Questo articolo è stato aggiornato il Agosto 29, 2013
Alto Molise, la cittadina di cui vi parlo è Agnone. Non si tratta di un centro piccolo, anzi, ma la parte più antica si sviluppa sul crinale di un rilievo. E’ una città di arte e attività artigianali che si fregia della Bandiera Arancione conferita ai borghi dal Touring Club Italiano.
Intanto le chiese: ce ne sono moltissime, tutte belle. L’ufficio turistico locale fornisce una cartina con l’elenco delle chiese visitabili, una sorta di itinerario sacro. Ci sono chiese romaniche, rinascimentali, barocche: la cosa più caratteristica è che nei secoli passati maestranze veneziane lavorarono qui e infatti influssi veneziani si vedono qua e là, per esempio i leoni sulla facciata della chiesa di San Francesco, quella che mi è piaciuta più di tutte. Ma anche l’attività artigianale è molto importante e infatti nella via principale ci sono moltissime botteghe: gli artigiani agnonesi erano specializzati nella lavorazione del rame, in particolare la tina di Agnone era ricercata, un ampio contenitore per acqua e liquidi.
Dedicate al rame anche le costruzioni a fondo valle, un po’ fuori città, totalmente recuperate e usate per attività didattiche: le Fonderie del Rame. Altra caratteristica di Agnone è la Pontificia Fonderia Marinelli, una “fabbrica”, ovviamente artigianale di campane. Non crediate che le fonderie di campane siano così diffuse e che creare una campana sia una cosa banale: annesso alla Fonderia è un museo che si visita in piccoli gruppi con spiegazione su come nasce una campana.
L’evento più importante di Agnone si svolge in dicembre, poco prima di Natale, ed è la Ndocciata. Centinaia di ndocce, cioé di torce sfilano per il paese in un mare di fuoco. Le ndocce sono fatte di abete bianco di queste foreste e sono montate a ventaglio, caricate sulle spalle dei portatori. La resina produce un assordante crepitio e la processione della luce, di orgine pagana ma trasportata in ambito cristiano per significare la venuta della luce del mondo, cioé Cristo, è coinvolgente non solo per gli agnonesi ma anche per i visitatori.
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