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San Marino: il vecchio percorso della ferrovia

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La storica ferrovia che collega Rimini a San Marino è ancora visibile e visitabile a piedi. Ecco l'itinerario storico della ferrovia che si può percorrere ancora.

Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 26, 2014

La posizione geografica di San Marino ha sempre favorito l’indipendenza del piccolo stato, sebbene sia sempre stato circondato da terre italiane. La più antica repubblica del mondo infatti si erge sul Monte Titano e i suoi dintorni e raggiungerlo non è così facile: la salita è impervia e i calanchi che circondano la zona non aiutano. Fino agli inizi del Novecento, si poteva arrivare in Città solo con una mulattiera.
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Negli anni Trenta poi, arrivò il treno e pensate a cosa potesse rappresentare per la gente del posto, che adesso per scendere a Rimini utilizzava il mezzo pubblico internazionale. Era una vera comodità, un segno di progresso, un modo per collegare e comunicare San Marino al mare e all’Italia.

I trenini erano piccoli e bianco e azzurri, come i colori della bandiera nazionale, e si scambiavano in un’andata e ritorno continuo attraversando campi, costeggiando corsi d’acqua e arrampicandosi fin sulla vetta del mondo titano attraverso un percorso tortuoso di gallerie. Durante la guerra però la ferrovia venne bombardata e in seguito dismessa. Da quel momento non c’è più stato un treno, anche se i sammarinesi rimangono affezionati ancora oggi a quei vagoncini color pastello.

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Nelle campagne si scorgevano ancora i pali arrugginiti della ferrovia e qualche galleria abbandonata, ma solo negli ultimi anni è stato avviato un processo di riqualificazione che ha visto risorgere la memoria del trenino. Un’associazione è stata costituita per compiere una ricostruzione storica della breve vita della ferrovia, ci sono stati incontri pubblici, sono state organizzate passeggiate a tema e infine è uscito anche un film documentario, Tutta la storia del treno bianco azzurro.

Vicino al Palazzo Pubblico, in una saletta ad ingresso libero, è stato collocato un plastico che mostra il percorso originario e se scendete fino a Valdragone, potete vedere un vagoncino scintillante posto su un viadotto fin dagli anni Ottanta. Solo nel 2012 è stata riaperta la Galleria di Montale, una delle ultime prima di arrivare al capolinea, ed è stata una vera e propria festa.

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In quell’occasione è stato possibile vedere una locomotiva originaria restaurata compiere un breve percorso, ma è pur sempre suggestivo passeggiare sui binari: è un po’come abbattere un tabù. In questo caso la passeggiata è davvero molto corta, ma la galleria è suggestiva per qualche bella foto e volendo, si può proseguire fino al centro storico a piedi.

Esiste invece un sentiero che parte dal Parco La Iala a Serravalle e arriva a Domagnano, lungo circa 10 chilometri e percorribile in un paio d’ore. Il parco è attrezzato con attrezzi da palestra, utili se volete fare la camminata per motivi sportivi e concludere con un allenamento, e con tavolini per pic nic, se al contrario, volete terminare con un bel pranzetto a sacco. Il parcheggio non è di solito affollatissimo.

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Si attraversa il parco, si arriva a una Galleria e la si attraversa. Si alternano poi pezzi di strada asfaltata per poi tornare su altre stradine di ghiaia nei quali, oltre ai vecchi pali, sono visibili i binari, che affiorano dal terreno. Si arriva anche all’Alboreto Didattico di Ca’Vagnetto  e si prosegue fino al Castello di Domagnano.

La camminata è facile e adatta a tutti. Attraverserete campi e laghetti, con viste panoramiche del Monte Titano. Un itinerario alternativo per visitare una San Marino sconosciuta, ma altrettanto affascinante di quella da cartolina.

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Informazioni sull'autore
Valentina 28 anni, abita a Prato ma solo per dormire. Il resto del tempo lo passa in giro tra Toscana ed Emilia Romagna. Educatrice di asilo nido durante la settimana, viaggiatrice nel week end. In inverno treni e libri sono i gli inseparabili compagni di viaggio; d’estate i piedi rimangono il suo mezzo di trasporto preferito.
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