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Tre giorni a Lisbona, cosa vedere

3 minuti di lettura
Lisbona in tre giorni si lascia scoprire facilmente, ecco cosa fare e cosa vedere a Lisbona in modo low cost. Passando per la Torre di Belem e il suo quartiere più vivo, il Chiad.

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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 12, 2014

Economica, colorata, viva, Lisbona è la meta ideale per un weekend, tra azulejos, fado e quartieri ricchi di fascino e storia.

azulejos

State cercando una capitale europea diversa dal solito, da visitare in un weekend? Io vi consiglio Lisbona! Lisbona ha infatti tutte le carte in regola per farvi innamorare: è economica, viva, piena di luce, di storia, di contrasti e di colori.

Una città che regala esperienze uniche nella loro semplicità: passeggiare per i vicoli stretti dell’Alfama, respirare l’aria dell’Oceano, ammirare il bianco della Baixa dall’alto di uno dei famosi Miradouros. Lisbona è una città da assaporare lentamente, camminando senza una meta definita, assaggiando la sua cucina, ascoltando il malinconico fado, rimanendo seduti davanti all’ampio corso del Tago che arriva fino all’Atlantico.

Ma se si arriva in città solo per un weekend, ecco come arrivare e cosa vedere assolutamente nella capitale del Portogallo.

Monastero

Come arrivare e muoversi a Lisbona

L’aeroporto di Lisbona è collegato con molte città italiane da voli di linea e low cost. Una volta arrivati, potete scegliere di raggiungere il centro città con la metropolitana, gli autobus di linea o con le navette che partono verso Cais do Sodré ogni 20 minuti circa.

Il centro di Lisbona è così caratteristico che sconsiglio di utilizzare i mezzi pubblici per visitarlo. La metropolitana è invece utile per raggiungere la zona dell’Expo ’98 e il Parque Das Nacoes, mentre diversi autobus, così come lo storico tram 15 partono dal centro per raggiungere la zona di Belem, distante circa 5 km.

Tago

E ora veniamo ai mezzi di trasporto tipici. A Lisbona incontrerete tantissimi eléctricos, tram storici e moderni: un giro sul tram 28, seppur affollato e turistico, è sempre un’esperienza! Così come salire dalla Baixa alla Igreja do Carmo con l’Elevador de Santa Justa, ascensore in ferro battuto dei primi del Novecento. Infine tre Elévadores (da Bica, da Gloria e do Lavra) salgono sui pendii della città, collegandone i diversi quartieri.

Cosa non perdere a Lisbona

Si parte dal Rossio, che è una delle piazze principali della città e anche una storica stazione, con un portale d’ingresso che è una bellezza!

Da qui abbiamo tutto a portata di mano: Rua Augusta si apre con la sua pavimentazione bianca e nera e con il maestoso arco di trionfo, arriva fino a Praça do Comércio, la più grande piazza d’Europa che si apre sul Tago e sulla vista del Ponte XXV aprile e del Cristo Rei, sull’altra sponda del fiume.

brasileira

Da qui risalendo verso destra si entra nel cuore della città: si passa davanti alla Casa dos Bicos con la facciata con bugnato a punta di diamante e si sale verso la Sé, la cattedrale con il suo fantastico rosone centrale e ancora verso il Miradouro de Santa Luzia con i portici pieni di fiori in cui fermarsi per qualche scatto indimenticabile. E l’Alfama, il quartiere più autentico di Lisbona, con le sue case ricoperte di azulejos colorati, le tipiche tascas dove assaggiare sardine, baccalà e altri piatti tipici, e il Castelo de São Jorge dal quale si gode di un panorama mozzafiato sull’intera città.

Miradouro

Attraverso stretti e impervi vicoli si torna verso il Rossio alla scoperta dell’altra parte di Lisbona, quella dell’elegante Chiad o e del vivacissimo Bairro Alto. Nel Chiado una tappa imperdibile è quella davanti a “A Brasileira”, il caffè di Pessoa, la cui statua vi aspetta seduta ad un tavolo per una foto ricordo con quella che è stata la guida più autentica e vera della città.Da qui si risale verso il Bairro Alto, l’igreja do Carmo, distrutta da un terremoto e il favoloso Miradouro de São Pedro de Alcântara da cui si scorge il Tago, e l’intera città sovrastata dall’imponente castello.

Torre-Bélem

L’ultima tappa del viaggio di tre giorni a Lisbona è sicuramente il quartiere di Belém, che si raggiunge facilmente con i mezzi e dove non potete assolutamente perdere la famosa Torre, il Padrão dos Descobrimentos e il meraviglioso Monastero dos Jerónimos.

Siamo sulle sponde del Tago, nel luogo da cui partirono i grandi esploratori e la mente vola verso nuove terre, nuovi viaggi e nuove scoperte. E’ tempo di ripartire, non prima di avere assaggiato i deliziosi “pastéis de nata” alla Antiga Confeitaria de Belém. A questo punto la saudade sarà già vostra e non vedrete l’ora di tornare di nuovo in questa magica terra.

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Informazioni sull'autore
Appassionata di web, scrittura, viaggi e della sua Tuscia, appena può parte alla ricerca di nuove terre da respirare, fotografare e raccontare sull'immancabile taccuino e poi sul suo blog. Sognatrice, innamorata delle piccole cose, come la Poulain del famoso film. Fotografa sguardi, finestre, dettagli colorati e l'oceano. Sogna di vivere su una scogliera in Portogallo o in Irlanda, i suoi due paesi del cuore (per ora!).
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