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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 7, 2017
E’ bello scoprire passeggiando le varie anime di Trieste. La città portuale ha un’entroterra collinare e varie stratificazioni che raccontano la sua storia, una storia complessa, che si è conclusa solo nel 1954, anno in cui la città è tornata definitivamente a far parte dello Stato Italiano ed è diventata il capoluogo del Friuli Venezia Giulia.
La visita che propongo qui è 100% low cost nel senso che non prevede ingresso a musei o luoghi dove si debba pagare un biglietto. Questo non vuol dire che stia sconsigliando i musei della città, che sono una ventina e assolutamente degni.
Si può partire dal mare, da quella passerella che si protende verso il mare e che si chiama Molo Audace. I triestini lo usano per passeggiare, bere un bicchiere, godersi il tramonto. Il nome fu imposto nel 1922 in onore del cacciatorpediniere Audace – la prima nave della Marina Militare Italiana che nel 1918 arrivò a Trieste. Perché andarci? perché sembra di essere in mezzo al mare, perché fa capire come questa città si protenda verso il mare.
Alle spalle del molo c’è la grande, bianca, ariosa Piazza dell’Unità d’Italia. Famosissima, scenografica, è frutto di un ridisegno dei palazzi compiuto a fine Ottocento. Il Palazzo Comunale, l’Hotel Garni, il Palazzo della Prefettura, il Palazzo del Lloyd Triestino (ora sede della Regione), Palazzo Pitteri. La storia della città, il suo ridisegno compiuto dall’Impero Austriaco e poi dall’Italia, fino agli ultimi interventi del 1999 fanno capire come il cuore di Trieste si sia spostato qui, verso il mare, scendendo da quello più antico, posto in collina. I palazzi della piazza non sono aperti al pubblico, ma l’atmosfera è comunque da non perdere, oltre alla vista. E’ poi interessante munirsi di una guida che racconti tutti gli interessanti fatti storici che sono avvenuti in questa piazza.
Alle spalle della piazza la città si dispiega con i suoi caffè e le strade piene di negozi, e cominciando a dirigersi verso il colle di San Giusto, ecco che la storia di Trieste romana si fa viva: in via del Teatro Romano si può ammirare la cavea dello spazio degli spettacoli che aveva una capienza di 6000 spettatori e dava direttamente sul mare! E sì, la geografia del luogo è un po’ cambiata.
Un altro resto romano che si trova camminando verso la cima è l’Arco di Riccardo, la cui particolarità è di essere inglobato in un edificio, un ristorante. Tutta la zona intorno è piacevolissima, con case antiche ma restaurate e localini molto intriganti. Arrivando verso la cima del Colle di San Giusto le testimonianze romane sono numerose; la salita è un po’ erta ma alla fine si raggiunge la Cattedrale. Una chiesa molto antica, nata dalla fusione di due precedenti basiliche paleocristiane. La visita è libera e si possono indovinare i due diversi edifici, uniti per dare alla città una Cattedrale di un certo rilievo.
Vicino al Duomo cittadino ecco il Castello vera e propria fortezza in posizione dominante, da cui si gode un meraviglioso panorama. La visita al castello prevede un biglietto di ingresso; tuttavia proprio ai piedi dei bastioni ci sono altri interessanti resti della città romana, che era sviluppata tutta in alto.
Sul colle di San Giusto è stato creato anche un Parco della Rimembranza in memoria dei caduti: qui per una scenografica scalinata, detta dei Giganti si può riscendere verso un’altra, interessante parte del centro storico. Si tratta del “borgo teresiano” voluto da Maria Teresa d’Austria, che fece realizzare il Canal Grande e dettò lo stile per tutte le nuove case. Visto sulla mappa colpisce per la regolarità delle strade, perpendicolari fra di loro, a differenza del borgo più antico, molto più intricato. In posizione scenografica in fondo al Canal Grande (che è completamente circondato da locali e caffè) si trova la chiesa di Sant’Antonio Nuovo, ma sorge qui anche la chiesa Serbo-Ortodossa di San Spiridione, che può essere visitata e testimonia l’anima multiculturale di Trieste.
Altri due luoghi gratuiti, ma la cui visita è veramente da non perdere, sono accomunati solo dal fatto di essere fuori dal centro storico. Il primo è la Risiera San Sabba, campo di concentramento e sterminio in Italia, istallato in un edificio di archeologica industriale che sorge in una zona periferica. La Risiera è stata restaurata e resa museo con accorgimenti essenziali ma efficaci. L’ingresso è gratuito ma è possibile noleggiare un’audioguida per 2 euro. Si possono vedere le minuscole e terribili celle, gli spazi del lavoro, il cortile dove sorgeva il forno crematorio, e una mostra permanente con documenti e video testimonia le atrocità e i delitti commessi.
L’altro luogo è di tutt’altro genere, è il Castello di Miramare sul mare nella omonima Riserva marina, circondato da un parco rigoglioso. Il castello, voluto da Massimiliano d’Asburgo, colpisce per il suo candore e la posizione, al termine di un lungo viale. L’ingresso dentro il Castello è a pagamento ma tutte le altre parti (molo, spiaggetta, parco) sono visitabili liberamente. Soprattutto il parco è bellissimo, per la varietà di piante anche esotiche e i diversi giardini, all’italiana, a parco romantico.
Da segnalare che l’Ostello della Gioventù di Trieste si trova proprio alla porte dell’ingresso a Miramare: l’Ostello Tergeste è un po’ fuori dal centro ma collegato dall’autobus 6 alla stazione ferroviaria.
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