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Cinque isole dove fare le vacanze a settembre in Italia

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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 1, 2025

Se sogni un ultimo viaggio prima che arrivi l’inverno e sei indeciso sulla meta, ecco qua 5 splendide isole tutte da scoprire. Sono destinazioni ideali per rilassarsi, staccare la spina e godersi la calma del mare fino agli ultimi momenti estivi.
Fare una vacanza su un’isola è un’esperienza unica, quasi magica: si tratta di entrare in un mondo a sé, circondato dal mare. Le isole regalano quella sensazione di distacco totale dalla routine: solo ritmi lenti, natura incontaminata e panorami che rigenerano corpo e mente.

Isola d’Elba, Toscana

Tra le isole ideali per un’ultima vacanza estiva non si può che menzionare l’Isola d’Elba: la più grande isola dell’Arcipelago Toscano e la terza d’Italia per estensione.
Si raggiunge comodamente in traghetto da Piombino, con una traversata che dura circa un’ora.
Se ami prendere il sole e rilassarti, qui trovi spiagge per tutti i gusti: sabbiose, di ghiaia bianca, ciottoli o scogliere… Ovunque troverai un mare cristallino.
Altrimenti, per i più sportivi l’isola offre la possibilità di praticare sport acquatici, come snorkeling, vela, kayak ed escursioni in barca alla scoperta di calette nascoste.
Non finisce qui per chi ama l’avventura, infatti, sui sentieri del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si possono fare trekking e percorsi in mountain bike immersi nella natura.
Per godersi una vista mozzafiato, il Monte Capanne è il posto giusto: da qui lo sguardo si apre su splendidi golfi e raggiunge le coste italiane e le isole vicine, come Capraia, Montecristo e Pianosa.
Il capoluogo e principale porto dell’isola è Portoferraio, una città dalle origini antichissime che conserva ancora oggi il suo fascino rinascimentale. La città è situata sulla costa nord-orientale dell’isola e ospita importanti attrazioni storiche come la Villa dei Mulini, la residenza di Napoleone durante il suo esilio, e il Museo dei Cimeli Napoleonici. L’ingresso a questi luoghi è semplice e accessibile con biglietti acquistabili anche online.
Inoltre, sopra il centro storico di Portoferraio si erge Forte Stella, uno dei fari più antichi d’Europa, noto per la caratteristica forma a stella delle sue imponenti mura.
Da non perdere è il piatto più tipico dell’Elba: il gurguglione. Si tratta di uno stufato di verdure nato come pasto povero dei minatori e dei contadini, che lo preparavano al mattino per portarselo al lavoro. È sostanzioso e colorato, fatto con peperoni verdi, melanzane, zucchine, cipolle e pomodori, a volte arricchito con patate e insaporito con olio extravergine, prezzemolo e basilico. Il nome sembra derivare dal suono “gorgogliante” delle verdure in cottura.
Insomma, l’Isola d’Elba è un vero scrigno di storia e arte, dove fortificazioni etrusche, torri pisane e ville romane si mescolano creando un’atmosfera unica.

Isola Serpentara, Sardegna

L’Isola di Serpentara è un piccolo gioiello di rocce granitiche, chiamata così per la sua forma allungata e sinuosa. Si trova a circa 4 km al largo delle spiagge di Villasimius, di cui fa parte. L’accesso più comune infatti avviene tramite barche private o escursioni organizzate dallo stesso porticciolo di Villasimius, traversate facilmente prenotabili online.
Il punto di approdo più agevole è la Caletta d’Approdo, situata nella parte nord-ovest dell’isola. Essendo inserita nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, l’isola è soggetta a regole precise: l’accesso è regolamentato e sono vietate le imbarcazioni a motore con pescaggio elevato, per preservarne l’ecosistema.
La sua superficie è disabitata e unicamente popolata da conigli selvatici in mezzo alla rigogliosa e profumata macchia mediterranea. Inoltre numerosi aironi e gabbiani trovano l’isola il luogo ideale per nidificare in totale tranquillità. La vita dell’isola non si limita alla terraferma: le sue acque cristalline ospitano una ricca fauna marina, e non è raro avvistare delfini che nuotano vicino alla costa.
L’Isola di Serpentara si può dividere in due zone principali: a nord emergono i grandi scogli granitici chiamati Variglioni, che in mare formano piscine naturali perfette per tuffi rinfrescanti; a sud, invece, si trovano ammassi di granito dai colori gialli, grigi e rosati, modellati dal vento e dal tempo, che conferiscono all’isola un paesaggio unico e suggestivo.
Vale la pena visitare la torre di san Luigi, costruita durante la dominazione spagnola per avvistare navi saracene che infestavano le coste, che si trova sul punto più alto (circa 50 metri). Dalla sua vetta si può ammirare l’intero litorale sud-orientale. Per arrivare alla torre sono necessarie imbarcazioni private o escursioni organizzate dal porto di Villasimius.
L’Isola di Serpentara essendo disabitata, non presenta ristoranti o una cucina propria dell’isola. Tuttavia, si può godere delle specialità gastronomiche della zona circostante, tipiche della Sardegna sud-orientale. Tra i piatti tipici più conosciuti ci sono: pesce fresco e frutti di mare, pane carasau (il tradizionale pane sottile e croccante sardo, spesso servito con formaggi o salumi locali) e pecorino sardo.

Isole Eolie, Sicilia

Le Isole Eolie sono un arcipelago situato nel Mar Tirreno a nord della Sicilia, famose per la loro bellezza paesaggistica, i vulcani attivi e le acque cristalline.
Sono sette isole principali:

  1. Lipari: la più grande e popolata delle Eolie, con un centro storico pittoresco, musei, ristoranti e spiagge. Tra le baie di Marina Lunga e Marina Corta spicca il Castello di Lipari, una fortezza naturale, mentre lungo la costa si trovano i piccoli paesini che completano il fascino dell’isola.
  2. Salina: famosa per i suoi paesaggi verdi, i vigneti e la produzione di ottimi vini, in particolare la dolce e aromatica Malvasia. L’isola è divisa in tre comuni: Santa Marina (porto principale e zona più vivace con negozi e locali), Malfa e Leni, immersi nella natura e ideali per chi cerca tranquillità. Non lontano da Santa Marina si trovano inoltre le grotte saracene: rifugi scavati nel tufo risalenti al VII secolo con incisioni votive.
  3. Vulcano: nota per i suoi fanghi termali naturali, le sorgenti curative e il cratere attivo della Fossa, raggiungibile con un’escursione panoramica sulle Eolie. L’isola offre paesaggi vulcanici unici, attività legate al benessere e spiagge di sabbia nera, tra cui Sabbie Nere, Gelso e le Piscine di Venere, perfette per rilassarsi.
  4. Stromboli: ospita uno dei vulcani più attivi al mondo, spettacolare da osservare di notte durante le eruzioni. L’isola ha due centri abitati: Stromboli, lungo la costa nordorientale e Ginostra, piccolo paesino sul versante sudorientale raggiungibile solo via mare. A breve distanza si trova l’isolotto Strombolicchio, residuo di un antico camino vulcanico. Tra le attività più amate ci sono l’ascesa al cratere per ammirare le eruzioni e le escursioni verso la vicina Panarea.
  5. Panarea: è una piccola isola chic, famosa per le sue calette, le spiagge nere, i fanghi termali e le case bianche con porte azzurre. Frequentata spesso da turisti facoltosi e jet set internazionale, offre vicoli pittoreschi adornati di buganvillee e scorci che ricordano le isole greche. Alte scogliere caratterizzano le coste settentrionali e occidentali, mentre le spiagge si trovano a est, con vista su Stromboli. Un giro in barca è il modo migliore per ammirarne la bellezza unica dei suoi scorci.
  6. Filicudi: un’isola tranquilla e selvaggia, perfetta per chi ama natura, mare, immersioni e trekking. Le coste sono dominate da grotte, faraglioni e costoni a picco sul mare. Tra le attrazioni principali ci sono La Canna, famoso scoglio per gite in barca, e le grotte del Bue Marino e di Maccatore.
  7. Alicudi: l’isola più remota e meno popolata, perfetta per chi cerca pace e natura incontaminata. Non esistono discoteche, pub, banche e bancomat ma solo un piccolo ristorantino dall’atmosfera unica e tanta tranquillità.

Le Isole Eolie si raggiungono esclusivamente in traghetto o aliscafo, poiché non esiste un aeroporto sull’arcipelago. Il porto principale di partenza è Milazzo (Sicilia), con collegamenti frequenti tutto l’anno verso tutte le isole. Altri porti includono Messina e Reggio Calabria, con corse giornaliere soprattutto in alta stagione, mentre da Napoli i traghetti sono attivi tutto l’anno e gli aliscafi principalmente in estate.
Per quanto riguarda la cultura culinaria tipica delle Isole Eolie, il pesce è protagonista indiscusso dei piatti, accompagnato dal cappero eoliano e dai pomodorini “a pennula”. Tra le specialità più famose ci sono gli involtini di pesce spada, una ricetta semplice nata dai pescatori, preparata con pesce fresco e farcita con mollica, pinoli e uvetta ammollata nel succo di lime.

Isola di Ponza, Lazio

L’isola di Ponza, la più grande dell’arcipelago Pontino, è un vero paradiso del Lazio, famoso per i paesaggi suggestivi e le sue acque cristalline. Infatti, i suoi fondali limpidi e popolati di pesci attirano ogni anno migliaia di appassionati di immersioni e snorkeling.
Tuttavia, Ponza non è apprezzata soltanto per il mare: custodisce anche un ricco patrimonio storico e naturalistico tutto da esplorare. Colonizzata prima dai Greci e poi dai Romani, conserva ancora oggi testimonianze del suo passato glorioso, tra porti, ville imperiali, piscine e peschiere di epoca romana.
A tutto questo si aggiunge l’impronta lasciata dai Borboni, ancora ben visibile in molti angoli dell’isola.
Tra le tappe imperdibili a Ponza ci sono le Grotte di Pilato, un affascinante complesso romano scavato nella roccia che un tempo era utilizzato come vivaio per pesci, mentre oggi è tra le attrazioni simbolo dell’isola.
Da non perdere anche le piscine naturali, un insieme di vasche scolpite dal mare, raggiungibili solo in barca o tramite sentieri, perfette per un tuffo o per lo snorkeling. Allo stesso modo, la spiaggia di Chiaia di Luna, con la sua ghiaia bianca e fine e la caratteristica forma a falce di luna, resta uno dei luoghi più fotografati di Ponza, anche se oggi è chiusa al pubblico per motivi di sicurezza.
Infine, è consigliata la visita del centro storico di Ponza, un intreccio di vicoli e scalinate incorniciati da case color pastello. Camminando per le vie spicca la Chiesa di San Silverio e Santa Domitilla, custode di preziosi affreschi e mosaici.
Non puoi lasciare l’isola senza aver provato uno dei piatti tipici più rappresentativi: la parmigiana di palette di fichi d’India. Si tratta di una ricetta povera ma ingegnosa, nata dalla necessità di sfruttare ogni parte della terra, anche le meno convenzionali come le piante. Infatti, si prepara utilizzando la pianta del fico d’India, accuratamente pulite dalle spine, bollite e affettate, poi disposte a strati con sugo di pomodoro, formaggio e talvolta mozzarella, proprio come una classica parmigiana.

Isole Tremiti, Puglia

Le Isole Tremiti, al largo del Gargano in Puglia, formano un piccolo arcipelago composto da cinque terre: San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa.
Vale la pena visitarle perché il loro mare è tra i più cristallini del Mediterraneo: un paradiso per immersioni e snorkeling in un ambiente ancora incontaminato.
Inoltre l’arcipelago fa parte della Riserva Marina Protetta, che tutela una fauna ricchissima come cernie, orate, polpi, gorgonie e la rara antipathella subpinnata. Nei fondali si trovano anche affascinanti reperti archeologici, come anfore romane, che rendono l’esperienza subacquea ancora più unica.
San Domino e San Nicola sono le uniche isole con popolazione residente e ospitano i porti principali per l’arrivo dei traghetti.
In particolare San Domino, la maggiore delle Tremiti, è considerata la più affascinante dal punto di vista paesaggistico e per questo offre un’ampia gamma di servizi turistici, con numerosi hotel e villaggi turistici. La sua costa è un autentico museo di opere scolpite nella roccia dall’azione erosiva del mare e del vento: monumenti naturali come lo “Scoglio dell’elefante” si alternano a coste rocciose alte e degradanti verso il mare.
Quanto al centro della vita storica, religiosa e amministrativa delle Tremiti c’è San Nicola, conosciuta per il complesso abbaziale di Santa Maria a Mare arroccato sulla roccia. L’isola, custode di un passato glorioso, è oggi un autentico museo a cielo aperto, dove torri, fortificazioni, muraglie, chiese e chiostri narrano la storia millenaria della sua fortezza-abbazia.
Per quanto riguarda le altre isole dell’arcipelago, Capraia, Cretaccio e Pianosa sono completamente disabitate. Pianosa è una Riserva Marina Integrale e l’accesso è fortemente limitato, consentito solo con permessi speciali per scopi scientifici o conservativi. Cretaccio è un ammasso roccioso a forma di mezzaluna, di colore giallo per la sua natura argillosa, che si sgretola lentamente a causa dell’erosione provocata dagli agenti marini e atmosferici. Infine Capraia, selvaggia e incontaminata, è ideale per chi ama la natura e le immersioni.
Le Isole Tremiti si raggiungono esclusivamente via mare poiché non sono collegate alla terraferma da ponti o strade. I principali porti di imbarco sono Termoli, Rodi Garganico, Vieste e Peschici, Vasto e Capojale.
L’unico collegamento che rimane operativo tutto l’anno è quello da Termoli, gestito dalla compagnia Tirrenia, con partenze giornaliere. La traversata dura circa 50 minuti-1 ora e 15 minuti, a seconda del mezzo utilizzato.
Sulle isole non è consentito l’uso di automobili o moto, vista la dimensione ridotta dell’arcipelago. Se ci si vuole spostare tra i due porti principali, San Nicola e San Domino, essi sono collegati da taxi boat ogni mezz’ora circa, con un costo intorno ai 5 euro. I biglietti possono essere acquistati online o direttamente presso i porti di imbarco.
È possibile inoltre portare a bordo piccoli animali domestici, muniti di guinzaglio e museruola, mentre le biciclette possono essere caricate con un costo aggiuntivo.
Da non perdere assolutamente i protagonisti della cucina locale: pesce e frutti di mare. Dalle zuppe di pesce alle cozze e ai ricci, sempre accompagnati dal tipico pane casereccio pugliese, un’esperienza unica.

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