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Romania, un viaggio alla scoperta delle sue belle

2 minuti di lettura
Un viaggio in Romania, chiamata anche la Parigi dell'est, da Bucarest a Brasov per vedere il Castello di Conte Dracula, dai Monasteri di Bucovina a Transfagarasan.

Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 23, 2016

E’ una di quelle decisioni che prendi dall’oggi al domani, con un volo in offerta e poi via alla scoperta di una nazione, la Romania, purtroppo ancora poco conosciuta per quel che di bello ha da offrire.

Una nazione che – dopo anni di comunismo – sta lentamente affacciandosi in Europa in qualità di membro e come nuova destinazione turistica, seppur con fatica, in quanto la popolazione non gioca ancora un ruolo attivo nell’economia del turismo.

bucarest

Bucarest

Era gennaio ed era la seconda volta che volavo verso l’Europa orientale ma non ricordavo così affascinanti quei monti, simili a piccoli pandori addolciti da zucchero a velo.
Una volta atterrata, è stata infatti proprio la neve a darmi il benvenuto. Un benvenuto freddo ma allo stesso tempo dolce, che mi ha portata subito alla scoperta del centro della capitale.

E’ stato semplice raggiungere il centro di Bucharest dall’aeroporto di Otopeni – Henri Coanda. Il bus Express 783 porta infatti diretti a Piata Unirii, dal cui orologio ogni giorno alle 3 di pomeriggio ha inizio il tour del centro storico organizzato gratuitamente da Bucharest Walkabout.

Bucharest è particolare, è contradditoria, è una di quelle città che ti lascia senza parole, capace nel suo stile di evocare l’era comunista con i suoi spazi caratterizzati da enormi casermoni e quell’aria suggestivamente romantica delle stradine del centro, che richiamano la Belle Époque parigina (sarà questo il motivo per cui la chiamano la Parigi dell’Est?).

Meritano di essere visti Casa Poporlui, il più grande edificio dopo il Pentagono, che oggi ospita il Parlamento, il quartiere universitario, Calea Victoriei, la Chiesa Cretulescu e Piata Roma con la sua Lupa Capitolina.

romania-Transfagarasan

Transfagarasan

Alla parola Romania tanti associano il binomio Bucharest e vampiri, ma questo – sarà banale dirlo – è soltanto un luogo comune. Il suo territorio offre paesaggi splendidi, vallate, montagne e riserve naturali che si alternano lungo una delle strade considerate tra le più belle d’Europa, la Transfagarasan, costruita per scopi militari strategici.
Spesso questa strada viene percorsa per raggiungere il lago glaciale Balea, uno specchio d’oasi di pace e di refrigerio d’estate.
Vicino al lago c’è un hotel curioso, un ice hotel, che offre diversi servizi. Avete mai pensato ad esempio di sposarvi in una chiesa di ghiaccio? Perché qui potreste farlo!

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Brasov

A qualche ora di treno da Bucharest, e a 25 km dalla cittàdina di Bran, si trova una delle attrattive più interessanti per chi ama il gotico, mi riferisco al Castello del Conte Dracula. Se Bucharest è famosa per avere una delle piazze più grandi d’Europa (Piata Unirii), Brasov ospita una delle piazze più piccole, Strada Sforii, usata inizialmente come via d’accesso da parte dei vigili del fuoco.

romania-Brasov-dracula

Sigisoara

Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le tante viuzze, gli scalini, le piazzette nascoste, le case colorate, i bastioni e le numerosi torri caratterizzano questo borgo medievale, città natale di Vlad Tepes, L’impalatore, che ha ispirato Bram Stoker, nella creazione del personaggio di Conte Dracula.

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Monasteri della Bucovina

Una delle osservazioni più ricorrenti durante il viaggio è stato notare la devozione e pratica della fede ortodossa da parte della gente. Ci sono tante chiese, persino in aeroporto.
Ma è la regione della Bucovina ad esserne davvero ricca, piena di monasteri, tra tutti uno eletto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la Cappella Sistina d’Oriente, la chiesa del Monastero di Voronet, definita così grazie alla rappresentazione del Giudizio Universale.
La zona attorno a Marginea è famosa anche per la produzione della ceramica nera (troverai un sacco di souvenir fatti con questo materiale).

Dopo essere tornata, in tanti sono rimasti sorpresi.
Lo reputo un viaggio formativo, uno di quelli che ti spinge a partire senza una reale motivazione, ma perché lo necessiti.
Forse avevo solo bisogno di andare e tornare diversa, con altri occhi e un’altra mente, probabilmente più aperta e prossima ai nostri ormai vicini di casa.

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Informazioni sull'autore
Federica è una viaggiatrice autentica, è curiosa, ama immergersi nella cultura locale e conoscere posti nuovi. Il suo primo viaggio importante risale a quando aveva 9 anni. E' in quell'occasione che ebbe inizio la sua più grande passione, viaggiare.
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