Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 29, 2012
Per tradizione a Verona le feste natalizie si chiudono in piazza Bra con lo spettacolare rogo della befana che illumina con le sue fiamme l’arena e tutta la piazza alla presenza di centinaia di persone. Qualche giorno prima viene preparata la gigantesca “scultura” di paglia ,ogni anno diversa, da bruciare come antico rito propiziatorio per il passaggio dall’anno passato al nuovo.
La “vecchia” rappresenta l’anno passato che brucia, dalle cui ceneri nascerà quello nuovo. I dolci nel suo sacco rappresentano i semi, che matureranno nell’anno a venire. La scopa è lo strumento per spazzare via l’anno vecchio, e le calze rotte sono il cammino.
Una volta acceso il rogo bisogna guardare in cielo: il vento che trasporta con sé il fumo e le faville del falò indicherà come sarà il nuovo anno. Il garbìn, vento vorticoso con direzione sud-ovest, annuncia la pioggia, essenziale per preparare i campi al prossimo raccolto, e quindi è un presagio positivo; mentre il vento fùrlan, da nord-est, porta tempo asciutto, il terreno sarà quindi arido portando scarse messi, segno di un anno difficile.
L’appuntamento allora è domenica 6 gennaio alle 17.17 in Piazza Bra di Verona per il BRUSA LA VECIA. Ma quest’anno diventa anche il palco del flash mob “Brusa la Vecia… cantando!“:una nuova formula che vuole aumentare il divertimento dei partecipanti e la fama della tradizione.