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Agrigento e la Valle dei Templi, cosa vedere

3 minuti di lettura
Cosa vedere ad Agrigento? La Valle dei Templi è una bellezza senza età che va vista di giorno ma anche ammirata di sera. Un patrimonio UNESCO che va scoperto a poco a poco.

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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 4, 2014

Trascorre cinque giorni ad Agrigento, in Sicilia, probabilmente vi basteranno per vedere e scoprire tutto ciò che vi è di importante, per visitare tutto fugacemente: la Valle dei Templi, Agrigento antica, i paesini limitrofi e quelli costieri come Porto Empedocle, ma non vi sentirete mai sazi delle bellezze che può offrire questa città, dal legame con la storia che potete percepire in ogni angolo, dalla sensazione che qui, tutto si è fermato, e allora capirete che forse cinque giorni sono troppo pochi per conoscere i greci, sono troppo pochi per una sola visita ai templi di Zeus, Giunone ed Ercole o per la Torre di Carlo V e perché no, per mangiare una sola volta la mitica pasta con i ricci o le ottime miscate.

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Una volta arrivati ad Agrigento e mi permetto di consigliare il viaggio in treno, così da non perdervi i paesaggi rurali dell’entroterra siciliano, il primissimo appuntamento sarà certamente quello con la Valle dei Templi, patrimonio UNESCO non a caso, che già è possibile ammirare in buona parte lungo la strada che porta alla città (effetto straordinario, ancor di più in notturna), ma una volta arrivati all’interno dell’Akragas, si rimane stupefatti; in primis, dalla straordinaria bellezza e poi dallo stato di conservazione, basti pensare al tempio della Concordia, costruito nel V secolo e praticamente integro.

Girando un po’ la Valle vi sentirete immersi in un epoca non vostra, vi sentirete in un set cinematografico, vi scontrerete con i templi dorici di Hera Lacinia, o tempio di Giunone, costruito nel V secolo a.C. e incendiato nel 406 dai Cartaginesi. Il Tempio di Zeus Olimpio, edificato dopo la vittoria di Himera sui Cartaginesi (480-479) per onorare Zeus. Era il tempio più grande di tutto l’occidente antico, unico nell’architettura, caratterizzato, inoltre, dalla presenza dei telamoni, immense sculture alte sette metri e mezzo che raffiguravano Atlante che sorregge la volta celeste. Proseguendo avremo il Tempio della Concordia, il cui nome deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze dello stesso tempio, anch’esso costruito nel V secolo, il Tempio dei Dioscuri o tempio di Castore e Polluce.

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In realtà quest’ultimo è probabile sia stato edificato in onore delle divinità della terra (Demetra, Persefone, Dioniso) e non dai Dioscuri. Tempio di Eracle, o tempio di Ercole, il cui culto era molto importante nell’antica Akragas. Si tratta di una delle costruzioni più antiche, distrutto da un terremoto, oggi restano in piedi otto colonne. Il Tempio di Atena costruito lontano dalla valle vera e propria. Si trova nel centro storico della città di Agrigento. Sulla base del tempio sorge oggi la chiesa medievale di Santa Maria dei Greci. Il Tempio di Asclepio, o tempio di Esculapio, facente parte di un santuario extraurbano costruito lontano dalle mura delle città, luogo di pellegrinaggio dei malati in ricerca di guarigione.

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Nella parte orientale della città, sul fianco del pendio con cui si conclude la Rupe Atenea nella valle del fiume Akragas, si erge il Tempio di Demetra e il santuario rupestre di Demetra, mentre il Tempio di Iside si trova all’interno del complesso museale di San Nicola. La valle dei Templi inoltre ospita la cosiddetta tomba di Terone, un monumento di tufo di notevoli dimensioni a forma di piramide, che si pensa eretto per ricordare i caduti della Seconda guerra punica.

Questo è un brevissimo excursus storico della Valle, ma ad Agrigento le opere, i monumenti da visitare sono davvero tantissimi, insomma è un cult per gli appasionati. Non si possono perdere il Santuario di San Calogero del XVI sec, chiesa a tre navate con decorazioni di stile barocco. Spicca, in una nicchia, la statua di San Calogero con la caratteristica cerva.

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La Cattedrale di San Gerlando la quale fu edificata a partire dalla seconda metà del XI sec, consacrata nel 1099 dal vescovo Gerlando, dichiarato Santo e a lui poi dedicata nel 1305. Ne menziono soltanto due per brevità di racconto, ma vi assicuro che perderete il conto delle opere da visitare a Girgenti e vi assicuro vi sentire un po’ come i rampolli che partecipavano ai Grand Tour nel XVII secolo.

Ultima ma non per questo meno importante, situata in Contrada Caos, è la Casa di Pirandello. Straordinariamente ricca di cimeli, fotografie ed oggetti che raccontano la vita dello scrittore, che in questa dimora vi nacque il 28 giugno 1867 e vi trascorse l’infanzia e l’adolescenza; e sono proprio la “casa romita” ed il “pino solitario” ad entrare nelle fantasie dello scrittore.

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Il periodo per visitare Agrigento, a mio avviso è tutto l’anno, visto che, il clima è estremamente mite, come in buona parte delle zone mediterranee. Ma se posso consigliarvi, abbinate un tour storico come il mio alla festa del mandorlo in fiore, che si tiene ogni febbraio e dura una settimana. La tradizione vuole che sia una festa di anticipo della primavera che avviene appunto con la fioritura dei mandorli. La manifestazione inizia nella valle dei templi e prosegue davanti il tempio della concordia; troverete sfilate di carretti siciliani, esibizioni artistiche e tanto altro. Inoltre numerosi eventi vengono svolti anche nel centro della città in Via Atenea.

Foto di Dennis Jarvis

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Informazioni sull'autore
Siciliano Doc, per studio trapiantato a Milano, ormai da due anni. Runner per passione, divoratore di film e di serie Tv. Studia Marketing e Mercati globali, gli piacerebbe scoprire la Thailandia e la Cina, imparando anche il cinese (cerca aiuti..). Non dimentica mai la sua isola, che ama conoscere nei meandri più remoti. Viaggia con il suo Cane, adora i viaggi in treno, quelli in cui si può leggere tanto!
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