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Alla scoperta del Museo Egizio di Torino

2 minuti di lettura
Un Museo davvero importante con una lunga storia alle spalle: alla scoperta del nuovo Egizio, ristrutturato nel 2015.

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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 3, 2019

Una delle maggiori attrazioni turistiche della città di Torino è senza ombra di dubbio il Museo Egizio, il più importante museo al mondo, per il suo valore e i reperti che contiene, dopo quello del Cairo.

Nel 2014 la sua gestione è stata affidata alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”.

Nel 2018 è risultato l’ottavo museo italiano più visitato e l’anno precedente è stato riconosciuto come il primo tra i musei più apprezzati in Italia e il nono in Europa.

La storia del Museo Egizio

La storia di questo Museo risale al 1759, quando un egittologo di nome Vitalino Donati si recò in Egitto per svolgere alcuni scavi e vi trovò numerosi reperti, che fece arrivare a Torino.

All’inizio dell’800 nacque un po’ una moda legata al collezionismo di antichità egizie, tanto che nel 1824 il re Carlo Felice acquistò la grande collezione di reperti di Bernardino Drovetti, il console di Francia durante l’occupazione in Egitto, alla quale unì altrettante antichità di Casa Savoia e diede vita a quello che fu il primissimo Museo Egizio del mondo.

Tra il 1903 e il 1937 Ernesto Schiapparelli (dal quale proviene il nome dell’ala attuale del museo denominata appunto Ala Schiapparelli) portò a Torino e nel museo circa 30.000 reperti dall’Egitto, e nel 1924 si ebbe una nuova sistemazione degli spazi con una visita ufficiale da parte del Re.

Altri adattamenti furono fatti negli anni ’80, quando venne inoltre ricomposto il Tempio rupestre di Ellesyva, donato dal governo egiziano come ringraziamento per l’aiuto italiano nel salvataggio dei templi minacciati dalla diga Assuan.

L’edificio sia allora che oggi è condiviso con l’Accademia delle Scienze.

La collezione del nuovo Museo

Tutta la collezione del Museo è dedicata agli egizi, al suo interno si possono trovare mummie, sarcofagi, papiri e tutto ciò che concerne la storia dell’antico Egitto.

Dopo alcuni lavori di ristrutturazione e rinnovo dei locali, il 1° aprile 2015 il Museo ha riaperto le porte al pubblico e ha raddoppiato il suo spazio espositivo.

Risulta suddiviso su quattro piani (nello specifico tre su terra e uno sotterraneo), e il percorso di visita segue un ordine cronologico, che illustra passo passo tutte le tappe della storia d’Egitto.

I reperti contenuti al suo interno vanno dall’epoca paleolitica a quella copta.

I più importanti pezzi della collezione

La tomba di Kha e Merit

Il tempio rupestre di Ellesija

Il Canone Reale, più conosciuto con il nome di Papiro di Torino

La Mensa isiaca, reperto che la famiglia Savoia ha ottenuto dai Gonzaga nel XVII secolo

La tela funebre

I rilievi di Djoser

Le statue delle dee Iside e Sekhmet e quella di Ramses II

Il Papiro delle miniere d’oro

Il sarcofago, il corredo e la pianta in scala della tomba della regina Nefertari

La Tomba di Maia

Che dire, non potete non visitare un Museo così importante e così ricco di storia, per cui se passate da Torino fateci un salto perché non ve ne pentirete!

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Informazioni sull'autore
Cristina, torinese convinta, amante della propria città e laureata in Turismo, territorio e sviluppo locale. Da sempre ha la passione per i viaggi e per le lingue, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e stimolante. Socievole e allegra, ama scoprire posti nuovi, spesso anche dietro l'angolo, perchè è fortemente convinta che ogni luogo abbia qualcosa di speciale. Da poco ha deciso di dedicare parte del suo tempo per un blog che parla di viaggi, ma anche e soprattutto di Torino, città nativa alla quale è molto legata e che considera il suo piccolo posto nel mondo. Eterna sognatrice, che spera un giorno di poter vivere di ciò che ama di più, amante di libri e di culture diverse, ha deciso di intraprendere questo percorso di autrice per poter raccontare agli altri tutto ciò che i luoghi le trasmettono.
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