Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 29, 2015
La Massetana è una tortuosa strada che unisce le Colline Metallifere a Follonica (quindi al mare) ma prende il nome dalla città che si erge sulla collina, Massa Marittima. Passo da quella strada spesso per andare al mare e Massa Marittima (che nonostante il nome dista una ventina di chilometri dalla costa) la guardo dal basso. Poi un giorno ho deciso di fermarmi a vedere con un po’ più di attenzione.
Una cittadina in grado di stupire per la quantità di belle cose da vedere, racchiuse in uno spazio ristretto: principalmente la piazza Garibaldi. Una Cattedrale stupenda dedicata a San Cerbone, un Palazzo Comunale, le Fonti e il Palazzo del Podestà che è anche sede del Museo Archeologico. La zona era abitata dagli Etruschi e i reperti del museo sono sia preistorici che etruschi.
A me piace moltissimo la Cattedrale di San Cerbone, che domina tutta la piazza e ha la facciata curiosamente girata di tre quarti rispetto al fronte della piazza. La chiesa è romanica, con bellissime decorazioni e un interno armonioso. Nell’abside si trova l’urna di San Cerbone, riccamente scolpita con le storie del Santo.
Un po’ arretrato rispetto alla piazza troverete un altro edificio pubblico, il Palazzo dell’Abbondanza: lo riconoscete perché è caratterizzato da tre imponenti archi a sesto acuto. Qui in passato si trovava la fonte pubblica , luogo di approvvigionamento idrico della città posizionato dentro la cinta delle mura, in gran parte ancora in piedi. Non troppo tempo fa, durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio è stato scoperto un curiosissimo affresco di origine medievale, che si può vedere dalla piazza (è coperto da un vetro).
Si chiama l’Albero della Fecondità e rappresenta un albero carico di frutti curiosi: dei falli, simbolo di fertilità, e sotto l’albero delle fanciulle intente a cogliere i frutti. Si tratta ovviamente di una scoperta che fece molto scalpore, ma l’affresco parla un linguaggio naif, semplice e immediato.
La città si estende anche oltre la piazza come Città Nuova dove altri importanti edifici, datati XIII secolo, si possono ammirare: il complesso di San Pietro all’Orto, con il chiostro di Sant’Agostino, la Torre del Candeliere e la Fortezza Senese, avamposto inespugnabile della potente città che già nel 1335 aveva incorporato Massa nei suoi territori.
Un’altra vera e propria attrazione di Massa Marittima è la tradizionale gara a colpi di balestra, detta Balestro del Girifalco. Coinvolge 24 arcieri di tre contrade cittadine in competizione, e si svolge due volte l’anno: la quarta domenica di maggio e la seconda domenica di agosto.
La festa ha origine medeivale ma è ancora molto sentita e mi è capitato di vedere in piazza giovani balestrieri che esercitavano al tiro, senza mancare un bersaglio! Prima della gara vera e propria si svolge il corteo dei figuranti, con musici e dame, oltre al tradizionale spettacolo degli sbandieratori: un’attrazione low cost da non mancare.
Massa Marittima è in terra di Maremma e per mangiare bene non c’è che l’imbarazzo della scelta: avrete sentito parlare dei tortelli maremmani, dell’acqua cotta, dei piatti di cinghiale. Sono cibi molto terragni, ma del resto qui siamo a quasi 400 metri, circondati da boschi e campi coltivati. Il formaggio pecorino è un’esperienza da non perdere, così come le salsicce e i salumi, e per bere ricordo che siamo proprio sulla Strada del Vino di Monteregio: in piazza, a fianco della Cattedrale si trova un wine bar per degustazioni dove trovare tutte le informazioni sulle aziende produttrici per eventuali acquisti “on site”.