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Questo articolo è stato aggiornato il Agosto 19, 2014
E’ tempo di programmare il viaggio dell’estate e, a tutti gli spiriti liberi e avventurieri, suggerisco una meta non troppo lontana, ma dall’animo avventuriero: il Portogallo, da visitare assolutamente on the road.
Il mio consiglio, per ottimizzare tempo e denaro è quello di arrivare a Lisbona per poi ripartire da un altro aeroporto (io ho scelto quello meridionale di Faro) per evitare di tornare indietro e sprecare troppe ore in auto. Vi servono almeno 10 giorni per vedere più località possibili ed immergersi nelle coinvolgenti atmosfere portoghesi ricche. Se si ha disposizione più tempo si potrebbe optare per sbarcare addirittura a Porto per poi scendere e attraversare così l’intero Paese.
Lisbona – 3 giorni
Per quanto riguarda la stagione, da maggio in poi qualsiasi è indicata, anche perché non è mai troppo caldo e io, che sono stata a cavallo di ferragosto, ho trovato serate sempre molto ventilate e l’oceano… gelido! Se non l’avete già vista, almeno tre giorni sono d’obbligo a Lisbona. Qui potrete visitare il castello moresco di Sao Jorge (con splendida vista panoramica sulla città), una passeggiata lungo le vie acciottolate dell’Alfama, un giro nel famoso (e un po’ troppo turistico) tram n° 28 fino ad arrivare al miradouro de Santa Caterina.
Salendo con l’elevador de Santa Justa si arriva al Bairro Alto, luogo ideale per trascorrere una piacevole serata con i tanti locali specializzati in mojito! C’è poi l’area di Belém nella parte occidentale della città con non solo la Torre di Belém (molto bella, non fatevi scoraggiare dalle lunghe file ), ma anche il Monumento a los Descubrimientos e il fantastico Monastero de Jeronimos.
Cascais – 3 giorni
Consiglio poi una giornata a Cascais, bella località di mare con interessanti palazzi e un’aria vagamente d’elite e un’altra giornata a Sintra (a nord- ovest di Lisbona); entrambe raggiungibili con il treno dalla stazione di Oriente della capitale.
Siamo quindi ripartiti da Lisbona alla volta della regione meridionale dell’Algarve arrivando a Lagos, ottimo punto di appoggio per noleggiare un’auto e soggiornare (qui siamo stati 4 notti), ma non per trascorrere le nostre giornate visto che è decisamente troppo affollato e turistico, pieno di locali e discoteche, ma anche dotato di angoli suggestivi come Praia Dona Ana, splendida al tramonto.
Noleggiando un’auto si può invece andare alla scoperta di posti incantevoli e poco affollati. Come la Praia da Arrifana con sabbia nera da raggiungere attraverso una ripida discesa; la semi deserta Praia de Odeceixe e la selvaggia Praia Vale de Figueiras, un po’ difficile da raggiungere, ma non fatevi scoraggiare perché ne vale la pena. Queste sono tutte spiagge con onde adatte ai surfisti (è pienissimo) e, ovunque, si pratica il nudismo.
Ma è girovagando per le strade poco affollate che si fanno gli incontri più interessanti: un tramonto sulla spiaggia di Carrapateira e un aperitivo a Bordeira, entrambe punto riferimento di surfisti e di una comunità hippy, regalano un’incredibile sensazione di benessere e libertà.
Sagres – 2 giorni
Poi c’è Sagres, il paesino di pescatore sull’estrema punta occidentale dell’Algarve e Cabo de Sao Vicente. Qui potete affacciarvi sullo strapiombo sull’oceano, però mi raccomando: portatevi qualche indumento pesante e una sciarpa, fa freddissimo anche d’agosto e il vento soffia molto forte.
A chi ama la natura e vuole rilassarsi consiglio comunque le spiagge della costa ovest, mentre a chi ama la confusione e le spiagge-discoteca indico sicuramente quelle nella costa sud dell’Algarve (e dalle quali sono scappata): Albufeira, Meia Praia a Lagos, Portimao.
Faro – 2 giorni
Per gli ultimi due giorni ci siamo trasferiti a Faro. Cittadina carina, senza troppe aspettative, ma con dei bei ristoranti nella piazzetta principale. In realtà questa zona non è molto interessante da un punto di vista balneare e, un errore da non commettere, è andare all’Ila de Tavira. Isoletta in una palude di acqua dolce che, a mio avviso, non offre nulla di speciale.
Questa vacanza la consiglio a chi è alla ricerca della tranquillità, lontano dai circuiti di massa e che vuole farsi un’avventura non troppo lontano da casa.
Foto di Rustam Aliyev, Ulrika, Alonso Javier Torres, Pedro Ribeiro Simões, Santiago Atienza, michael clarke stuff, Nacho Pintos, Miguel Teixeira, Toni Castillo Quero
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