Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 3, 2016
La seconda indicazione per visitare capolavori d’arte senza i flussi turistici di Firenze è questa: andate a San Salvi! Per i non fiorentini, San Salvi era l’ospedale psichiatrico della città, un’area vastissima, quasi una città nella città, nella zona fra la stazione di Campo di Marte e lo stadio. Ma San Salvi è anche una chiesa e una ex abbazia vallombrosana, che è visitabile in alcune parti. Il Cenacolo di San Salvi è ovviamente la sala refettorio del convento, con una parete affrescata da Andrea del Sarto. L’affresco rappresenta l’Ultima Cena, ma rispetto all’altro cenacolo di cui vi ho parlato, Sant’Apollonia, lo stile è diverso, siamo nel 1517, qui c’è movimento fra gli Apostoli, incredulità, colori vivi, toni raffinati negli abiti dei Dodici.
Nel piccolo museo, silenzioso non c’è solo questo affresco, ma anche altre opere appartenute all’abbazia della prima metà del Cinquecento oltre al locale dove si trovava la cucina del convento, con un enorme e bellissimo camino in pietra. L’ingresso è gratuito e il Cenacolo è aperto da martedì a domenica, dalle 8,15 alle 13,50. Se ci venite nella bella stagione, a lato dell’ingresso trovate anche un bel giardino pubblico dove riposare nel verde
E per mangiare, già che dal centro siete venuti fin qui, non perdetevi la schiacciata di Pugi, in viale De Amicis 49R, a pochi minuti da via di San Salvi dove si trova il Cenacolo. La schiacciata all’olio è un must a Firenze e quella di Pugi è favolosa e viene sfornata in continuazione. Questa zona si raggiunge con il treno da SM Novella (stazione Campo di Marte) oppure con l’autobus nr. 6 o nr. 20 da piazza San Marco.
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