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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 12, 2019
La Sicilia è una terra dalle mille risorse. I tratti culturali ed artistici che caratterizzano questa fantastica regione sono variegati: una perfetta combinazione delle civiltà che l’hanno abitata nel corso della storia. Sono davvero le meraviglie dell’isola, dalle incredibili spiagge come San Vito lo Capo ai grandiosi templi greci di Selinunte ed Agrigento, passando per le meravigliose espressioni d’Arte Barocca dei paese del Val di Noto. Proprio a quest’ultimi mi sento particolarmente legato, vuoi per la bellezza trascendentale dei loro monumenti, vuoi per gli indelebili ricordi che mi hanno lasciato.
I Paesi del Val di Noto
Passeggiare per le vie dei paesini del Vallo è un piacere unico che ogni vero amante dei viaggi dovrebbe provare almeno una volta nella vita; non a caso i comuni sono stati inseriti nella speciale lista dei siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli, vennero letteralmente devastate nel 1693 dal “Sisma di Val di Noto” e successivamente ricostruite seguendo lo stile ed i tratti tradizionali dell’epoca barocca, giunta ormai nel periodo di massima maturità. In più di una occasione ho avuto la possibilità di ammirare lo splendore di questi paesi che presentano caratteristiche analoghe, sia in termini di organizzazione urbana, sia per quanto riguarda gli ornamenti delle strutture architettoniche.
1 – Caltagirone
Disposta in modo da ricordare un anfiteatro, è tra le poche fortunate città che hanno conservato parte delle antiche strutture risalenti al medioevo. La mescolanza di tratti medievali con urbanistica e caratteristiche tipicamente barocche, la rendono tra le più suggestive cittadine del Vallo di Noto. Famosissima per le sue ceramiche artigianali.
2 – Militello in Val di Catania
situata sulle pendici dei monti Iblei, a circa 35 chilometri a sud-ovest di Catania, Militello in Val di Catania è uno dei siboli della rinascita del territorio in seguito al terribile terremodo. Diversamente da quanto accadde per altri paesini, Militello venne ricostruita sulle macerie del paese originario, piuttosto che spostata in altre zone meglio collegate. Il simbolo della ricostruzione è il Palazzo Baldanza-Denaro, situato nella Piazza del Municipio, caratterizzato da una facciata sfarzosa, ricca di decorazioni fantasiose, degna della migliore tradizione isolana barocca. La Chiesa Madre, in via Umberto I, è un altro grande esempio di stile barocco, così come il Santuario di Santa Maria della Stella.
3 – Catania
Il centro storico catanese invece, è tra i più belli mai visti in Sicilia. Ogni volta che torno a visitare la città mi rendo conto di quanto siano fortunati gli abitanti che possono godere quotidianamente di un panorama così fantastico. Nonostante sia stata più volte devastata da disastri naturali, Catania sembra risorgere sempre più bella. La facciata principale della Cattedrale, la Badia di Sant’Agata e la chiesa di San Giuliano, furono realizzate dal noto architetto Giovanni Battista Vaccarini. Tra l’altro la zona del catanese comprende luoghi dall’incommensurabile bellezza, intrisi di storia, magia e leggende. E’ il caso dell’imponente vulcano Etna, così come della Riviera dei Ciclopi, luoghi legati al mito dei Giganti della Sicilia, che secondo alcune leggende furono fra i primi abitanti dell’isola.
4 – Modica
La deliziosa Modica, città natale del poeta Salvatore Quasimodo, mostra più delle altre i connotati della declinazione siciliana dello stile barocco, caratterizzata da decorazioni ricchissime, intolleranti dei limiti e soprattutto grande libertà nell’invenzione di forme scenografiche strane e contorte; la Cattedrale di San Giorgio, la Chiesa di San Pietro ed il “Duomo” della città bassa sono le strutture a mio avviso maggiormente apprezzabili. Mi raccomando approfittate della visita in città per fare scorta del buonissimo cioccolato modicano, il migliore mai mangiato in vita mia.
5 – Noto
Tra le città barocche della Sicilia, Noto è probabilmente la più bella. In seguito al sisma, la città venne ricostruita in un nuovo sito distante poco meno di 20 km. Le attrazioni principali di questa graziosa città, densa di sfarzosi palazzi color miele, includono la Piazza del Municipio, ovvero la piazza principale del paese; il Duomo, che si dice sia stato ispirato dalle opere romane di Borromini; e lo splendido Palazzo Villadorata, con i suoi balconi riccamente decorati. Noto ha anche un bellissimo teatro barocco, il Teatro Comunale Vittorio Emanuele, con un auditorium decorato che è aperto al pubblico.
6 – Palazzolo
Palazzolo Acreide vanta ben due chiese annoverate fra i beni patrimonio mondiale dell’UNESCO: la Basilica di San Paolo e la Chiesa di San Sebastiano. Ma la città vanta anche una storia antica. Originariamente edificata sulla cima della collina Akrai nei Monti Iblei, venne fondata per scopi militare dagli antichi greci di Siracusa, che intendevano controllare la strada per Gela. Come molte altre città del Val di Noto venne parzialmente distrutta dal sisma del 1693 e ricostruita nello stile del Barocco Siciliano.
7 – Ragusa
Il terremoto del 1693 distrusse Ragusa dividendola in due. La parte originaria, ora conosciuta come Ragusa Ibla, rimase nella ripida collina che domina la valle. La restante parte della città si sviluppo’ più ad ovest. Gli abitanti della parte antica, per fortuna, si intestardirono sulla ricostruzione del vecchio centro cittadino, dando vita ad alcuni degli esempi più spettacolari di architettura barocca in Sicilia. Ragusa Ibla è stata completamente rinnovata ed oggi è un luogo delizioso da esplorare, grazie ad architetture incredibili come il Duomo e la Chiesa del Purgatorio.
8 – Scicli
A pochi chilometri a sud di Modica, l’affascinante Scicli è meno nota delle altre città barocche della Sicilia, ma merita comunque una visita per il suo suggestivo fascino barocco. Via Francesco Mormina Penna, la strada principale della città, è percorribile a piedi e ha molti bei negozi, mentre i principali monumenti sono il Palazzo Beneventano, con i suoi magnifici balconi scolpiti da i volti grotteschi, e la Chiesa di San Bartolomeo.
Visita al Val di Noto: itinerario e consigli utili
Come arrivare: il Val di Noto si trova in Sicilia Orientale. L’aeroporto di riferimento è quello di Catania-Fontanarossa, distante dalla città di Catania meno di 8 km, circa 18 minuti. Proprio Catania è la prima tappa dell’itinerario da noi proposto.
Come muoversi: per spostarsi agevolmente fra le varie tappe dell’itinerario è indispensabile un mezzo proprio. Si consiglia quindi il noleggio di un’auto direttamente presso l’aeroporto. Per offerte e tariffe visitare il sito hertz.it
Periodo consigliato: il periodo migliore per visitare il Val di Noto è la primavera, magari in occasione dell’Infiorata di Noto
Dove dormire: L’itinerario da noi proposto si suddivide in 4 giorni e 3 notti. Si consiglia di fare base per la notte nei comuni di Militello, Noto e Scicli. Noto è leggermente più cara. Per offerte e soluzioni ricettive visita il sito trovavacanzesicilia.it
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