Questo articolo è stato aggiornato il Luglio 14, 2014
Le Marmitte dei Giganti sono uno spettacolo naturale e affascinante, quasi un piccolo canyon che si vede affacciandosi dal ponte di Diocleziano presso San Lazzaro di Fossombrone. Le ripide pareti verticali sono separate da soli 13 metri e l’altezza di queste rocce è circa 30 metri. Dall’alto posso assicurarvi essere un bellissimo spettacolo.
Ma come si formano le Marmitte dei Giganti? In sostanza la corrente fluviale trasportava ciottoli che negli anni, circa 140 milioni di anni, hanno modellato le sponde ricavando delle cavità rotondeggianti che oggi sono occupate da specchi d’acqua.
Le Marmitte dei Giganti si trovano all’interno della Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, un sito di grande pregio per naturaisti, appassionati ma anche per cittadini e turisti alla ricerca di paesaggi suggestivi.
La storia del Furlo è davvero interessante. Innanzitutto il nome: nei tempi addietro si chiamava Saxa Intercisa ovvero Pietra Spaccata o Sasso Rotto, in seguito si chiamò Petra Pertusa cioè Pietra Forata. Il nome Furlo proviene da Forulum, piccolo foro volgarizzato poi in Forlo e quindi Furlo.
Il popolo etrusco costruì la stada di collegamento tra le due città di frontiera Roma e Rimini, la strada che oggi conosciamo come Flaminia che assunse questo determinato nome solo due secoli dopo quando il console Flaminio la fece lastricare.
Dopo i romani, nel corso dei secoli passò nelle mani dei Duchi di Urbino e conseguentemente nele mani dello Stato Pontificio, fino a quando Mussolini se ne innamorò, tanto che negli anni a seguire la milizia foresta lo immortalò attraverso la montagna con il suo profilo. Eliminita dai partigiani nel 1944.
Per chi vuole fare una sosta più lunga alle Gole del Furlo e godere dei cibi e dei sapori delle Marche, vi consigliamo un agriturismo a Fermignano.