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Viaggio a Cuba: organizzato o fai da te?

3 minuti di lettura
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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 16, 2017

Già, Cuba. Il ritornello dell’anno, insieme a quello di Occidentali’s Karma e di Despacito è: “vacci adesso, prima che sia troppo tardi”. Perciò ho deciso che era ora di andare. In realtà, l’idea c’era già qualche anno fa, ma non c’era mai stata la coincidenza giusta tra la possibilità di ferie ed i periodi di visitabilità dell’isola.

Quest’anno invece si era deciso: ferie a fine inverno, con netto anticipo sulla tradizionale quindicina agostana, che per Cuba sarebbe invece stata improponibile: troppo caldo e umido, anche per chi si era girato l’Andalusia con le temperature al top.

Il periodo però non permetteva troppi giorni consecutivi di ferie. L’idea sarebbe stata di fare sui 10 giorni, con un giusto bilanciamento tra visite storico-culturali e un po’ di mare.
Non mi dilungherò nello spiegare in base a cosa scegliere il punto mare o le città da visitare, lo rimando ad un altro post.

I miei vincoli erano semplici:

  • Havana ovviamente un must, Trinidad un quasi must, Varadero un must-evitare.
  • 10-11 giorni al massimo, ripiegabili sulla singola settimana come seconda scelta.
  • Volo preferibilmente diretto, soprattutto in caso di riduzione dei giorni.
  • Tetto del budget a 3-4 mila in 2; volendo anche meno, ma non si possono fare le nozze coi fichi secchi.

I miei viaggi, salvo un raro caso, me li sono sempre organizzato da solo, vuoi per risparmiare, per avere meno vincoli imposti, per un contatto meno mediato con la realtà locale, anche per un certo spirito da self-made-man che mi dà parecchia soddisfazione.

Dall’altra parte, si presentava la possibilità di infilarmi in una agenzia, farmi spiegare un po’ di cose, vedere qualche catalogo e scegliere il pacchetto più adatto ai miei punti prefissati. Con un viaggio organizzato puoi permetterti di essere un po’ più pigro nella raccolta di informazioni preliminari, trovi qualcuno che ha più esperienza di te in merito alla meta (almeno così dovrebbe essere, ma se ripenso a qualche agenzia che ho incontrato mi metto le mani nei capelli…), hai una maggiore sicurezza, sia nel senso di meno “pericoli“, sia in termini di copertura assicurativa e di assistenza.

E allora ho messo in moto la macchina organizzativa che sta dentro la mia testa ed ho valutato costi e vantaggi/svantaggi di:

Voli: di linea o charter?

I voli di linea hanno molta più frequenza giornaliera, ma fanno tutti almeno uno scalo, in Europa o in Canada. Quelli diretti sono i charter (Meridiana, Neos, Blue Panorama), in larga parte utilizzati dai tour operator, ma acquistabili anche privatamente; volano solo in determinati giorni (in media 2 la settimana), costano qualcosa in più ma non sempre, hanno un servizio così così.

Casa Particular o Hotel?

Case in affitto (qui casa particular) o alberghi. Esistono sistemi di prenotazione da casa, ma soprattutto per la casa particulares risultava un po’ una giungla, soprattutto capire quali fossero degne o meno (questo anche per gli hotel). Per questo, il consiglio tipico ricevuto è quello di trovarne una casa per la prima notte e poi farsi consigliare da lì dove soggiornale nella prossima meta (sono un po’ tutti cugini a quanto pare); la cosa sembrava particolarmente avventurosa. Poco da dire invece sugli hotel: esclusi i resort sul mare (e non tutti), bisogna incrociare le dita, sperare in bene e sicuramente adattarsi.

Trasferimenti interni

Ecco la giungla! Non pensate a Mowgli o Tarzan, cercate di prendere informazioni sui trasporti pubblici, sulle auto in affitto, sui noleggi con conducente: un’avventura completa, costellata di maree di recensioni sia positive che negative su qualunque cosa. Cuba è forse ancor più naif sui trasporti che non sugli alloggi (e la gara è ardua). Anche in questo caso, uno dei consigli più gettonati è quello di farsi consigliare dal tuo alloggiatore della casa particular una persona che con la propria macchina ti possa portare in un’altra città, Uber e Tripadvisor sono fottute qui insomma.

La mia personalissima scelta

Nonostante la mia voglia di arrangiarmi e personalizzare il viaggio al massimo possibile, la mia scelta è ricaduta sul viaggio organizzato, seppur con una certa modifica. Ho trovato con Eden una buona proposta sulle 7 notti, che combinava visite nelle città e riposo al mare. Purtroppo questa proposta mi avrebbe offerto di default il soggiorno a Varadero, che non mi ispirava per nulla. Abbiamo chiesto perciò la modifica della parte mare, preferendo la sistemazione a Cayo Santa Maria. Ottima scelta, aiutati anche dalla fortuna che in quei giorni il maltempo ha risparmiato quella zona.

Com’è andata

Soddisfattissimo dell’organizzazione e contento per la variazione del programma. Perfetta anche la scelta di appoggiarsi all’agenzia cubana Gaviota Tours, con una guida che ci ha saputo seguire in modo esemplare per tutto il tour. Il volo con Meridiana (Air Italy) invece non è stato granchè, ma credo che le altre compagnie charter siano all’incirca sullo stesso livello, anche se migliorare almeno sul cibo e l’intrattenimento non credo richiederebbe grandi sforzi.

Sono stato contento di aver fatto questa scelta, di preferire un viaggio organizzato in questo caso. Cuba è un altro mondo. Non ragiona con la nostra ottica occidentale e capitalistica (termini utilizzati in modo totalmente neutro e non dispregiativo). Sarebbe difficile prendere e buttarsi a pesce su Cuba e provare ad esplorarla senza una minima base o un supporto, nemmeno leggersi un’ottima guida basterebbe.

Chissà mai…

Chissà mai che ci sia la possibilità di un secondo viaggio a Cuba. In quel caso potrebbero prendere piede altre scelte, ora che so qualcosa di più sulla sua particolarissima realtà.

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Informazioni sull'autore
Veronese, ventinovenne, laureato in economia con specializzazione in marketing e comunicazione, lavora per un marchio di auto di lusso ma viaggia assolutamente low-cost. Non solo per risparmiare, ma per poter viaggiare di più. I primi viaggi con mamma e papà a bordo di un camper Arca Scout, che lo porta in giro per Italia, Francia, Svizzera, Austria. Ma ora la volontà di allargare gli orizzonti si fa sempre più forte!
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