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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 2, 2013
Nei miei giorni a Shanghai ho deciso di fare anche una gita fuori porta. Meta: Zhujiajiao, una delle città sull’acqua.Si tratta della più vicina a Shanghai, dista infatti 47km, e si costituisce come un piccolo villaggio che si erge sull’acqua, con i caratteristici canali e i ponti antichi dell’epoca Ming.
Ci sono diverse modalità per arrivare al villaggio: treni, bus e taxi. Io volevo inizialmente utilizzare la modalità autobus e mi sono quindi recata alla stazione della metropolitana Shanghai Stadium dove sapevo partivano i mezzi. Il biglietto di questo bus comprende l’ingresso alla cittadina e a molte attrazioni della stessa, tra le quali: dei templi, dei giardini, qualche galleria, un museo e un giro in barca. Tuttavia causa pioggia e ritardi vari mi sono vista costretta ad optare per un taxi. Ovviamente anche questa operazione non si è rivelata facilissima in quanto non disponevo del nome della città scritto in cinese mandarino, bisognava quindi trovare un taxista che riuscisse a decifrare tramite scritta occidentale e immagini la nostra meta. Dopo aver interrogato senza risultato qualche taxista ne ho trovato uno che ha voluto analizzare più a fondo la scritta e, dopo 5 minuti, ha decretato con un gesto della mano che ci invitava a salire, ma con espressione non molto convinta, che aveva capito dove volevamo andare. Ovviamente siamo saliti consapevoli che avevamo il 50% di possibilità di finire in un posto a caso ma a quel punto non importava, avevamo voglia di fare un giro in macchina vista la pioggia. Io e mia madre dietro, mio padre davanti a fissare il taxista con più o meno zero fiducia e con la tipica faccia da occidentale che si trova per la prima volta di fronte all’usanza cinese di sputare ripetutamente dal finestrino. E qui lo fanno tutti. Anche le 25enni in tacco a spillo sputano per terra. Non vorrei criticare ma un europero credo non si abituerà mai a questa usanza. Poi, per assurdo loro ritengono discretamente maleducato il soffiarsi il naso in pubblico. E avevo avvisato i miei in merito, così, a momenti alterni, hanno deciso di soffiarsi il naso in segno di protesta quando assistevano eccessivamente all’usanza cinese.
Sulle metropolitane ho notato il cartello “No spitting” e il fatto che sia necessario un cartello significa che l’usanza arriverebbe anche lì. Ma sto divagando..Incredibilmente dopo una mezzora di viaggio vedo mio padre dare una pacca sulla spalla al taxista ed esultare perchè compare un cartello, scritto in occidentale, con il nome della città. E’ fatta, siamo arrivati davvero. Paghiamo il taxi. Poco più di 20€ in tre per più di mezzora di tragitto.Per accedere alla città è necessario pagare un biglietto, dai 3 agli 8€ a seconda di quante attrazioni si vogliono visitare nel villaggio. Il villaggio tipico è molto carino per quanto super strutturato e impacchettato per i turisti. Piove appena quando arriviamo e iniziamo a inoltrarci tra vicoli, ponti e mercatini.
Nei mercatini del cibo ritrovo quell’odore allucinante che avevo già sentito alla città vecchia e che appartiene a un cibo che non ho ancora capito bene qual è. Mentre giriamo inizia a piovere sempre di più e i miei piedi, infilati nei miei stivaletti che a quanto pare non reggono l’acqua, si infradiciano per bene. Vaghiamo, visitiamo il Tempio sotto il diluvio, e infine ci infiliamo in un bar davvero carino un pò fuori dal centro a bere del tè. Avevamo anche il giro in barca dei canali incluso nel biglietto ma farlo sarebbe equivalso a buttarsi nel fiume, vista la pioggia, quindi abbiamo passato. I luoghi da visitare sono sufficienti per passare la giornata e lasciano il tempo per fermarsi a pranzo per oltre un’ora.
A Zhujiajiao ci sono strade turistiche con pub, bar e negozi d’arte, alcune attrazioni e strade che sono principalmente residenziali. Al limite nord dell’antico distretto in Xijing Street, c’è un giardino chiamato Kezhi (kèzhí) Yuan. significa imparare a piantare. C’è una sala principale, un giardino ed una collina artificiale. C’è anche un edificio a cinque piani. La zona del giardino risale al 1912. Ci sono alcuni antichi edifici in questa zona. Su Xihu Street, c’è un ufficio postale della dinastia Qing. Dei 36 ponti, uno delle principali attrazioni è il Ponte Fangsheng lungo circa 70 metri. Il ponte poggia su cinque archi ed è alto 5,8 metri. Fu costruito nel 1812. Si dice che sia il più grande ponte in pietra di Shanghai. Uno dei modi per andare a vedere i ponti è andarvici via barca.Ci sono piccole imbarcazioni che hanno posti per cinque persone robuste o sei persone snelle. Il biglietto costa circa 80RMB o 10€.
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