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Compensazione europea e altri diritti e doveri dei passeggeri

4 minuti di lettura
Viaggiare in aereo sicuri e informati è possibile: ecco tutto ciò che c'è da sapere sui diritti e doveri dei passeggeri.

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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 10, 2019

Facciamo chiarezza sulla compensazione europea.

Ecco a voi un vademecum per poter comprendere cos’è e come richiedere risarcimenti e rimborsi alle compagnie aeree.

Per prima cosa è bene distinguere tra rimborso e risarcimento.

Cos’è il rimborso

Il rimborso si ottiene quando il volo ha subito una cancellazione, un ritardo prolungato o è stato negato l’imbarco per overbooking e coincide con la restituzione del valore del proprio biglietto.

A volte il rimborso contempla anche le eventuali spese che il passeggero ha dovuto sostenere quando, ad esempio, il volo è stato ritardato e schedulato al giorno successivo (in gergo tecnico si parla di overnight delay). In questo caso se il vettore non dà possibilità del pernottamento in hotel ed il passeggero deve anticipare la somma per il vitto e l’alloggio, è possibile richiederne il rimborso; è necessario conservare gli scontrini e rivolgersi sempre alla propria compagnia per conoscere i limiti delle spese consentite e sapere quello che è o non è rimborsabile (ogni compagnia ha le proprie regole).

Cos’è il risarcimento

Il risarcimento è un indennizzo che si ottiene solo in determinate situazioni ed ha un valore diverso calcolato in base alla fascia chilometrica coperta dal volo. Si chiama, nello specifico, compensazione europea EU261 come il Regolamento 261/2004 del Parlamento europeo, in vigore da febbraio 2005, che ha istituito la normativa da seguire per l’assistenza ai passeggeri che prendono voli:

– interni all’Unione Europea gestiti da una compagnia aerea dell’UE o extra UE;

– che atterrano nell’UE con provenienza da un paese extra UE, gestiti da una compagnia aerea dell’UE;

– che decollano dall’UE con destinazione un paese extra UE, gestito da una compagnia aerea dell’UE o extra UE.

Il Risarcimento EU261 è una multa che l’UE impone di pagare alle compagnie per i disagi causati ai propri clienti, si ottiene infatti solo quando la cancellazione o il ritardo (sopra le 3 ore) sono responsabilità dalla compagnia; ad esempio per problemi tecnici all’aeromobile o quando lo staff di bordo è tenuto a fermarsi perché ha superato il monte ore previsto.

Per situazioni straordinarie, originate da cause di forza maggiore, non si ha mai diritto alla compensazione: ad esempio scioperi o maltempo.
Non è possibile richiedere la compensazione anche quando la compagnia ha deciso di cancellare o modificare l’orario del volo ma ha avvisato il passeggero per tempo (2 settimane prima, anche meno di una settimana se ha fornito un volo alternativo con arrivo al massimo posticipato di 2 ore rispetto al volo originario).

Overbooking, facciamo chiarezza

In caso di overbooking il passeggero ha diritto a rimborsi (o voli alternativi) e risarcimenti.

Chiariamo un altro punto: imbarco negato per overbooking è un discorso, imbarco negato è un’altra cosa.

L’overbooking è la manovra con cui compagnie aeree e anche alberghiere vendono un numero maggiori di posti e camere rispetto all’effettiva disponibilità. Si tratta di una pratica diffusa per garantire il 100% delle vendite e massimizzare i profitti. Gli operatori si giocano la carta del “tanto qualcuno non parte” e quindi, per evitare di avere posti liberi, vendono più del dovuto. Il problema è quando tutti partono ed in aeroporto arrivano 201 passeggeri e non 200, in questi casi qualcuno deve rinunciare a volare e questa persona lo scopre solo quando deve prendere il volo. Ovviamente qua scattano una serie di misure da parte della compagnia per tamponare i disagi causati.

L’imbarco negato per overbooking, per farla breve, è un disservizio generato esclusivamente dalla compagnia, mentre l’imbarco negato è la conseguenza di un’azione o di una mancanza del passeggero (in questo caso risarcimento e rimborso sono negati).

È negato imbarco quando il passeggero, ad esempio, non ha i documenti di identità in regola, sono scaduti o quando una persona rappresenta un rischio per la sicurezza e la salute degli altri passeggeri.

Sappiate che ci sono compagnie per le quali se prenotate andate e ritorno insieme, ma non volate sulla tratta di andata viene di default cancellato anche il rientro. Queste sono le scoperte infelici per la quali non vi è dovuto nulla, vale la pena, quindi, consultare, prima del decollo, la pagina web “Termini &Condizioni” delle compagnie con cui il volo è stato acquistato.

Si nega l’imbarco a tutti coloro che non arrivano per tempo al gate. Mi spiace ma la frase “sono arrivato in tempo, l’hostess non ha voluto farmi imbarcare non serve a molto perché l’aereo non può aspettare, i decolli sono regolati da determinate tempistiche e se le procedure di imbarco sono definitivamente chiuse non si può fare sconto a nessuno.

Quando arrivare in aeroporto

Si consiglia sempre di arrivare due ore prima del decollo in aeroporto, anche per coloro che hanno fatto il check-in online e sono in possesso già della carta di imbarco, perché questo è considerato il lasso di tempo adeguato per effettuare tutte le procedure (imbarcare i bagagli in stiva, superare i controlli di sicurezza) e raggiungere in tempo il gate.

Sbagliate se pensate che non avendo i bagagli da spedire potete arrivare anche un’ora o poco prima perché dovete tenere conto del fatto che può esserci confusione e coda ai controlli di sicurezza.

Ritornando alla compensazione europea ecco come viene quantificata:

250 euro a persona per tratte inferiori a 1500 km

400 euro a persona per tratte comprese tra i 1500 ed i 3500 km

600 euro a persona per tratte superiori ai 3500 km.

Ricordate che per ottenere rimborsi e risarcimenti dovete presentare una richiesta alla compagnia (non vi ridanno nulla se non fate domanda).

Come richiedere la compensazione europea

Spesso e frequentemente campeggia su internet e soprattutto sui social, come facebook, la campagna pubblicitaria per richiedere compensazioni e risarcimenti avvalendosi dell’aiuto e del sostegno di terzi intermediari. Lasciate stare, i risarcimenti li potete richiedere direttamente alle compagnie, di solito sui siti ufficiali di ciascuna ci sono dei moduli online da compilare con i dati personali e con quelli delle prenotazioni.

Se, dopo diverso tempo, non ottenete risposta potete sporgere reclamo all’E.N.A.C. (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), l’organismo che vigila sui diritti dei passeggeri e sulla corretta applicazione delle norme.

Spesso, inoltre, se perdete un volo avete la possibilità di ottenere il rimborso della tasse aereoportuali che hanno un valore diverso a seconda del paese da cui si decolla: per i voli in partenza dagli aereoporti italiani sono comprese tra 6.50/7.50 euro a persona, alcuni paesi come Spagna e Portogallo non le applicano.

Infine, se purtroppo non riuscite a partire per problemi di salute o per un lutto, provate a richiedere il rimborso del volo ma è sempre bene leggere termini &condizioni di ogni singola compagnia con cui comprate perché in questi casi ognuna applica procedure diverse.

Viaggiare informati, comunque, è sempre la miglior difesa.

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Informazioni sull'autore
A pochi passi dagli anta è una cittadina del mondo che cerca ancora il suo posto. Figlia dei flussi migratori degli anni ´80 ha radici emiliane ma il suo cuore è a Napoli dove ha studiato. Spostarsi, muoversi e viaggiare sono nel suo DNA, un po' per indole, un po' per esigenze di lavoro (è anche figlia della crisi). Per anni ha ricoperto il ruolo di Assistente turistica ed ha fatto della Grecia la sua seconda casa, adesso vive nella capitale dell'oceano e della luce; Lisbona, ma la valigia è sempre pronta per nuove avventure.
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