Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 4, 2012
Il film Vicky Cristina Barcelona è stato un’altro dei grandi capolavori di Woody Allen, regista per il quale ho abbandonato la filosofia del “basta cinema finchè non diminuisce il prezzo” e sono corsa a vederlo. Woody Allen raramente sbaglia e anche questa volta non mi ha delusa.
Senza parlare della trama del film che per chi l’ha visto sarebbe una ripetizione e al contrario per chi se lo deve gustare un’inutile cattiveria, parlerò dei luoghi del film. Come suggerisce il titolo quasi tutto il film è ambientato nella città di Barcellona, con alcune scene a Oviedo e Aviles.
A Barcellona il film inizia con un’inquadratura del monumento di Colombo, uno dei luoghi simbolo della bella città spagnola. Per chi ha già visitato Barcellona non è difficile scorgere angoli e simboli della città come la Fondazione Joan Mirò, la Sagrada Familia, il Parc Guell e la Pedrera.
Woody Allen ripercorre tutti i luoghi simbolo di Barcellona per poi spostare l’attenzione su altri particolari meno conosciuti. Tra questi da risordare il grande Parco di divertimenti Tibidabo o il Porto Olimpico oppure l’aeroporto di Barcellona.
L’attenzione del regista si dirige su altre due città lasciando a poco a poco la confusionaria vita metropolitana per la più tranquilla Oviedo. Tra le scene che vengono indicate qui anche le più romantiche di tutto il film quelle tra Javier e Rebecca, l’amica mora di Scarlett Johansson. I ritratti del mare e del faro sullo sfondo o il locale dove i due assistono allo spettacolo di flamenco in realtà sono stati girati a ben 35 chilometri da Oviedo, Aviles.