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4 cose che vi stupiranno ad Amsterdam

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Questo articolo è stato aggiornato il Luglio 20, 2014

Ci sono cose che per cultura, abitudini e costumi locali ci paiono così lontane da noi quando giriamo per il mondo. Sono poi le stesse cose che regalano sorpresa, meraviglia, stupore e che ci portiamo dentro a ogni ritorno, che teniamo strette a noi e, ancora, sono esattamente le stesse cose che spesso, da viaggiatori, interiorizziamo e ci fanno sentire più vicini alla gente del posto a un eventuale viaggio successivo.

E allora, se ci trovassimo ad Amsterdam, da cosa dovremmo farci catturare e sconcertare contemporaneamente fino a sentire di averne assimilata una parte?

1. Dovesse piovere e tirare vento… notereste subito che nessuno, dico nessun olandese, utilizza l’ombrello. Se dapprima vi ritrovaste a pensare che son pazzi, in un secondo momento vi ricredereste: la pioggia è davvero finissima come in tutti i paesi del nord, quasi da non farvi sentire subito inzuppati come invece accadrebbe da noi e, se i vostri spostamenti all’aperto fossero brevi, vi accorgereste che all’ombrello potreste rinunciare facilmente. Lo sostituireste con il cappuccio, almeno finché il forte vento contro di voi non vi impedirebbe di indossarlo, oppure con una cuffia, molto più vicina ai costumi locali, e vi trovereste sufficientemente riparati.
Ovviamente, se la vostra tratta a piedi fosse medio lunga tentereste nuovamente di utilizzare l’ombrello e allora meglio evitare quelli pieghevoli: si rovescerebbero a favor di vento in un attimo e non ne trarreste alcun beneficio se non una grassa, fragorosa risata! E la consapevolezza che gli olandesi sì non usano l’ombrello, ma a ragion veduta.

2. Doveste entrare in un locale la sera (che ad Amsterdam non è un’ipotesi così remota!)… notereste che le uniche persone alla moda sareste voi, o al limite un altro gruppo di italiani in tiro per la serata. A nessuno importa, infatti, dell’abbigliamento, degli accostamenti, della ricercatezza del look o delle marche: “easy” è la parola d’ordine e, a me, è stato ricordato che “non siamo mica a Milano, who cares?”. Che poi, alla fine, è anche meglio così.

3. Foste ospiti a casa di amici o, più semplicemente, di un host Airbnb o simili… prima o poi  vi capiterebbe di incappare nell’onda d’urto alla cannabis superconcentrata, all’apertura della porta di casa. Pare che gli olandesi bene preferiscano le comodità del salotto di casa agli incontri nei più ufficiali coffee shop, nei quali, invece, voi avreste pensato -con tutta probabilità- di ritrovarvi a far nottata. A questo punto… quanto interioririzzare gli usi locali sta a voi.

4. Voleste fare colazione fuori la domenica mattina… trovereste tutto chiuso e strade deserte. L’orario di apertura dei locali e dei negozi, infatti, è ritardato rispetto agli altri giorni della settimana. Molti aprono alle 11,00 per il brunch, altri nel pomeriggio, altri ancora non aprono proprio, specialmente se localizzati fuori dal centro cittadino. La domenica è slow, che male non fa.

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Informazioni sull'autore
31 anni, radici lombarde e una goccia di sangue austriaco nelle vene. Coordina la corporate communication delle filiali estere dell'azienda per cui lavora ed è in viaggio una decine di giorni al mese. Sa che la sua vita non potrebbe essere altrimenti. Ha una passione spiccata per i viaggi vissuti come apertura verso luoghi e culture che vanno a comporre inevitabilmente anche la sua. Ha un sogno nel cassetto: scrivere e raccontare di viaggi come opportunità per i più, a testimonianza che il viaggio e le sue emozioni possano davvero essere per tutti.
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