Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 3, 2016
Molti conoscono Obidos, un antico villaggio portoghese, dalla bellezza talmente ben conservata da essere considerato patrimonio nazionale. Viene visitato da moltissimi turisti ma ve ne parlo solo perché dalle antiche mura che circondano il villaggio si ha la vista sulla Laguna di Obidos, un’ampia area umida rurale ma vicina al mare, con numerosi uccelli e animali che ci vivono, ci passano e possono essere osservati: la zona è protetta. Poco più avanti, verso il mare, c’è Foz do Arelho, cioè il punto dove la palude si incontra con l’Oceano. La costa è profondissima e sabbiosa, la spiaggia bianca si allarga e si stringe a seconda delle ore della giornata. Si tratta di una località balneare dal mare selvaggio, dove le onde si abbattono impetuose, cartelli avvisano i turisti incauti del pericolo del mare e delle maree.
Tutto molto selvaggio, atmosfere oceaniche e un modo di fare vita di mare decisamente diverso dagli standard mediterranei.
Lungo la passeggiata a mare, che comunque c’è anche qui e si chiama Avenida do Mar, proprio in fondo c’è una marisqueria, un ristorante di pesce eccezionale, Cabana do Pescador. Una gran vasca con pesci e crostacei da scegliere, ma in generale il pescado è freschissimo e cucinato bene. Qui ho mangiato le proverbiali sardinhas asadas, cotte alla brace, con contorno di patate e verdura, che sono tipicamente portoghesi accompagnate da vinho verde, ma si può optare anche per la sangria che viene servita a tavola, preparata anche con vino bianco e piena di frutta. Sulla carta anche l’immancabile bacalhau e la cataplana, il piatto portoghese di pesce e carne stufato nella caratteristica casseruola di rame. Spesa, ovviamente proporzionale al pesce scelto, ma sulla media portoghese, non più di 15-18 euro a testa.