Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 5, 2013
Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze di Torino, chiamata anche il Salotto d’Italia per la sua ampiezza e per i suoi caffè che nella bella stagione fanno stare tutti a sedere sulla piazza, accogliendo il sole che arriva e prendendo un buon caffè. Lunga 168 metri e larga 76, la piazza collega Piazza Castello a Piazza Carlo Felice.
Nel corso della storia ha preso i nomi di Piazza Reale, Piazza d’Armi e poi, nel periodo napoleonico, Place Napoléon. Dal 1618, è dedicata a San Carlo Borromeo.
Al centro della Piazza si trova il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto nell’atto di ringuainare la spada dopo la vittoria di San Quintino. Negli anni ’60 fu realizzata l’illuminazione della piazza con i caratteristici lampioni impero.Fotografia della piazza agli inizi del secolo. Piazza San Carlo non esisteva prima del XVII secolo. Al trasferimento della capitale sabauda a Torino 1563, la città era ancora interna alle antiche mura romane, il quadrialtero romano per capirci, poi rinforzate dai francesi nel Cinquecento. Fu Carlo di Castellamonte a progettare l’espansione della città verso sud, come da ordini del duca di Savoia: nel 1638 la piazza venne inaugurata, e Maria Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I ordinava la costruzione dei portici monumentali, poi decorati da trofei militari da Carlo Emanuele III.
Le due chiese gemelle di Santa Cristina e di San Carlo, quelle che si vedono dietro la statua equestre nella foto, si presentavano allora molto diverse. Ma questa è un’altra storia.
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