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A Berlino con bambini: trucchi low cost

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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 31, 2013

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Forse non è questo il momento migliore per andare a Berlino con bebè al seguito, visto che si tratta di una città particolarmente fredda, ma potrebbe esserlo per pianificare una gita in primavera e regalarsi per Natale un bel biglietto aereo mettendo in atto anche il piano risparmio!

In ogni caso ecco qualche dritta per godere al meglio della città in compagnia dei bambini.
Sono stata a Berlino nel mese di maggio con mia figlia di 15 mesi (è stato il suo primo volo). Abbiamo optato, con successo, per l’utilizzo del passeggino, piuttosto dello zaino “bimbo in spalla”, ed è stata la scelta ottimale visto che Berlino si sviluppa tutta in pianura, le strade sono ben percorribili, i marciapiedi abbastanza larghi (anche se non sempre dotati di scivolo) e numerose strisce pedonali per attraversare la strada.

Purtroppo non è stato possibile visitare i musei (la mia è una bambina piuttosto irrequieta) e allora abbiamo ripiegato sulla scoperta, in lungo e in largo e rigorosamente a piedi, della città. Esperienza molto gratificante attraverso la quale sono stati ottimizzati i soli 4 giorni di soggiorno.

Le partenze dei “mini tour” quotidiani avvenivano da AlexanderPlatz che, tra l’altro, si è mostrata una zona decisamente strategica.
Partendo dall’affollata AlexanderPlatz ci si dirige verso Nikolaiviertel, il falso centro medievale con casette troppo perfette e viuzze acciottolate, ma comunque percorribili con le quattro ruote! Dopo una rapida visita ci si può quindi dirigere verso la rinomata isola dei musei. I genitori di bambini calmi potranno visitarli, quelli di bambini che non saprebbero rispettare il silenzio richiesto all’interno di un museo possono optare per una pittoresca passeggiata tra le bancarelle che stanziano tutte le mattine nella frontale Am Zeughas e farsi tentare da uno dei tanti cibi di strada proposti (currywurst in primis).

Il tour procede poi lungo la Unter den Linden con virata nell’elegante Gendarmenmarkt per poi dirigersi dritti verso la Porta di Brandeburgo. Da lì, sempre camminando, si raggiunge l’Holocaust-Mahnmal, mentre per una meritata sosta, dopo tanti km, è d’obbligo una puntata al Tiegarten per rilassarsi un po’ e far scorrazzare in totale libertà il bebè!

I più ginnici potranno allungare il tour fino a Potsdamer Platz, poco fuori il perimetro del parco, e i bambini più grandi potranno essere premiati con una visita al Legoland Discovery Centre.

Un altro percorso a prova di passeggino, nonché il più affascinante, è quello all’insegna del quartiere ebraico. Sempre partendo da AlexanderPlatz questa volta si punta verso Hackeschet Markt dove, lungo l’area pedonale di Neue Promenade, si incontrano suggestivi bar all’aperto, bancarelle di artigianato e tanti profumi. La passeggiata prosegue quindi alla scoperta di Hackesche Hofe, i famosi 8 cortili, dove, tra un negozietto e una galleria d’arte ci sono anche minuscoli parco giochi per bimbi con sabbia e alberi dove potersi arrampicare. Dopo Sophie-Gips Hofe e la Nuova Sinagoga, i genitori amanti della streat art apprezzeranno l’edificio simbolo della Squat Art, lungo la contraddittoria Oranienburger. Per un pic nic all’aria aperta (non tutti i bebè sono a prova di ristorante) nei paraggi c’è il Monbijou Park dove non mancano panchine e bracieri per chi volesse improvvisare una grigliata!

Infine, segnalo ai viaggiatori baby friendly, o meglio baby dotati, una visita al classico, ma sempre amato Zoo di Berlino, una passeggiata lungo la East Side Gallery (il tratto più lungo del Muro tuttora visibile) e nel quartiere radical chic di Kreuzberg. Proprio qui ho trovato il mio locale ideale: Tante Emma in Kopenicher Str, Brunch da urlo (e anche economici) raffinata atmosfera retrò, divanetti comodi e avvolgenti, sound perfetto… il luogo ideale dove passare una piacevole mattinata finchè il bebè non inizia la sua protesta.

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Informazioni sull'autore
29 anni, umbra è laureata in Comunicazione Multimediale, lavora come giornalista e addetto stampa, ma la sua passione sono i viaggi. L’Erasmus a Barcellona l’ha fatta innamorare della Spagna, ma si è presto innamorata anche di Portogallo, Grecia, Brasile e di tutti i posti visitati! Ora il suo cuore batte per la figlia Penelope... La sua esperienza di mamma la mette alla prova con una maggiore organizzazione richiesta da chi, come lei, si muove con i bimbi!
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