Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 15, 2013
Sedie, biciclette, vecchi attrezzi da lavoro e poi naturalmente quadri e bottiglie, ma anche insegne dismesse e vestaglie sono appesi alle pareti e al soffitto delle diverse sale che compongono l’osteria I malardot di Torriana; nell’ultima, quella con tante finestre che si aprono sul panorama, ci sono anche un paio di calzini di lana stesi ad asciugare su una bella e funzionante stufa di ceramica! Insomma il locale è sicuramente particolare e in estate offre la possibilità di mangiare fuori.
La cucina è quella classica: cappelletti, tagliatelle, gnocchi e ravioli con sughi tradizionali come il ragù o appena più ricercati come il formaggio di fossa e poi carne alla griglia – servita in un piccolo barbecue da tavolo – coniglio in porchetta, filetti e tagliate… Molto buoni i contorni: patatine fritte tagliate a chips e cipolle alla piastra in particolare; sfizioso il ‘piatto malardot’ che comprende pancetta, parmigiana di melanzana e scamorza; discreta la scelta dei vini.
Adatto ai pranzi della domenica, ma sconsigliato per coloro che, come me, non accettano di mangiare sotto la bandiera italiana con il fascio littorio e la faccia di Mussolini che ti guarda da fotografie, etichette e calendari.
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