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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 20, 2019
Immaginate di trovarvi su una meravigliosa isola circondata da un cristallino mare, il sole che vi scalda la pelle, l’aria impregnata di piacevoli odori, gli occhi che si allietano di fascinosi colori. Bello, vero? Restringete adesso il vostro focus, come si fa sulle mappe. Siete ora in una graziosa località a 765 metri sul livello del mare che giace serena ai piedi di un maestoso vulcano, una località dal fascino medievale piena zeppa di opere d’arte. Avete bene in mente la scena? No, non è l’inizio di un sogno, se ve lo state chiedendo: è la Sicilia!
Randazzo e la storia medievale
Il paese in cui vi ho trascinato è Randazzo, una fantastica cittadina dalla storia medievale a 40 minuti dal mare che fa da appoggio alla vecchia, ma ancora attiva, Madre Etna. Città dalle origini antiche, è immersa nel verde e prende respiro da tre ampi polmoni: sono, infatti, il Parco dell’Etna, il Parco dei Nebrodi e il Parco Fluviale dell’Alcantara a circondarla.
Visitare Randazzo significa passeggiare lungo viuzze dalla bellezza antica che permetteno a chiunque vi si inoltri di andare indietro nel tempo fino a calarsi nelle vesti dei remoti abitanti del Medioevo. Tutto questo, ovviamente, vi sarà possibile solo una volta giunti nel cuore della cittadina, nel suo bellissimo centro storico.
Il centro storico di Randazzo
Corso Umberto I è la via principale, luogo di passeggio spesso chiuso al traffico, qui sono concentrate numerose attrazioni monumentali, storiche e culturali del paese che vi presenterò a partire dalla piazza centrale.
Perno di tutto il complesso urbano sono i due grandi spiazzi quadrati di Piazza Loreto, dove è sito il Monumento ai caduti in onore di tutti i morti in guerra durante i conflitti mondiali; Randazzo difatti ricevette la medaglia d’argento per merito civile durante la Seconda guerra mondiale e venne presa di mira dai devastanti e numerosi bombardamenti bellici di quel periodo.
La Basilica di Randazzo
Passeggiando lungo il tappeto di pietra lavica del Corso, troveremo sulla nostra destra la Chiesa Madre del paese, la Basilica di Santa Maria Assunta. Questa chiesa in stile gotico-normanno, è il principale luogo di culto dei randazzesi. È costituita per lo più da pietra lavica e vede i suoi natali nei primi anni del 1200.
Innalzata sulla scalinata dell’omonima piazza e protetta da imponenti cancelli, secondo la leggenda venne edificata nel luogo dove un povero pastore trovò accesa una fiammella all’interno di una grotta e li vi edificò un primo altare in legno.
Il famoso Museo Civico di Scienze Naturali
Proseguendo il nostro cammino, sempre sulla destra, visiteremo poi l’interessantissimo Museo Civico di Scienze Naturali “Angelo Priolo”. Questo museo, di grande importanza scientifica, è costituito da 6 sale e custodisce una variegata collezione ornitologica che ospita circa 2000 esemplari di 400 specie diverse tra uccelli dell’avifauna italiana, esemplari estinti e uccelli esotici.
Non solo volatili: il museo è casa anche di insetti e mammiferi. Interessante è poi la parte del museo dedicata alla geologia: la collezione comprende infatti fossili, minerali, rocce e conchiglie provenienti dalla Sicilia. Un posto da non perdere!
Poco più avanti il nostro sguardo si perderà su un ampio spiazzo, quello di Piazza Municipio, sede del palazzo comunale. Ex convento dei frati minori, il palazzo accoglie un grazioso Chiostro comunale a pianta quadrata che vede collocarsi al suo centro una cisterna e lungo il suo perimetro una lunga sequenza di archi e colonne.
La via più suggestiva
Subito sulla destra di Piazza Municipio, troveremo la più suggestiva via del paese, la Via degli Archi, ricercata da tutti i turisti che vengono a scoprire questo medievale borgo. Caratterizzata da ciottoli in pietra lavica, archi a sesto acuto e meravigliose bifore.
Percorrerla ci porterà in uno dei quartieri più antichi di Randazzo, quello di San Nicola, dove, nell’omonima piazza osserveremo la Chiesa di San Nicolò di Bari in stile normanno-svevo, ma dall’imponente facciata dagli elementi classicheggianti.
Il campanile e gli interni vennero ricostruiti, il primo dopo il terremoto del 1693 e i secondi dopo i bombardamenti del 1943. Interessante è la statua posta davanti all’ingresso della Chiesa: questa impersona il gigante Piracmone accompagnato da un’aquila, un leone e un serpente, simboli dei tre originari quartieri della città (rispettivamente Santa Maria, San Nicola e San Martino).
Una piazza molto antica
Rimettendoci sul Corso Umberto, arriveremo poi presso Piazza San Martino, piazza del più bel quartiere di Randazzo e il più antico. La Chiesa di San Martino, sita nell’omonima piazza, presenta una facciata tardo-rinascimentale ed è fiancheggiata da quello che è stato definito il campanile più bello di Sicilia. Risalente al 1200, è costituito da quattro dadi sovrapposti che vedono succedersi splendide finestre bifore e trifore.
A pochi passi da Piazza San Martino, è sito il Museo Civico Archeologico Paolo Vagliasindi. All’interno di questo castello, ex carcere, è custodita una notevole collezione archeologica. Il museo è allestito da 6 sale che comprendono due Pithoi preistorici e greci, un Oinochoe (vaso a figure rosse con il mito delle Arpie), balsamari a forma di animali, numerosissime ceramiche legate alla quotidianità, vasi decorati con motivi di vita quotidiana e mitologici, ceramica nera e statuette.
Non molto più avanti, infine, è collocata una delle porte delle mura di cinta della città ancora integre, la Porta di San Martino. Infatti, in passato, tutto il centro storico di Randazzo era fortificato e circondato da possenti mura di cinta in pietra lavica che proseguivano per circa 3 chilometri. Lungo le mura si aprivano poi 12 porte, delle quali sfortunatamente ne rimangono oggi solamente 4.
Altre attrazioni da visitare fuori dal centro storico
Monastero di San Giorgio: ex convento delle monache benedettine, luogo di leggende, ma non accessibile al pubblico.
Porta Aragonese: presso il quartiere di San Giorgio. Restaurata dal Re Pietro d’Aragona nel 1282, accoglie gli stemmi del Re e della moglie Costanza accanto a quello di Randazzo.
Porta di San Giuseppe: preceduta da una graziosa scalinata.
Porta Pugliese: risalente al XIII secolo, si affaccia sull’Alcantara e sui resti del ponte nuovo.
Piazza San Pietro: luogo che offre una vista spettacolare dell’Etna.
Scalinata dei Cappuccini: scalinata suggestiva che porta all’omonima chiesa dal portale di pietra lavica.
Parco Demanio Sciarone: polmone della città, meraviglioso parco attrezzato nel Parco dell’Etna.
Lago Gurrida: unica area umida del Parco dell’Etna alimentato dal fiume Flascio.
Corso del fiume Alcantara: fiume del ricco patrimonio naturalistico della Valle dell’Alcantara.
L’Etna: il vulcano più grande d’Europa sul quale svolgere magnifiche attività escursionistiche.
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