedere.
Si prosegue ora verso San Vito Chietino, un piccolo borgo che sorge su uno sperone roccioso da cui si gode di un panorama mozzafiato sul mare sottostante.
San Vito Marina
In realtà in moto si passa dalla zona marittima di San Vito Marina, frazione e zona balneare sempre più in voga tra turisti e abitanti delle zone circostanti. Una sosta importante durante il vostro percorso dell’Abruzzo in moto.
Dove mangiare durante l’itinerario
Sosta d’obbligo è quella in uno dei ristorantini che troverete uno dopo l’altro sulla strada che va verso San Vito alta.
Durante l’estate sono stracolmi ma ve li consiglio anche nei mesi un po’ più freschi: meno caos e buon cibo sempre. Gli ambienti sono un po’ spartani ma come vi dicevo si mangia del buon pesce a prezzi ottimi.
In aggiunta, si è a due passi dal mare e si respira l’atmosfera dei piccoli villaggi balneari.
Prima di ripartire, per digerire il pranzo, consiglio una breve passeggiata sul molo, dove vedrete da vicino i famosi trabocchi, antiche macchine da pesca, oggi adibiti a ristoranti sospesi sull’acqua.
Proseguiamo ora verso sud, sulla Nazionale Adriatica, dove la strada si affaccia sulla costa tempestata di antichi trabocchi.
Riserva Naturale Punta Aderci
Proseguendo verso sud si passa per Fossacesia e si arriva a Vasto. Qui la nostra meta è la Riserva Naturale Punta Aderci, il tratto costiero più suggestivo dell’intero Abruzzo, fatto di ripide scogliere, spiaggia di ciottoli e una ricca vegetazione mediterranea.
2. Cocullo e Scanno
Situato a 1000 metri sul livello del mare, Scanno è uno dei borghi più belli d’Abruzzo e fa parte dei borghi più belli d’Italia.
Consiglio di prendere l’autostrada A25 e uscire a Cocullo perché evitare strade a pedaggio renderebbe il viaggio un po’ troppo lungo.
Una festa imperdibile a Cocullo
Inoltre se si decide di partire il primo maggio, è d’obbligo fermarsi a Cocullo per la Festa dei Serpari, in onore di San Domenico, dove ogni anno si organizza la processione della statua del santo circondata dai serpenti catturati nei giorni antecedenti la festa.
Non solo, per tutto il paese incontrerete i numerosi “serpari”: fermatevi e chiedete di toccare o prendere tra le mani uno dei tanti serpenti che portano addosso. È un’esperienza unica da immortalare assolutamente con una fotocamera o uno smartphone.
Prima di ripartire fermatevi a uno dei tanti stand culinari sulla strada che porta al centro del paese. Io vi consiglio un semplice ma sostanzioso panino con la porchetta e una birra fresca.
Scanno e il suo magnifico lago
Adesso ci si rimette in marcia alla volta di Scanno, antico borgo compreso nel Parco Nazionale d’Abruzzo. La strada per arrivarvi, tutta curve e costeggiata da maestose pareti rocciose, offre panorami che tolgono il fiato.
Come il Lago di Scanno: il più grande in Abruzzo dopo il prosciugamento del Fucino, si allunga per quasi 2 km ed è largo 700 metri. La sua particolarità scioglie gli animi più romantici: da una posizione elevata vedrete la forma di un cuore. È ideale per gite in barca e pedalò, entrambi noleggiabili, è inoltre un lago adatto alla balneazione.
3. Valle del Tirino e Castello di Rocca Calascio
L’ultimo itinerario che voglio proporvi è quello che passa per Bussi sul Tirino, cittadina che sorge appunto sul fiume Tirino, conosciuto come il fiume più limpido d’Italia. Anche Bussi è inserita nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
Qui trovate un centro di attività turistiche che organizza, tra l’altro, tour in canoa e rafting nella Valle del Tirino, dove guide esperte vi racconteranno la storia del luogo, vi insegneranno a maneggiare le pagaie, e vi faranno provare le brezza di immergere i piedi nell’acqua del Tirino, che si aggira sempre intorno agli 11°.
Sosta a Capestrano
Ripartendo da Bussi, ci si ferma a Capestrano a visitare il Castello Piccolomini, che sorge al centro del paese. Nel cortile del castello si scoprono delle scale che portano non solo ai piani superiori, ma consentono una vista mozzafiato sulla vallata circostante.
A Capestrano fu scoperta, nel 1934, la statua del Guerriero di Capestrano, fatta di pietra calcarea e divenuta simbolo dell’Abruzzo. Una copia del Guerriero si trova nell’atrio di questo antico castello.
Visita a Calascio
Concludiamo il nostro tour in Abruzzo in moto a Rocca Calascio, sede del castello omonimo, conosciuto a livello internazionale perché è qui che fu girato Ladyhawke, pellicola che vide protagonista Michelle Pfeiffer nel 1985.
Parcheggiamo la moto ai piedi del paese e percorriamo scale e stradine tipiche dei borghi d’Italia per poi arrivare ad un percorso sterrato che ci porta direttamente al castello a 1400 metri di altezza.
La costruzione domina la Valle del Tirino e la Piana di Navelli, altro luogo da visitare per le sue immense coltivazioni di zafferano.
Il momento migliore per visitare Calascio è al tramonto, quando il cielo dietro il Castello regala colori unici che si riflettono sulle pareti di pietra della costruzione. Non dimenticate la vostra macchina fotografica.
Mangiare tipico a Calascio
Presa dalla bellezza di questo itinerario ho tralasciato un punto fondamentale del nostro tour: il cibo. Proprio per le stradine di Calascio vi sono ristorantini in pietra che offrono piatti tipici abruzzesi. Io certamente vi consiglio di provare i nostri arrosticini, spiedini di carne di pecora cotti su una “fornacella” a carbone.
Questi sono gli itinerari che io ho sperimentato personalmente, ma fidatevi, ce ne sono molti altri che meritano la stessa attenzione. Magari ci ritorneremo prossimamente. Intanto provate questi e ditemi cosa ne pensate. Buon viaggio.
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