Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 28, 2013
Le Pietre d’Inciampo sono pietre che fanno parte di un progetto europeo dell’artista tedesco Gunter Demnig in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
L’iniziativa è nata nel 1995, a Colonia ed è proseguita piano piano in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi e Italia. A inizio 2010 erano installate più di 22.000 “pietre”. Le Pietre hanno la dimensione di un sampietrino, quindi 10×10, diversi per la superficie superiore, a livello stradale, perché di ottone lucente.
Su di essi sono incisi: nome e cognome del/lla deportato/a, età, data e luogo di deportazione e, quando nota, data di morte. Queste pietre vogliono essere degli ‘inciampi’ visivi perché vogliono costringere il distratto pedone a fermarsi a leggere e a ricordare.
Il giorno e l’ora della collocazione delle pietre è annunciata agli inquilini dello stabile da una lettera del Municipio in cui si spiega che il progetto vuole “ricordare abitanti del quartiere uccisi e perseguitati dai fascisti e dai nazisti, deportati, vittime del criminale programma di eutanasia o oggetto di persecuzione perché omosessuali”. L’inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità.