Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 2, 2013
Il viaggio a piedi è uno dei modi più autentici e diretti per entrare in contatto con un luogo, perché permette di sentirne ogni singolo rumore, percepirne i profumi e i colori più vivi. Il camminare di per sé implica un diverso approccio al senso di viaggio, più lento, introspettivo e riflessivo, ma soprattutto più sostenibile.
Così, in un momento in cui i grandi cammini europei a carattere religioso sono fortemente rivalutati conferendogli un significato turistico, prima ancora che spirituale, diviene più che mai importante riprendere in mano la nostra realtà locale, l’antica Via Francigena, sicuramente meno frequentata e conosciuta rispetto al cammino di Santiago, ma per questo non meno interessante dal punto di vista paesaggistico e del patrimonio culturale che sa offrire. L’itinerario originale percorso da Sigerico, portava da Roma a Canterbury, attraversando la Francia, tra paesaggi collinari, montuosi, pianure e fiumi.
La Regione Toscana ha deciso di intraprendere un attento progetto di riqualificazione e valorizzazione del tracciato della Via Francigena, in modo da renderlo fruibile a tutti i pellegrini, con apposita segnaletica, strutture di supporto e ricettività disponibile in ogni tappa del cammino.
Partendo dal Passo della Cisa e Pontremoli, si attraversa l’intera lunghezza delle regione, per giungere a Radicofani, ultima tappa prima del confine con il Lazio, sfilando su mulattiere e strade sterrate, tra cipressi, vigneti, antichi borghi e colline coltivate, accompagnati sempre dall’incredibile varietà di colori della Toscana. Insieme percorreremo alcuni sentieri della zona di Pontremoli e il tratto che va da Buonconvento a Bagno Vignoni.
Un percorso che si snoda in totale per circa 390 chilometri, percorribili anche a piccole e piccolissime tappe; lungo e certamente faticoso in alcuni tratti, ma che permette di conoscere una parte di Toscana ancora poco conosciuta, inaspettata, silenziosa e solitaria. La Via Francigena prima ancora di essere un percorso religioso, è un’esperienza di viaggio, pura, autentica, che permette di riscoprire una diversa dimensione della “strada da percorrere”.