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Arles: curiosità, dove mangiare e cosa visitare

3 minuti di lettura
Cosa non perdere nella bellissima città di Arles, nella città del celebre pittore Van Gogh. Un itinerario alla scoperta della cittadina francese, con consigli su dove mangiare e qualche curiosità locale.

Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 26, 2017

Avete voglia di organizzare il prossimo viaggio alla scoperta di una nuova città particolare, ricca di cultura e di curiosità, ma non sapete da dove iniziare con la ricerca? Non preoccupatevi, ci penso io a consigliarvene una! Sto parlando di una bellissima città francese fondata dai Romani sul fiume Rodano, molto conosciuta ed apprezzata dagli amanti dell’arte: Arles. Scopriamo insieme cosa visitare.

Avevo sempre sentito parlare di Arles come una qualunque città fino a quando, studiando la vita del pittore Vincent Van Gogh durante le ore di storia dell’arte a scuola, scoprii che egli visse gli ultimi anni della sua vita in questa città, affascinato dalla potenza della luce provenzale. Da quel momento rimasi stupita da questa sua scelta di viverci e decisi, avendo già in programma una visita da un’amica in Francia, di andare a visitarla insieme a lei, pensando che avrebbe potuto aiutarmi a scoprire tutto ciò che questa città ha da offrire. Lei fu d’accordo e, adesso, posso finalmente svelarvi cosa visitare di interessante.

Abbiamo raggiunto la città in macchina e abbiamo trovato parcheggio gratuito non distante dal centro città. Un buon inizio. Dopo aver osservato un po’ i dintorni ci siamo trovati esattamente davanti all’anfiteatro romano, il quale si trova nel pieno centro del vecchio quartiere della città. Essendo situato nel centro del vecchio quartiere, ci sono alcuni bar e ristoranti che offrono cibo tipico provenzale, ma anche spagnolo; io ricordo di aver pranzato in un ristorante apparentemente francese (all’esterno c’era la scritta “Specialità provenzali”) ma all’interno l’arredamento era decisamente di carattere spagnolo: i quadri appesi alle pareti raffigurano tori e matadores, i tavoli sono adornati con tovaglie rosse abbellite dai disegni dei tori… penso che questo esempio metta in mostra in maniera molto chiara come le due culture, francese e spagnola, convivano molto bene in questa città.

Personalmente ho mangiato bene e il rapporto qualità-prezzo l’ho trovato più che giusto. Il nome del ristorante è “Hostellerie des Arènes” e offre un menù molto vario, cibo provenzale, spagnolo e anche la classica pizza. Consiglio il gazpacho e la torta tatin, squisiti! Neanche per farlo apposta, ho consigliato una tipicità palesemente spagnola e l’altra palesemente francese, ma ricordo che anche gli altri commensali erano soddisfatti della qualità culinaria, quindi a voi la scelta. Questo ristorante conserva anche un aspetto romantico grazie alla deliziosa vista sull’anfiteatro romano.

Dopo il pranzo ci siamo incamminati verso l’altra parte del centro non ancora visitata e ci siamo ritrovati in mezzo al mercato, il classico mercato di paese in cui si vendono prodotti locali artigianali e culinari; era una domenica. Il centro città è ricco di viuzze colme di negozietti, colorate, vivaci. “La tavolozza di oggi è assolutamente colorata: celeste, arancione, rosa, vermiglio, giallo vivissimo, verde chiaro, il rosso trasparente del vino, violetto“: queste sono le parole di Vincent Van Gogh per descrivere la sua cara Arles in un giorno di sole, e posso confermarvi che è la verità. Nonostante io abbia visitato la città in una domenica di novembre, il sole splendeva e il cielo era azzurro.

Consiglio vivamente di controllare le previsioni del tempo prima di raggiungere la città, in modo da assicurarvi di godere della vista di molteplici colori. Continuando la passeggiata ci si trova di fronte alla facciata del Teatro Romano, maestoso. Nonostante Arles sia il più grande comune della Francia, le bellezze artistiche sono situate vicine tra di loro, permettendo quindi al turista di concentrarsi in maniera approfondita su ciascuna di esse senza rischiando di togliere del tempo alla visita di un monumento piuttosto che di altro. Passeggiando per il centro si arriva alla Piazza della Repubblica, dove si può visitare la Chiesa di Saint Trophime e osservare il Palazzo di Giustizia.

Un’altra piazza importante è la Piazza del Foro, dove si trova il “Caffè di Van Gogh”, un ristorante. La piazza conserva questo nome perché in passato al centro della stessa, sorgeva l’antico foro romano. Oggi al centro della piazza c’è la statua del poeta Mistral. Abbiamo terminato la visita alla città entrando nella bellissima Chiesa Notre-Dame-de-la-Major; fuori dalla chiesa si vede un panorama mozzafiato. Arles è percorribile tranquillamente senza l’ausilio di un itinerario poiché seguendo le varie viuzze che si incontrano si riesce ad osservare tutto ciò di bello che questa città ha da offrire; quasi dimenticavo, tappa obbligatoria al Rodano, meravigliosa cornice della città.

Arles è famosa in tutta la Francia per avere un gran numero di tori, possiede infatti una delle tradizioni più famose della Spagna: la corrida. Sono molti i turisti che raggiungono la città per assistere alle numerose corride che si svolgono durante tutto l’anno. Io ho visitato la città in giornata ma per chi avesse del tempo da investire nei musei, ce ne sono parecchi. Insomma, ad Arles non ci si annoia.

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Informazioni sull'autore
Mara è una ragazza italiana di diciannove anni che momentaneamente vive sull’isola di Creta. Mara è un’animatrice turistica. Lei ha una passione che le permette di viaggiare e di conoscere il mondo, ovvero parlare le lingue straniere: inglese, tedesco e spagnolo. Le fanno sempre mille complimenti per la pronuncia e l’assenza dell’accento italiano. Lei è contentissima quando riceve complimenti, la rendono felice. Mara adora raccontare ciò che fa, annota sempre tutto. Ama cantare ed è innamorata del mare.
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