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Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 3, 2014
Uno dei simboli della città di Firenze è il David, quell’omaccione muscoloso che potete vedere in tante rappresentazioni in giro per la città. Ormai è diventato così famoso che sulle bancharelle potrete comprare ombrellini, borsette e magliette con impressa la faccia di quest’eroe biblico. Ma qual’è la statua originale? E che significato assume per il capoluogo fiorentino?
La storia comincia nel 1501, quando l’Opera del Duomo incaricò Michelangelo di realizzare una statua di Davide e Golia, assolvendo a un unico obbligo: utilizzare un grande masso di marmo, già abbozzato in precedenza da un artista che aveva fallito nella stessa impresa. In quegli anni però, i Medici erano stati cacciati da Firenze e per il Governo della Repubblica, la figura dell’adolescente che sconfiggeva un gigante aveva un valore nuovo: la virtù e il coraggio dei fiorentini di conquistare la propria libertà. Così si prese in carico la creazione della statua e la commissione passò dall’ambito religioso a quello politico. Una vera e propria sfida per il giovane Michelangelo, che dopo numerosi bozzetti e modelli, terminò la sua grandiosa opera 3 anni dopo. Fu deciso di posizionarla all’entrata del Palazzo della Signoria, tanto la statua era ben riuscita e qui rimase fino al 1873.
In realtà, ancora oggi, chiunque si rechi in Piazza della Signoria e entri in Palazzo Vecchio, può osservare sulla sua sinistra un gigantesco David, che altro non è che una copia di quello originale. Se non si conoscesse la storia, non ci si farebbe nemmeno caso: la statua è sempre stata lì ed ogni foto della piazza che si rispetti, lo vedeva alla guardia della porta del Palazzo. Dà comunque l’idea dell’imponenza e della forza che Michelangelo voleva far trapelare dal marmo e che comunque potete ammirare nella Galleria dell’Accademia.
Questo museo è diventato famoso proprio grazie a quest’opera e ai Prigioni, uomini che nascono dal marmo in maniera abbozzata e inconclusa per mano dello stesso Michelangelo, che voleva rappresentare l’incompletezza umana. E’proprio qui che in una nicchia bianca, illuminata dalla luce del sole, si erge il vero David. Trovarlo è facile, perchè è visibile appena entrati nel museo e poi raccoglie una folla di persone che si siedono, si sdraiano, si appoggiano ai muri intorno, per poterlo ritrarre, copiare, coglierne l’espressione su blocchi da disegno. Sembra di essere in un museo di cento anni fa, quando non esistevano smartphone o fotocamere pronte e catturare il momento: solo una matita e un pezzo di carta potevano venire in aiuto di uno studioso d’arte.
E’ in assoluto uno dei musei da vedere per chiunque voglia conoscere Firenze, perchè conserva un allestimento di gusto Ottocentesco, che raramente si ritrova. Il museo è aperto dalle 8.15 alle 18.50 ed è chiuso di lunedì. Il biglietto intero costa 6.50 €, ma ci sono possibilità di riduzioni del prezzo e di ticket gratuiti per giovani e studenti. Comprende inoltre anche la visita al Dipartimento degli Strumenti Musicali.
Chiunque voglia terminare il percorso del David fiorentino, deve faticare un po’per arrampicarsi sul Piazzale Michelangelo. Qui, dove sono state riprodotte in bronzo le opere migliori dell’artista, non poteva mancare Lui, al centro della piazza. Eccolo che osserva la città dall’alto con quell’eleganza e quel distacco tipicamente fiorentini.
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