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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 12, 2017
Su Edimburgo la penna scorre facile. Ti coinvolge senza chiedere il permesso. Una delle Città della Letteratura secondo l’UNESCO, affacciata sul freddo Mare del Nord, sorge su sette colli ed è città natale di importanti autori come Sir Walter Scott, Irvine Welsh, Robert Louis Stevenson, Sir Arthur Conan Doyle e J.k. Rowling che, seduta al tavolino del pub Elephant House, ha scritto il primo romanzo della saga di Harry Potter.
Una città che va letta lentamente, passeggiando. Immaginando di trovarsi in uno dei tanti romanzi qui ambientati e scritti.
Con questo articolo cercherò di consigliarvi un itinerario di tre giorni per lo più concentrato sulla declinazione green della città, senza dimenticarmi dei suggerimenti per il pernotto e per i pasti. La capitale scozzese offre tante mete culturali di grande pregio che ho inserito nel mio percorso dedicato per lo più ai parchi, ai giardini e alle passeggiate in natura e che cercherò di riproporvi.
Edimburgo è una città che si visita facilmente a piedi (pioggia permettendo); le distanze sono affrontabili e le numerose aree verdi rendono piacevole il tour. Non mancano ovviamente le alternative più comode, quali bus e taxi, ma non necessariamente meno stressanti e più veloci. E poi, diciamo la verità, camminare fa bene alla salute e al portafoglio! Nessuna controindicazione ma solo il consiglio di attrezzarsi di scarpe comode (e impermeabili) e vestiario adatto al clima umido e freddo.
Cosa vedere a Edimburgo
Di buon’ora e dopo una abbondante colazione, destinate le prime ore del mattino alla visita della Old Town che vi permette una bella vista sulla città dalla collina del Castello (la visita di quest’ultimo è un po’ costosa e noi abbiamo deciso di non entrare, ma magari può valerne la pena). L’architettura e le piccole botteghe vi strapperanno sorrisi. Qui potrete acquistare souvenirs di ogni genere e inserire nel vostro itinerario la bellissima visita guidata alla Edimburgo sotterranea.
Nella discesa dal Castello, fermatevi alla Scottish National Gallery e concedetevi due orette immersi fra numerosi capolavori della sua ampia collezione che vede esposte anche opere di Leonardo Da Vinci, Raffaello, Tiziano e Van Gogh. Da lì poi passeggiate per i Princes Street Gardens, ai piedi del Castello, che nel periodo autunnale si riempono di centinaia di colori. Se decidete di visitare Edimburgo nel periodo natalizio, preparatevi alle folle di turisti che riempono, oltre alle vie della capitale, anche una porzione del Parco destinata al mercatino natalizio.
Dopo aver attraversato la New Town, la parte più caotica della città, proseguite verso nord dove incontrerete il Giardino Botanico, un posto dove perdersi e sostare, dove ammirare specie vegetali da tutto il mondo, molte delle quali custodite in enormi serre. La visita è piacevole e rigenerante; la luce del Nord è incredibilmente bella fra le foglie dei maestosi alberi. Davvero consigliato sono il punto ristoro e lo shop, in una struttura in legno dalle forme contemporanee e dall’atmosfera confortevole.
Prendetevi una giornata per Holyrood Park e Clinton Hill; pranzo al sacco, scarpe comode e macchina fotografica per portarvi a casa scatti dall’alto della città, dei suoi quartieri ben definiti, del mare. Ne rimarrete estasiati se amate stare all’aria aperta. Nella strada di ritorno verso il centro incontrerete negozietti, ristoranti e il National Museum of Scotland, che merita una visita (gratuita).
Dove dormire a Edimburgo
Come credo sappiate, Edimburgo non può essere proprio considerata una città economica. Anzi, se non si è un po’ attenti è facile spendere molto. Il pernotto è in effetti ciò che grava maggiormente nel bilancio del viaggio ma con qualche accortezza e con un po’ di gioco di anticipo nelle prenotazioni, si riescono a trovare sistemazioni carine a buon prezzo.
Noi abbiamo pernottato al Ritz Hotel, in zona Haymarket, a due passi dalle principali linee di trasporto pubblico e dalla fermata del bus per/da l’aeroporto. Sistemazione essenziale dal sapore vintage, staff disponibile e gentile, bar interno, prezzi contenuti. A piedi si raggiunge il centro in circa dieci minuti, senza considerare eventuali tappe per la colazione (ci sono tantissimi locali dove sbizzarrirsi).
Consigliatissimo dal mondo virtuale è il Castel Rock Hostel, preferito dai più giovani, proprio nel centro pulsante di Edimburgo, e sempre al completo grazie alle tariffe davvero convenienti.
Dove mangiare a Edimburgo
Passiamo ora al tema che io adoro, il cibo. Come in tante capitali europee, anche a Edimburgo si possono trovare ristoranti che offrono cucine da tutto il mondo. Vi indicherò però due posticini molto diversi fra loro ma che possono soddisfare i diversi gusti, entrambi nella New Town.
Il primo è Boozy Cow, un locale forse un po’ buio nel seminterrato di un tipico palazzo del centro, dove potrete mangiare hamburger giganti (dalle diverse combinazioni) con ottime patate dolci fritte. Un tripudio di gusto e trigliceridi, ma come non provarlo?
Nel secondo invece decisamente vincono classe e salute: Henderson Vegan Restaurant è una piccola bomboniera dove a colpire sono l’arredamento curato e ricercato e i piatti particolari e proprio buoni, oltre che healthy. Il servizio è ottimo e i prezzi assolutamente nella media dei ristoranti della capitale scozzese.
Se si vuole invece provare il vero gusto scozzese, ci si può recare al Edinburgh Farmers Market il sabato mattina e buttarsi in esperienze culinarie fantastiche (anche se a volte un poco forti): formaggi, salumi, dolci e prelibatezze salate di ogni tipo, pane e bevande preparate dalle aziende agricole del territorio. Per i più coraggiosi il piatto tipico scozzese è l’haggis, un insaccato ripieno di interiora di pecora, farina di avena e spezie, molto saporito e dal gusto particolare, che io però non ho avuto il coraggio di assaggiare provare.
A questo punto, non vi resta che armatevi di giacca impermeabile, ombrello, macchina fotografica, mappa e partite alla scoperta di questa città tanto fredda quanto affascinante!
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