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Cammino di Santiago: dove dormire e mangiare

3 minuti di lettura
Durante il Cammino di Santiago, dove si dorme? Ovviamente negli alberghi per pellegrini, ostelli che costano circa 6 euro a notte, ecco come trovarli e come mangiare durante il cammino.

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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 22, 2017

Sì camminare, ma bisogna pensare anche al riposo, soprattutto dopo tante ore di fatica. E cosa c’è di meglio di un comodo letto e un buon pasto? Eccovi quindi la nostra esperienza per quel che riguarda vitto e alloggio lungo la nostra piccola parte del Cammino di Santiago

Dove dormire durante il Cammino di Santiago

Partendo dal presupposto che la nostra idea era di provare a sentirci pellegrini al 100% abbiamo optato per gli “alberghi del pellegrino”, ovvero ostelli economici.
Probabilmente vi chiederete dove abbiamo reperito le informazioni per l’alloggio.
La risposta è molto semplice: in aeroporto a Santiago.
Una volta atterrati ci siamo recati al punto informativo e ci siamo fatti dare una mappa del cammino. Questa aveva tutto il cammino francese, una piccola mappa con gli altri cammini e, trovandoci in Galizia, i chilometri previsti in questa regione.
Inoltre indicava proprio gli albergues del peregrino. Quindi le nostre tappe giornaliere si basavano sulla possibilità di dormire in questi ostelli. Normalmente ci sono da percorrere almeno una ventina di chilometri e se ne trova uno in ogni città.

Il costo di questi ostelli è di 6 euro, e ci si può trascorrere una sola notte. L’unica eccezione è quello a S.Lazaro, proprio all’ingresso della città di Santiago. Questo ne costa 10€, e si può trascorrere fino ad un massimo di 3 notti.
Gli ostelli sono gestiti da volontari e aprono alle 13. Una volta arrivati bisogna sempre mostrare la credenziali, senza la quale non è possibile alloggiare in queste strutture.
Ad ogni pellegrino viene fornito un piccolo kit che prevede: il coprimaterasso e il copricuscino usa e getta.
Alle 22 si chiudono le porte dell’ostello. L’ora del silenzio inizia alle 22.30 e la mattina bisogna lasciare l’ostello entro le 8.
Sono ostelli molto confortevoli: tutti dotati di bagni condivisi con acqua calda. Nelle camere c’è il riscaldamento in caso faccia freddo. Quelli sparsi negli ultimi 120 chilometri hanno una pecca: le cucine non sono dotate di stoviglie e pentole.
Si sa che il pellegrino va al risparmio, quindi solitamente ci si fa la spesa al supermercato e poi ci si cucina i pasti. Ma non avendo la possibilità bisogna mettere in conto di mangiare tanti panini “fai da te” o di spendere qualche soldo in più.

Inoltre, una volta arrivati, se si è troppo stanchi e non si ha voglia di lavare i vestiti a mano, tutti gli ostelli mettono a disposizione la lavatrice, a pagamento. E per asciugare se dovesse piovere? Non vi preoccupate, sempre a pagamento c’è la possibilità di utilizzare l’asciugatrice. Problemi di soldi? Anche in questo caso troverete certamente qualche pellegrino desideroso di condividere con voi le spese di lavanderia.

Volete qualche comodità in più? Potete sempre optare per i vari alberghi privati sparsi per i paesi che incontrerete lungo il cammino, che potete anche prenotare attraverso i vari siti che offrono alloggi. Ovviamente mettere in conto di spendere molto di più. In compenso però potrete avere una camera tutta per voi e magari anche il wi-fi, se volete rimanere in contatto con il resto del mondo.

Dove mangiare durante il Cammino di Santiago

Una volta sistemati è ora di pensare a riempirsi la pancia dopo la fatica giornaliera. Come detto molti optano per la spesa al supermercato, ma non essendoci le cose basilari per cucinare o si opta per un bel panino o si compra qualcosa da scaldare al microonde.
Quindi vi consiglio di portarvi un set di posate portatile e leggero mi raccomando.
Nessuno vi vieta, ovviamente, di andare al ristorante.

Lungo il Cammino vari locali offrono il menù del pellegrino, solitamente composto da: primo, secondo, dolce e bibita. Il prezzo per tutto questo ben di Dio si aggira tra gli 8 e i 12 euro. Direi nulla di troppo eccessivo.

Se non optate per il menù vi consiglio di provare la specialità della casa: el pulpo a la gallega. Questo piatto consiste in patate lesse e polipo a pezzetti. In alcuni casi ve lo cucinano un po’ piccante. Quindi se non foste amanti del peperoncino chiedete prima e nel caso non lo fate mettere.
Altra pietanza da provare è la “Tarta de Santiago”, ovvero una torta di mandorle, davvero gustosa.
Che dire, è ora di mettersi in Cammino e sentirsi un po’ pellegrini.

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Informazioni sull'autore
Ormai entrata negli “enta”, ma con la stessa voglia di fare, scoprire e soprattutto viaggiare di un decennio fa. Nata a pochi passi dal Lago di Garda, precisamente a Riva, sono cresciuta con la passione di girare il mondo che mi è stata trasmessa già in tenera età dai miei genitori. Crescendo ho iniziato a visitare il mondo con le amiche e poi finalmente il grande volo da sola: Nepal, Tailandia e Australia sono stati il mio trampolino di lancio e di crescita e vi assicuro che una volta lasciato il nido è davvero difficile tornare alla vita di prima. Così da questo viaggio in solitaria è partita l’idea di creare questo blog, per rendervi partecipi delle mie emozioni e cercare di farvi vivere le sensazioni che un qualunque posto nel mondo può regalare.
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