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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 4, 2015
Bastano le prime giornate di sole un po’ più intenso del solito e l’allungarsi delle ore di luce a far scattare irrefrenabile la voglia della gita fuoriporta. Oppure la programmazione di un viaggetto tutto italiano, in vista della Pasqua e dei vicinissimi “ponti” del 25 aprile e primo Maggio.
Comunque se la vostra meta è la Toscana, il Chianti oppure Siena sappiate che oltre ai paesini incantati disseminati fra morbide colline punteggiate di cipressi vi potrete imbattere anche in arte contemporanea di gran qualità. Addirittura trovare dei mecenati dell’arte contemporanea, che investono direttamente sul territorio dove vivono. E’ il caso di Pievasciata, un piccolo paese del Chianti fra Castelnuovo Berardenga e Siena.
Qui si trova il Parco Sculture del Chianti, preannunciato al visitatore da alcune grandi statue che spuntano qua e là fra la natura e le case. Merito di Piero Giadrossi, il mecenate in questione, che su un terreno di proprietà, non lontano dalla sua casa ha realizzato un parco artistico aperto al pubblico. Era un boschetto dall’incerto utilizzo, è diventato un piacevole luogo dove scultori contemporanei provenienti da tutto il mondo hanno collocato le loro opere.
I parchi artistici non sono rari nella campagna Toscana, quello di Pievasciata si presta per una giornata che arricchisce dal punto di vista estetico e culturale senza svuotare il portafoglio. E’ previsto infatti un biglietto d’ingresso ma poi, lungo il percorso, sono collocati dei tavoli da pic nic che invogliano i visitatori a soffermarsi in mezzo alle opere. Prima di arrivare al parco, quindi potrete comprare pane toscano, i deliziosi salumi e formaggi del senese e consumarli direttamente sotto i lecci e i faggi del Parco, nel dovuto rispetto della natura e delle opere, si intende!
La visita si svolge lungo un percorso preciso e ben indicato e camminando via via si incontrano le opere, che sono di diverse dimensioni e diversi materiali: dal vetro colorato al ferro, dalla pietra al vetrocemento. Gli artisti che sono stati qui arrivano da Grecia e Turchia, da Indonesia e Zimbabwe, da Inghilterra e Brasile, in tutto trenta artisti. Le opere sono fatte di materiali diversi, vetro, plastica, ferro, altri metalli, pietra, alcune sono così grandi che ci sei deve entrare dentro; l’impatto cromatico va dai colori sgargianti alla sfumatura nel colore del bosco, quando il ferro si arrugginisce e la pietra si ricopre di muschio.
Anche gli stili sono tutti diversi, ma questo non impedisce la suggestione di trovare a ogni svolta, a ogni cambio di prospettiva una nuova opera che suscita in noi una reazione. Siete esperti di scultura contemporanea e volete qualche nome? Il greco Kostas Varotsos, il turco Kemal Tufan, l’indonesiana Dolorosa Sinaga, lo statunitense Jeff Saward, Domenic Benhura è dello Zimbabwe.
Il Parco sculture del Chianti ha anche un piccolo anfiteatro, situato all’inizio del percorso, dove nei mesi estivi si svolge un festival musicale; una bella occasione per gustare al meglio il parco. Il programma 2014 non è ancora stato pubblicato sul sito, che comune si può visitare per conoscere di più sugli artisti, oltre a tutte le informazioni pratiche su orari, costi e come arrivare: www.chiantisculpturepark.it
C’è anche una APP scaricabile che fa da “navigatore” nel Parco.
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