Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 9, 2013
Premessa: se avete meno di 16 anni purtroppo vi sarà molto complicato riuscire a vedere questa mostra, in quanto il British Museum ha imposto una limitazione d’età ai visitatori.
Perché? Perché questa esibizione temporanea raccoglie stampe e dipinti erotici e sessualmente espliciti provenienti dall’arte giapponese che hanno ispirato nel corso del tempo artisti del calibro di Toulouse-Lautrec, Picasso e Rodin, che amavano collezionarli.
Prodotti in Giappone tra il 1600 e la metà del 1800, durante un periodo di chiusura totale del paese a tutto ciò che provenisse dall’esterno, questi dipinti erano visti con occhi completamente diversi da quelli che invece verrebbe spontaneo utilizzare oggi.
Shunga letteralmente significa “pittura della primavera” ed era indirizzata a uomini e donne di tutte le classi sociali, dai quali era riconosciuta come forma artistica a tutti gli effetti, non come “intrattenimento” per un particolare tipo di persone.
Il British Museum dà dimostrazione di saper regalare al pubblico un pezzo di storia della cultura e dell’arte giapponese che può aiutare chi osserva a capire la storia della cultura umana in generale, indipendentemente da quanto possa essere scomoda o controversa.
Andateci solo se siete pronti a vedere i dipinti e le tele con mente aperta e senza preconcetti, dato che in mostra si troveranno scene di sesso, masturbazione e genitali.
Artisti come Kitagawa Utamaro e Katsushika Hokusai erano celebrati da persone di tutte le estrazioni sociali, ed hanno influenzato anche forme d’arte contemporanea come ad esempio i manga, gli anime e l’arte giapponese del tatuaggio.
Questi 165 opere includono dipinti, stampe e libri illustrati e saranno in esposizione al British Museum dal 3 ottobre 2013 al 5 gennaio 2014.
Per maggiori informazioni riguardo i prezzi e le prenotazioni consultate il sito internet del British Museum.