Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 17, 2013
Santa Maria Novella è il nome della stazione ferroviaria più importante di Firenze, e il retro della chiesa lo si vede bene, uscendo dalla ferrovia. Il complesso domenicano è un museo che vale senz’altro la pena visitare per i capolavori che sono racchiusi fra le antiche mura. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (se siete fiorentini è gratuito) e permette la visita della chiesa, dei chiostri e del Cappellone degli Spagnoli. Il convento di Santa Maria Novella risale al 1279, quando i Domenicani costruirono la loro chiesa. All’interno della basilica in stile gotico ci sono affreschi importantissimi: quelli di Domenico Ghirlandaio, nel coro, raccontano le storie di Maria con personaggi bellissimi, soprattutto le figure femminili e sono i miei preferiti; ma nella navata di sinistra c’è anche una straordinaria Trinità di Masaccio, dove si applica rigorosamente la prospettiva.
All’interno della chiesa, la navata centrale è dominata dal Crocifisso di Giotto dipinto su legno alla fine del Duecento, e nella cappella Gondi si trova un corcifisso ligneo scolpito da Brunelleschi.
Uscendo dalla chiesa ecco i Chiostri: quello Verde è affrescato da Paolo Uccello, purtroppo molto deteriorato; e poi c’è il cosiddetto Cappellone degli Spagnoli, che però era la Sala Capitolare del Convento ed è affrescata completamente da Andrea da Firenze, un discepolo dell’Orcagna, con storie della Chiesa. Insomma, nel complesso ci sono tre secoli di pittura, e che pittura! italiana e un flusso di turisti scarso, se siete intolleranti alle folle. Consiglio anche una visitina alla Farmacia di Santa Maria Novella, che faceva parte del complesso conventuale e ha l’ingresso in via della Scala. E’ antichissima, con arredi storici e prodotti immutati nei secoli.
Non proprio low cost, ma vale assolutamente una visita.
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