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Vis e Komiza: cosa vedere nelle isole della Croazia

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Cosa vedere in Croazia: Vis e Komiza, come arrivare e come muoversi ma soprattutto cosa vedere, la grotta blu e la grotta verde per scoprire le bellezze della Croazia, leggi qui.

Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 16, 2017

Vis e Komiza sono i due centri abitati che giacciono sull’isola dalmata di Vis, più distante dalla costa rispetto alle mondane Brač e Hvar. Tradizionalmente rivali, le due piccole cittadine offrono al visitatore un duplice sguardo sulla popolazione locale: da un lato gli abitanti di Vis, la componente aristocratica, che generalmente vive e lavora sul continente a Spalato e mantiene la propria residenza estiva sulla tranquilla isola.

Qui ci sono i maggiori confort, il porto, i locali, i bar, i noleggi auto e moto. Sulla sponda opposta dell’isola giace invece Komiza, il villaggio dei pescatori. Più autentico e rustico, ma anche decisamente più piccolo, questo abitato ospita in alta stagione tanti croati ma anche una discreta quantità di stranieri amanti del viaggio slow, della tranquillità e della natura. Qui i servizi sono più ridotti, ma non manca nulla: una pasticceria, due ottimi panifici, una pizzeria, un noleggio scooter, un ristorante romantico sugli scogli e perfino una paninoteca “notturna” per chi si trattiene fuori più a lungo. Ottimo punto di partenza, a nostro giudizio, per visitare l’isola e godere di tutta la sua pace.

Come arrivare

L’isola di Vis è raggiungibile in traghetto da Spalato (Split) avvalendosi del servizio della compagnia Jadrolinjia. Due persone e un’auto per la cifra di circa 200Kn, 2h30 di percorso, con frequenza di 3 partenze al giorno.
Contro ogni aspettativa non è possibile in alcun modo prenotare o acquistare i biglietti online preventivamente, ma unicamente alla biglietteria del porto: ciò implica in alta stagione lunghe file d’attesa. Consiglierei l’acquisto del biglietto con anticipo, non appena giunti a Spalato, in modo da non rischiare un sold out dell’ultimo minuto.

Come muoversi

Sull’isola di Vis è indispensabile essere autonomi negli spostamenti: il bus di linea effettua l’unico collegamento tra Vis e Komiza in coincidenza con gli arrivi e le partenze dei traghetti, ma per visitare spiagge e luoghi interni è fondamentale essere automuniti. Lo scooter è a mio giudizio insufficiente in quanto le distanze sono notevoli seppure non impossibili, ma salite e colline potrebbero rendere gli spostamenti decisamente faticosi.

Dove alloggiare

Il quesito più importante a cui rispondere è: dove posizionare il proprio campo base? La nostra scelta è ricaduta su Komiza e a conti fatti è stata la scelta migliore. Qui qualcuno preferisce alloggiare nel solo Hotel fronte mare posto al limite dell’abitato oppure, nella maggior parte dei casi, si alloggia nelle cosiddette Ville, ovvero case locali, in pietra, generalmente di modeste dimensioni ma complete di ogni servizio. La nostra Villa era di proprietà della signora Linda, in cima alla salita: monolocale soppalcato con cucina, bagno, TV e pergolato esterno. Il prezzo così modesto da permetterci di trattenerci una settimana in più del previsto.
La spesa di alloggio in questo genere di struttura è infatti pari alla metà del budget relativo ad un qualunque B&B medio europeo.

Cosa vedere

L’isola è stata a lungo base dell’esercito jugoslavo, per cui non accessibile fino al 1989. Fatto che ne ha causato sicuramente l’isolamento e lo spopolamento, ma che ne ha di contro preservato l’autenticità. Per questo motivo ciò che di più spettacolare offre l’isola sono le spiagge incontaminate. Da Komiza si imbocca la strada costiera 117 verso sud che dopo una brusca curva a sinistra vi conduce ad attraversare l’isola in tutta la sua larghezza: da questa via principale scendono diversi percorsi (alcuni asfaltati, altri sterrati) che permettono la discesa verso il mare.


Le calette meritevoli di una visita sono centinaia, ma qualcuna è particolarmente rinomata:
Tra queste Milna, Rukavac è sicuramente Stiniva. Attenzione: quest’ultima, la più spettacolare, con ciottoli bianchi e acqua color turchese è il risultato del crollo di una grotta. Ciò implica una discesa a piedi di circa 30 minuti su di un sentiero poco battuto: nessun pericolo ma munitevi di scarpe comode!
Dalle calette principali partono a orari irregolari taxi d’acqua per escursioni giornaliere verso la grotta Blu (sull’isoletta di Biševo) e la grotta Verde (isoletta di Ravnik).

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Informazioni sull'autore
Sostenitrice del “bagaglio a mano sempre e comunque”, adora viaggiare leggera. Ha un debole per i paesaggi mediterranei, per la birra austriaca e per gli itinerari culturali. Archeologa di formazione, lavora oggi a Milano come guida turistica ed educatrice museale, ma ama uscire spesso dal traffico cittadino per lunghi percorsi in moto con Simone. Amante della natura, dell’arte e della buona cucina definisce il Viaggio “il suo unico vizio”.
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